Quella sera in cui tutto sembrava più magico di quanto fosse in realtà, gli studenti avevano momentaneamente dimenticato ogni preoccupazione, ogni ansia per l'imminente futuro che stava per giungere, colpendoli col peso del senso di responsabilità che rappresentava il biglietto d'entrata nel mondo degli adulti, e continuavano a danzare, sciolti e spensierati.
Fra di loro, Josh e Dinah.
I boccoli biondi di lei, inizialmente raccolti in una treccia a spina di pesce decorata con fregi di ogni tipo, si muovevano liberi sulle sue spalle, reduci di una serata in cui la ragazza non era stata ferma un solo minuto.
Le mani di Josh erano discretamente posate sulla sua schiena, senza mai andare troppo giù a meno che non fosse appositamente consentito da lei, magari durante un ballo più vivace e disinibito.Quando furono esausti, soltanto allora, si permisero di allontanarsi dalla pista da ballo per uscire all'aperto, sotto il cielo stellato di Miami ormai limpido dall'estate, una distesa oscura ma pacifica.
Camminarono mano nella mano, dita intrecciate mentre facevano oscillare le braccia senza rendersene conto.
Josh aveva arrotolato le maniche della camicia nera fino al gomito e la cravattina rossa - che intonava con il colore dei suoi capelli - era ormai quasi del tutto disfatta.«Ci pensi che questa è letteralmente l'ultimo ballo di fine anno della nostra vita?» domandò Dinah.
Josh sorrise.
«Beh, allora sono lieto di averla trascorsa con te»Dinah lo spinse con un braccio, facendo urtare le loro spalle giocosamente.
«Quando la smetterai di fare il romantico esasperato?»«Quando tu smetterai di essere così bella» rispose prontamente Josh, arricciando il naso, e Dinah arrossì, scuotendo la testa.
«È la cosa più smielata che abbia mai sentito in vita mia, bleh» fece una smorfia, ma ormai aveva perso il suo solito ruolo di insensibile spazientita.
Josh rallentò il passo, finché non si fermarono.
Non lasciò del tutto la mano della ragazza, ma sciolse l'intreccio che si era formato, prima di posizionarsi davanti a lei.
I loro visi erano allo stesso livello, dal momento che Dinah indossava i tacchi e Josh non era mai stato un ragazzo eccessivamente alto.«Parlo seriamente, DJ. Mi sono sempre divertito con te, ma stasera sarà una di quelle sere che non dimenticherò facilmente» disse, e i suoi occhi color miele si fecero intensi su quelli di Dinah, che accennò un sorriso.
«Lo so, nessuno può resistere alla mia unicità» scherzò, muovendo i capelli su un lato del collo con un movimento cadenzato della testa.
«Sei davvero un'idiota, Dinah Jane» sorrise lui, mostrando i canini, prima di prendere il suo viso fra le proprie mani grandi e baciarla.
La ragazza rimase interdetta per un attimo, il suo cuore stoppandosi nell'istante in cui le loro labbra si erano toccate, poi chiuse gli occhi e si lasciò avvolgere da quella sensazione vorticosa che le fece quasi perdere l'equilibrio.
No, neanche lei avrebbe dimenticato facilmente la notte del ballo studentesco.
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La prima cosa che notò, quando mise piede fuori, fu la gran quantità di luce che rischiarava la visuale della terrazza. Una sequenza di piccole lucette bianche attaccate alla ringhiera in modo sparso, da entrambi i lati, che davano la sensazione che uno sciame di lucciole si fosse appena radunato intorno a lei.
Subito dopo vide i fiori, un'immensa distesa di peonie e giacinti adagiati sul suolo e separati in due sezioni come a formare un sentiero da percorrere di fronte a sé.
Lauren non poté fare a meno di notare quei fiori e la loro particolare accoppiata, d'altronde ne aveva imparato a fondo il significato solo per lei, e sapeva con certezza che peonie e giacinti fossero una silenziosa richiesta di perdono esasperata. Soprattutto i giacinti, che con il loro viola si sposavano perfettamente col bianco e magenta delle peonie.
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The Drama Club
FanfictionLauren e Camila si odiano. L'unica cosa che hanno in comune è la passione per la recitazione e il Drama Club della Miami West High School. Cosa succederà quando alle due verrà assegnato il ruolo di protagoniste in uno spettacolo in cui i loro pers...