Il teatro della Miami West High School pullulava di spettatori curiosi e impazienti per la messinscena dello spettacolo di addio avente come protagonisti i ragazzi del Senior Year del Drama Club.
Proprio fuori dalla porta principale della scuola, era appesa una locandina in formato cinema con su scritto Love is not a choice, un titolo che rivelava ben poco e tutto.
Un gruppo di famiglie era radunato a pochi passi dall'entrata dell'auditorium a discutere animatamente dei figli e delle aspettative su questa rappresentazione tanto misteriosa la cui trama era stata nascosta per mesi interi.
Vi era la famiglia Jauregui, i cui genitori scambiavano chiacchiere con la maggior parte degli altri presenti, cercando nel frattempo di tenere a bada i figli minori che si precipitavano a curiosare in giro oppure urlavano e si dimenavano perché non avevano pazienza o si erano stancati a stare in piedi.Dinah, Normani, Ally e Shawn camminavano a passo svelto, muovendosi abilmente fra le persone che ostacolavano il passaggio da una fila all'altra dei posti a sedere di fronte al palco.
«Fra quanto inizia?» domandò Ally, un po' affannata per la corsa.
«Tre quarti d'ora» rispose Shawn, e le altre tre accelerarono il passo.
Dopo un paio di minuti, anche se ansanti, riuscirono ad individuare e accaparrarsi i posti migliori, e si sistemarono comodamente sulle poltroncine.
Dinah lesse qualche riga della presentazione della trama, della quale però non era scritto quasi nulla. Si sapeva solo che la storia era ambientata nel secondo dopoguerra, in Inghilterra, e il depliant era fornito anche di una lista dei nomi dei personaggi.«Uffa, non vedo l'ora che incominci, odio le attese prima di un film» commentò Normani, muovendosi con impazienza sul proprio posto.
«È una rappresentazione teatrale» Dinah la corresse, ma Normani fece spallucce.
«È comunque snervante»
Nel dietro le quinte, in quel preciso istante, il casting era in subbuglio, l'intero backstage a soqquadro.
Si potevano vedere gli attori correre di qua e di là, reggendo in mano pezzi di costumi, microfoni e trucchi. Alcuni si urlavano addosso a vicenda perché uno aveva rubato qualche accessorio all'altro, altri ancora esercitavano la voce e gli strumenti, oppure riprovavano qualche battuta.In un angolo remoto dello spogliatoio, le protagoniste si scambiavano effusioni per alleviare la tensione.
Camila aveva le braccia pigramente avvolte attorno al collo di Lauren, che con una mano reggeva il proprio peso e quello della bruna contro la parete degli armadietti.
Sapevano che mancando meno di un'ora dallo spettacolo erano tutti riuniti nell'altra stanzina a provare, quindi nessuno sarebbe entrato a disturbarle.«Come va con l'ansia da prestazione?» domandò Lauren, con voce leggermente roca e impastata dai baci.
«Decisamente meglio, ma forse ho ancora un po' di paura ora che mi ci fai pensare» sussurrò Camila, gli angoli della bocca piegati in un sorriso furbo.
La ragazza dai capelli corvini rise, gettando la testa all'indietro e popolando lo stanzino con l'eco di quel suono melodioso. Poi si sporse verso di lei, e si studiarono i tratti del volto a vicenda, con occhio attento e curioso, come fosse la prima volta che incontrassero quella fisionomia.
Camila fu la prima a cedere, trascinandola per il colletto della giacca del tailleur di scena e assaltando le sue labbra con avidità.
Lauren lasciò che le sue piccole mani affondassero fra i propri capelli, stropicciandole i vestiti e scompigliandole l'acconciatura.
Si inebriò del profumo dolce e delicato del suo collo, che modellò con le propria bocca fra innumerevoli baci umidi.
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The Drama Club
FanfictionLauren e Camila si odiano. L'unica cosa che hanno in comune è la passione per la recitazione e il Drama Club della Miami West High School. Cosa succederà quando alle due verrà assegnato il ruolo di protagoniste in uno spettacolo in cui i loro pers...