32. The tip of the iceberg

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Dopo quel fulmine a ciel sereno da parte di Camila, quella sera a casa di Lauren, non ne avevano più parlato.

La ragazza dai capelli corvini non si era espressa, ed era stata questa la parte peggiore: Camila non aveva idea se la cosa non le creasse alcun problema oppure se se la stesse facendo stare bene per forza.
L'aveva guardata con un'espressione indecifrabile - con una più attenta analisi si potrebbe dire anche ferita - poi aveva scrollato le spalle, come faceva ogni volta che qualcosa le era indifferente, e si era mostrata a favore della soluzione.

Le due avevano pensato che il ragazzo in questione sarebbe dovuto essere qualcuno di cui si fidavano ciecamente entrambe, possibilmente un amico, che avesse accettato la verità.

Per questo, qualche mattina più tardi, Camila camminava a passo spedito verso il campo di basket, dove era sicura l'avrebbe trovato col suo migliore amico.
Tyler e Josh, infatti, si allenavano spesso in tiri liberi al canestro, appena avevano un'ora buca.
Quello sport era solo l'ennesima cosa che avevano in comune.

Camila entrò in palestra e li vide, Josh in procinto di tirare la palla verso il canestro, e Tyler che cercava inutilmente di braccarlo.

«Ragazzi!» chiamò, nella loro direzione, e entrambi si voltarono di scatto, la mano di Josh a mezz'aria e gli sguardi sperduti.
«Scusate se interrompo il vostro allenamento, ma dovrei parlare un attimo con Josh» disse, avvicinandosi.

Gli occhi di Tyler guizzarono dalla ragazza al proprio migliore amico, e lui alzò un sopracciglio con fare insospettito.
«Può venire un attimo con me?» domandò allora Camila.

«Dovete parlare da soli?» ribatté Tyler, con tono quasi altezzoso.
Camila rimase annuì confusa - Tyler le era parso quasi geloso. 
Josh si grattò la nuca, imbarazzato, e attese l'approvazione dell'amico, che alla fine fece spallucce.

«Ricordati solo che fra mezz'ora dobbiamo tornare in classe, quindi almeno non metterci troppo» concluse, e poi si allontanò di sua sponte, con la palla in mano.

«Cosa dovevi dirmi?» chiese Josh, una volta che rimasero soli, e Camila si dondolò sulle punte, adesso improvvisamente terrorizzata.

«Volevo chiederti un favore»

Josh le fece cenno con la testa di continuare, e Camila prese un respiro profondo.
«Io mi fido di te»
Sentiva come se chiarire questo punto fosse fondamentale per introdurre il discorso.
O forse stava solo temporeggiando perché il coraggio scarseggiava...

«È successo qualcosa, Camila?» chiese Josh, subito assumendo un atteggiamento preoccupato, e Camila scosse la testa frettolosamente.

«No, cioè, tecnicamente sì... Ma non è nulla di male» cercò di spiegarsi, ma diventatava sempre più difficile.
«Mi piace davvero qualcuno» disse infine, e Josh parve ancor più perplesso di prima.

«Camila...» mormorò, in imbarazzo, le orecchie che gli si tingevano di rosso a poco a poco.

«Io e questa persona stiamo insieme, adesso» continuò lei, imperterrita, e Josh tirò un sospiro di sollievo.

«Ed io che c'entro?» inarcò un sopracciglio, adesso tuttavia ancora più confuso.

«Tu dovresti... Ecco, come dire... Fingere di essere il mio ragazzo» rispose Camila, e vide Josh sgranare gli occhi.
«Solo per un po'» si affrettò ad aggiungere «solo finché non si calmano le acque»

«Finché non si calmano le acque? Ma di che parli?»

«Sto con Lauren» disse Camila, tutto d'un fiato, e gli occhi di Josh per poco non uscirono dalle orbite.
Si passò una mano fra i capelli color evidenziatore.

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