Capitolo 47

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Il mio regalo, alla fine, era piaciuto a Shawn più di quanto mi aspettassi. Era un plettro nero, con incise le nostre iniziali in bianco, che lui aveva apprezzato da morire. Sapevo perfettamente che preferisse suonare con le dita, ma un giorno mi aveva detto che certe volte era costretto ad usare un plettro. Così, avevo pensato che usando quel plettro gli sarebbe venuto più facile usarlo. E lui era rimasto a rigirarselo per un pezzo fra le dita affusolate.

Poi mi aveva sovrastata e baciata. Come sempre.

La cena fu altrettanto piacevole, ma in aria aleggiava un'aria di tensione fra gli adulti, poiché Tyler non era rientrato. Le sue bravate continuavano anche il giorno di Natale e ciò non faceva affatto piacere a Robert, spettatore del radicale cambiamento di suo figlio. Sicuramente gli faceva piacere sapere che non fosse più uno sfigato, ma ritrovarsi con uno spaccone maleducato al posto di quell'angioletto... Be', doveva essere una bella batosta.

- Mamma, ti prego, basta... - la supplicai, quando portò l'ennesimo vassoio di dolci in tavola. Qualcuno suonò alla porta, distraendo mia madre. Lana andò ad aprire e Carter ne approfittò per rubare un bignè al cioccolato dal vassoio. Quel ragazzo era un pozzo senza fondo!

Poco dopo mia madre rientrò nell'elegante sala da pranzo seguita da Tyler, come immaginavo. Il ragazzo si andò a sedere sulla sedia rimasta libera a testa bassa sotto lo sguardo del padre. In quel timido gesto rividi il mio migliore amico e nonostante le circostante, fu inevitabile sorridere per me. Forse una parte in lui non era cambiata, proprio come in me.

Finse noncuranza, iniziando a parlare con Luke per evitare lo sguardo truce del padre. Lo guardai bene, notando i bottoni della camicia chiusi male e una chiazza rossa sul colletto. Sgranai gli occhi reprimendo una risata, mentre i miei occhi catturarono anche quel segno rosso e fresco sul suo collo.

Qualcuno gli aveva fatto proprio un bel regalo di Natale!

Shawn mi diede una gomitata, guardandomi di soppiatto. Gli fece un segnale con gli occhi e lui capì all'istante. Si coprì la bocca con il dorso della mano, stando ben attento a non dare nell'occhio. Nessuno dei due voleva peggiorare la situazione di Tyler.

Mi bloccai di colpo quando gli occhi scuri di Tyler furono su di noi, curiosi. Tyler era intelligente, era cambiato fuori, ma ero sicura che la sua mente fosse rimasta sempre la stessa. Luke, nel mentre, tornò sussurrare qualcosa a Gemma.

- Che c'è da ridere? - bisbigliò infastidito, guardando Shawn come se stesse per prenderlo a pugni.

- La tua camicia, Tyler - mormorai a denti stretti e sentii Shawn vibrare al mio fianco per la risata. Era strano aiutare per quel poco Tyler, mi faceva sentire come se non fosse cambiato nulla fra di noi. Si guardò e, capito cosa intendessi, si scusò e corse in bagno. Che figuraccia! Robert non aspettò altro tempo per guardarlo male, ma lui non se ne accorse nemmeno.

Quei due erano troppi duri con il figlio!

Stai difendendo Tyler?, mi fece notare l'antipatica vocina nella mia testa, Annie Collins sta difendendo Tyler James?!

Scossi la testa, sembrando una stupida. Era solo che mi mancava.

***

Kate saltellò per la stanza elettrizzata. - Che bello! Che bello! Che bello! Questa volta Shawn ha sorpreso anche me - esclamò entusiasta.

Londra per lei non era una novità, ma l'idea che il mio ragazzo mi avesse regalato un biglietto per Londra le faceva diventare gli occhi a cuoricino.

- Dobbiamo andare a comprare dei vestiti nuovi. - pensò tra sé - Oddio! Aspetta! Noi non staremo insieme a Capodanno... -.

Negai dispiaciuta. - Lo so, mi dispiace -.

Quel ragazzo con la chitarra in mano 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora