Sono diventata la complice di Gaia. Da circa tre settimane sono il suo braccio destro, o per meglio dire, la sua copertura ufficiale.
La chat di WhatsApp mi notifica un messaggio.
Gaia
Giù, ti va di fare una pazzia?
Ora devo solo capire cosa sta architettando il cervello malato della mia amica.
Giuditta
Cosa intendi per pazzia?
Nella mia testa si è momentaneamente attivata la modalità pericolo.
Gaia
Per Halloween...
Tremo solo al pensiero.
Giuditta
Spiegati meglio
Gaia
C'è una festa al Paz, sarebbe carino... in onore dei vecchi tempi!
Appunto. Facevo bene a preoccuparmi!
Giuditta
È fuori discussione! Non ho più l'età per le feste di Halloween!
Gaia
Quanti anni hai, 80? Per favore...
Tanto lo so che dietro c'è lo zampino del dottor Longo.
Giuditta
Sei tu che sei regredita. Ci sarà anche il dottor Longo?
«Ehi, con chi stai chattando?» Flavio si intrufola sotto le coperte.
«Con Gaia.»
«Lo sai che ti amo?»
«Io di più...»
Mi accarezza il viso, mi bacia.
Un'altra notifica. Allungo una mano sul comodino e afferro il telefono.
Gaia
Sei proprio antipatica certe volte! Comunque non credo ci sarà...
Giuditta
Non le sai proprio dire le cazzate!
«Da quando i messaggi di Gaia sono più invitanti di me?»
«Da quando si è messa in testa una follia!»
Flavio mi spoglia mentre ritorno a leggere.
Gaia
Giù, sei l'unica a cui posso chiederlo. Arianna ha un bimbo, non accetterebbe mai. Poi lo sai com'è fatta, no?
Alzo gli occhi al cielo e sbuffo.
«Che follia?»
«Vuole portarmi alla festa di Halloween al Paz. Mi ci vedi alla festa di Halloween al Paz?»
Resta a fissarmi perplesso. «Sì. Potrebbe essere divertente...»
«Verresti con me?»
«No.»
«E allora perché dovrei andarci?»
«Perché io sono troppo impegnato con la pubblicazione della ricerca, e a te farebbe bene passare una serata diversa.»
Gaia
Allora?
Giuditta
La notte porta consiglio. Ci penserò...
Gaia
Ti adoro!
Nel frattempo, sono rimasta senza vestiti. Le mani di Flavio indugiano sulla mia pelle, ormai conosce ogni centimetro quadrato del mio corpo, ogni curva, ogni neo, ogni smagliatura, ogni imperfezione. Faccio scivolare il mio palmo sulla sua schiena, cammino lungo le vertebre poi risalgo e arrampico le dita oltre le scapole, fin sotto il collo. Anche io conosco ogni parte di lui. Dopo quattro anni, non c'è più niente da scoprire, ma la complicità maturata è ben più importante della scoperta. Anche il senso di appartenenza che nutriamo l'una verso l'altro ha la sua eroticità.
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L'attesa
RomanceTerzo romanzo della serie -Il paradigma dell'amore- Sono passati quattro anni, Giuditta è una specializzanda nella facoltà di genetica medica ora. Trascorre le sue giornate divisa tra il laboratorio, i turni ospedalieri e la convivenza con F...