40. One last time

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«Okay, scegli una canzone»

La voce roca di Lauren le giunse come una melodia rassicurante.
Camila accennò un sorrisetto vittorioso prima di posizionare le dita sulla tastiera della chitarra acustica posata sul suo grembo scoperto.

Ci rifletté su un po', arricciando il naso in segno di concentrazione, e Lauren emise una flebile risata che le fece scuotere le spalle. Era sdraiata nel letto le cui lenzuola emanavano un misto dei loro profumi, senza nulla addosso a parte un lembo di quella stoffa che la copriva pigramente fino al seno, quasi come fosse stato posato lì per sbaglio.

Camila, invece, era con le spalle appoggiate alla testata di legno, ignorando beatamente la presenza di coltri nel proprio letto.
Non sentiva freddo, né aveva nulla da nascondere a Lauren che non avesse già visto, perciò aveva scelto di sentirsi a proprio agio anche nella nudità. Lauren le aveva insegnato ad amare il proprio corpo, amandolo a sua volta, finché non l'aveva convinta ad apprezzare anche il più piccolo dei propri difetti, se guardato con gli occhi di lei.

Finalmente la trovò, la canzone che più la ispirava.
Premette un paio di accordi, giusto per introdurre la melodia, e Lauren inclinò la testa, voltandosi ulteriormente alla propria destra, dove la bruna chiudeva gli occhi per prepararsi a modellare le strofe con la voce.
Non la indovinò finché non sentì le prime parole.

«I'm fading
Much too fast, my love
I'm waiting
For it to pass, my love» cantò, quasi in sussurro.

Lauren scosse la testa, trattenendo una risata e fingendo uno sguardo annoiato.
«Dai, Camz... Fra tutte quelle che potevi cantare, proprio questa lagna deprimente?» si lamentò, e Camila sgranò gli occhi, interrompendo subito la melodia.

«Hey! Questa canzone è una poesia, non capisci proprio nulla» ribatté. «Taci e ascolta» aggiunse, prima di farle la linguaccia.

Quindi riprese da dove aveva lasciato, ignorando lo sbuffo esagerato emesso dalla bocca di Lauren, la quale si mise a braccia conserte e si rassegnò, senza lasciar vedere quanto realmente amasse sentire Camila cantare, anche se si trattava di brani struggenti come quello.

«Could I feel your skin on mine
Before I have to say goodbye
Could I breathe, please, one last time
You in my lungs before I curl up
And die
All my world is losin' light»

Lauren ascoltò il ritornello, dove la voce di Camila si manteneva pacata e dolce. Chiuse gli occhi, lasciando che le parole entrassero dentro di lei.
Era fondamentalmente una canzone da rottura, da delusione d'amore, quindi sentirla le trasmetteva un vago senso di malinconia, una pesante tristezza che tuttavia la cullava, per qualche strano meccanismo.

«I'm leaving
This cold world of mine
No pleading
Is gonna turn back time» cantò ancora Camila, anche lei ad occhi chiusi per far fluire la musica dentro di sé, pizzicando ogni corda coi propri polpastrelli e lasciandola vibrare nella cassa di legno.

Non sapeva neanche per quale motivo avesse scelto proprio quella canzone, ma in quel momento sembrava essere stata risucchiata in un altro universo nel quale sperava di non precipitare mai. Un universo in cui lei e Lauren non sarebbero state più insieme, dove ogni cosa si sarebbe rotta e tutto ciò che fosse rimasto sarebbe stata un'ultima volta per sentire Lauren con sé.

«Could I feel your skin on mine
Before I have to say goodbye
Could I breathe, please, one last time
You in my lungs before I curl up
And die
All my world is losin' light» concluse, e simultaneamente aprì gli occhi, trovando Lauren che la guardava con attenzione.

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