Fu il rumore delle onde ad accompagnare Lauren nel sonno, e fu lo stesso suono ad accoglierla al mattino, quando il sole era già alto nel cielo e i gabbiani volavano liberi fra le nuvole bianche, sparse.
Svegliandosi, la ragazza credeva sarebbe stata aggredita dal freddo, dato che ricordava di essersi addormentata con solo una felpa posata sul corpo nudo. Invece, quando si voltò e si stiracchiò, si ritrovò avvolta nelle coperte di lana morbida.
Si strofinò gli occhi e si guardò attorno. La spiaggia era desolata come la notte precedente, solo che adesso lei era l'unica anima solitaria sul posto.
Di Camila non vi era traccia.
Né delle infradito che aveva lasciato da parte prima di buttarsi a mare, né della biancheria, né della giacca che indossava, nemmeno della molletta che aveva sfilato dalla propria testa per lasciar liberi i capelli scuri.
Lauren raccolse ciò che era rimasto dei propri vestiti e li indossò, prima di sistemare le coperte e gli asciugamani che erano rimasti distesi sulla sabbia, segno che quanto era successo non fosse stato solo un astratto prodotto della sua immaginazione.
Quando rientrò in casa, in punta dei piedi, sentì baccano provenire dal soggiorno, musica che rimbombava dall'impianto stereo strategicamente posizionato sulle pareti.
Facendo il suo ingresso nella stanza, capì il perché.
Ally era ai fornelli insieme a Camila, che ballavano a tempo di musica mentre scoperchiavano padelle e pentole.
Normani era impegnata ad apparecchiare la tavola, e Dinah, Josh e Shawn stavano pigramente seduti sul divano a guardare la TV e sgranocchiare patatine da un pacchetto messo in comune al centro del tavolino.Non appena il profumo di zucchine trifolate giunse alle narici di Lauren, questa sentì lo stomaco contrarsi per la fame, e subito lanciò uno sguardo all'orologio appeso sulla parete del salotto, che segnava mezzogiorno e trentacinque.
Aveva dormito molto più di quanto avesse creduto.«Oh, ciao Lauren!» esclamò Normani, e il mestolo sfuggì dalle mani di Camila, cadendo nel lavandino e producendo un tintinnio rumoroso.
La bruna si voltò di scatto verso di lei, e Lauren si prese il suo tempo per ammirare una giovane Cabello in tenuta domestica: i capelli legati in uno chignon disordinato che era quasi sul punto di disfarsi, forse a causa dei movimenti frenetici che la musica la induceva a compiere, una camicetta verde pallido di cotone con le maniche arrotolate fino al gomito e un grembiulino rosso con ricamato sopra il disegno di un waffle gigante.
Anche così sciatta era ancora bella.
«Vuoi fare uno spuntino o preferisci aspettare di pranzare? Noi abbiamo quasi finito di preparare» la informò Ally, e Lauren si riscosse, staccando gli occhi da Camila.
«Uhm, certo, aspetto che finiate» rispose, distrattamente.
Ally fece scorrere lo sguardo dall'amica accanto a sé a quella appena entrata nella stanza, e la sua fronte si corrugò mentre cercava di capire cosa fosse cambiato rispetto al giorno precedente.
Camila, intanto, aveva ripreso a mescolare il salmone con la panna, in padella, facendo amalgamare a sufficienza il condimento prima di versarlo nella pentola con le zucchine.
Non riusciva a venire a capo di cosa fosse esattamente successo, ma Ally sapeva con certezza che le ragazze necessitavano di un attimo da sole. Se ne accorse dal modo insistente e quasi impaziente con cui Lauren guardava Camila, incurante che ci fossero altre due persone presenti nella stanza.
«Mani?» Ally chiamò l'amica, che aveva appena terminato di distribuire le posate, e quella si voltò.
«Verresti con me al piano di sopra ad aiutarmi a cercare una maglietta? Questa qui è troppo pesante e ho bisogno di un consiglio»
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The Drama Club
FanfictionLauren e Camila si odiano. L'unica cosa che hanno in comune è la passione per la recitazione e il Drama Club della Miami West High School. Cosa succederà quando alle due verrà assegnato il ruolo di protagoniste in uno spettacolo in cui i loro pers...