FLAVIO
È notte fonda quando riapro gli occhi. Non mi è possibile vedere Giuditta, è di spalle rispetto a me, e comunque avrei bisogno di una minima risorsa luminosa per distinguere qualcosa nel buio pesto che ci circonda. Così mi accontento di ascoltare il suo respiro e allungare ancora una volta la mia mano sulla sua spalla e poi scendere più giù, raggiungere i fianchi, e spostare in alto il lenzuolo per coprirla un po'. Dalla finestra aperta entra un'arietta frizzante, mi alzo di soppiatto e accosto le ante della persiana che cigolano quel tanto da farmi temere che lei possa svegliarsi. Un bacio leggero sulla fronte prima di scendere e andare via.
Nella stanza di sotto la luce è rimasta accesa, sul fornello spento c'è ancora la pentola piena d'acqua.
L'idea mi balena in testa che sono a un passo dall'uscita di casa. Frugo con gli occhi sopra la superficie dei pochi mobili che arredano la stanza, identifico una montagna di foglietti bianchi tenuti insieme da un fermacarte colorato, ne sfilo uno e con la penna che trovo accanto ticchetto sul mobile pensando a cosa scrivere.
Il mio numero di telefono, quella è l'informazione più importante. Giuditta è confusa almeno quanto me, forse più di me, e io non posso starle col fiato sul collo. Mi rassegnerò a una lenta agonia, nella speranza che mi richiami.
Sono andato via che tu dormivi tranquilla. Non ho alcun diritto di stravolgerti la vita, questo lo so. Ma se come me pensi che ci sia ancora una possibilità di riscatto per noi, chiamami.
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Flavio
Poso il biglietto sopra il tavolo della cucina, ci poggio su un bicchiere; le tende della finestra si muovono, allora chiudo anche quella prima di prendere il mio telefono e andarmene via, col cuore gonfio di amarezza per non essere riuscito a concludere nulla di ciò che avevo in mente.
***
Da: emilio.cesari@unimi.it
A: flavio.solina@unimi.it
Oggetto: riunione
Buongiorno Flavio, come stai? Ti stai riposando dopo le fatiche londinesi?
Mi duole scriverti questa e-mail proprio di domenica, ma sto organizzando una riunione per il prossimo venerdì, la tua presenza è indispensabile. Inoltre, ho bisogno di sapere quando sarai nuovamente operativo nel Dipartimento, non voglio metterti fretta, ma ci sono delle situazioni che richiedono la tua attenzione.
La riunione si terrà nel mio ufficio, alle ore dieci, seguirà comunicazione ufficiale. Tieniti libero per la pausa pranzo.
A presto.
Professor Emilio Cesari.
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L'attesa
RomanceTerzo romanzo della serie -Il paradigma dell'amore- Sono passati quattro anni, Giuditta è una specializzanda nella facoltà di genetica medica ora. Trascorre le sue giornate divisa tra il laboratorio, i turni ospedalieri e la convivenza con F...