3. Lies

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Quel pomeriggio, Camila si trovò a correre per i corridoi della Miami West High School, la tracolla in spalla e il fiato corto.
La lezione al Drama Club era sicuramente già iniziata e lei non voleva assolutamente arrivare in ritardo per due semplici motivi.
Primo: era una questione di orgoglio personale.
Secondo: Lauren Jauregui avrebbe trovato un pretesto per diffamarla ancora davanti al professor Donovan e lei non voleva rischiare di essere espulsa dalla compagnia o considerata poco professionale.

Aprí la porta a due ante con una spinta leggermente più forte, dato che era piuttosto pesante.
Erano già tutti sul palco e naturalmente si voltarono per osservarla quando si fece strada fra gli spalti del teatro.
"Cabello, finalmente!" la accolse gentilmente Donovan.
Era molto paziente, Camila doveva ammettere che era forse l'unico insegnante in tutta la scuola ad esibire un atteggiamento tollerante e paziente nei confronti delle infrazioni degli studenti.
Era un artista, dopotutto.

"Scusi il ritardo, sono stata trattenuta da miss. Williams al corso di Scienze Naturali" spiegó la bruna, posando la borsa su una delle poltroncine in prima fila.

"Non devi giustificarti, l'importante è arrivare entro fine dell'ora per non beccarti l'assenza"

Camila aggrottò la fronte a quella 'regola'. Era sicura di non aver sentito menzionare a nessun insegnante quel metodo.
Tuttavia, non commentò, ma si apprestò a posizionarsi laddove vi erano anche i suoi compagni per attendere qualche indicazione da parte del loro professore.
Fra quelli vide Lauren, col suo solito sguardo sprezzante e puramente ironico che la squadrava.
Scommetteva che non vedesse l'ora di fare un commento sul suo ritardo.
Camila sostenne la sua occhiataccia, in ogni caso avrebbe saputo come risponderle.

"Bene" Donovan battè le mani una volta, come per attirare l'attenzione dei suoi studenti "come saprete, quest'anno per molti di voi è l'ultimo, e ci terrei a fare uno spettacolo degno di essere ricordato, qualcosa che vada fuori dagli schemi"
Mentre parlava, Lauren lo ascoltava attentamente, con dedizione.
Sí, quello sarebbe stato l'anno del diploma, la fine di un'era. Meritava di essere celebrata come si deve.
"Perciò, mi sono venute un paio di idee e negli ultimi giorni ho osservato voi ragazzi muovervi nel vostro habitat naturale" continuò a dire, e Lauren alzò la mano con urgenza.
"Sì, Micky?"

"Ha già un copione?"

"In verità, sì... È proprio ciò che cercavo di dirvi"

Ci fu un boato generale, e Lauren sorrise al punto che le guance le fecero male.
Era un grande traguardo per la compagnia, considerando che era da quell'estate che Donovan si trovava alla ricerca disperata di una trama.
Ora erano tutti curiosi di sapere di cosa si trattasse.
Camila attese che gli altri smettessero di fare baccano, non erano per nulla professionali. Un mucchio di inesperti, al contrario di lei.
Fortunatamente, Donovan aveva capito con chi aveva a che fare, ovvero certo non con una dilettante.
Camila era riuscita ad entrare nelle grazie del suo insegnante nonostante fosse iscritta al club a malapena da una settimana.

"Okay, adesso calma" ridacchiò lui, gesticolando per indicare agli alunni di tacere.

"Vogliamo sapere tutto nel dettaglio" lo spronò Lauren, che intanto fremeva dalla curiosità.

Donovan si schiarì la voce e si sedette su una scrivania sistemata sul palco, creando una suspance insostenibile.
"Dunque" iniziò "la trama è un po' diversa dal solito"

"In che senso?" chiese Tyler, un ragazzo del quarto anno.

"Nel senso che è qualcosa di molto rischioso che potrebbe destare scandalo agli occhi di un pubblico vasto e considerando che verranno anche alcuni rappresentanti delle migliori università degli States a valutarvi" rispose lui, passandosi una mano fra i capelli brizzolati.

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