Quel giorno si svegliò poco dopo l'alba. Amava uscire presto la mattina per godersi il leggero venticello sul viso e il tepore del sole sulla schiena.
Oltre a ciò era ancora turbata per le rivelazioni della sera prima, le quali non le avevano dato modo di passare una notte serena, anzi oltre l'insolito sogno aveva continuato di tanto in tanto a svegliarsi e contorcersi sotto le coperte.
Scosse la testa per non cadere nuovamente nel circolo vizioso dei suoi brutti pensieri.
Balzò giù dal letto e si apprestò a fare quelle che erano le sue azioni quotidiane. Dopo un lungo bagno, si mise un vestito a fiori verde e blu e sulle spalle una leggera giacca blu.
L'idea era quella di non voler incontrare, almeno di prima mattina, nessuna persona appartenente alla sua famiglia perché in caso contrario il suo umore sarebbe peggiorato drasticamente e per essere solo il terzo giorno la sua serenità era stata messa abbastanza a dura prova.
Scese piano le scale per non farsi sentire e notare.
Corse poi a prendere un pezzo di torta in cucina continuando ad illudere gli sguardi della servitù.
Appena aprì la porta di casa, quasi il destino fosse contro di lei, si ritrovò Annette davanti che era in procinto di annaffiare i fiori lungo le scale. La governante stuzzicata dal cigolio della pesante porta, si voltò e la sua espressione fu più o meno la stessa stupita di Evelyn, la quale le fece un timido sorriso.
<< Buongiorno Annette!>>
Lei mascherò subito la sua espressione sorpresa. << Buongiorno Signorina Evelyn, come mai già alzata? >>
Lei si strinse nelle spalle. << Volevo andare a fare una passeggiata, magari sulla spiaggia..>>
<< Ah, vuoi che ti accompagno? >> Chiese non aria dubbiosa.
<< Nono, preferisco andare da sola! >> Tentò di tranquillizzarla scuotendo la testa e affiancando la frase con un ampio sorriso. Ciò nonostante la Signora Annette non sembrò gradire la risposta.
Non fece passare alcun secondo e si diresse in tutta fretta verso il cancello d'uscita.
L'aria era leggermente fresca mentre il sole si faceva piano piano sempre più forte, nell'aria si udiva solo il canto degli uccellini.
Dopo aver rivolto un cordiale saluto alle guardie appostate difronte il massiccio cancello di ferro e bronzo accuratamente lavorato, proseguì verso la parte destra dell'Isola.
La loro residenza veniva giornalmente tenuta sotto protezione da una scorta di abili Battaglieri, devoti nei confronti della sua famiglia.
In una piazzola del centro, un uomo vicino alla bancarella con pane e focacce le offrì di assaggiarne un po' . Passò dei minuti a ringraziarlo senza accettare ma la sua insistenza finì per convincerla a portarsi con se una focaccia all'uva. Per sua fortuna il vestito disponeva di due modeste tasche in cui poté metterlo da parte.
Proseguì la sua passeggiata verso la parte est dell'isola, in direzione del sole.
Si soffermò per molto sui suoi pensieri non accorgendosi di essere arrivata ai lati della foresta. In quel momento si ricordò che poco lontano da lì c'era una piccola cascata con un ruscello, dove ogni tanto veniva a passare del tempo e fare i tuffi con suo fratello e i loro vecchi amici e un paio di volte persino sua madre ce l'aveva portata a cavallo.
Il viaggio sulla nave dei ricordi aveva portato ad intensificare la crepa nel suo cuore e fatto inevitabilmente riaffiorare l'interesse che provava nei confronti di essi. Una fitta di nostalgico calore l'attraversò costringendola a strizzare gli occhi inumiditi dai ricordi di una lacrima.
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Essence of me
Fantasy..''Avete presente l'alba? La bellezza del sole che nasce dall'acqua? Ogni sfumatura t'incanta ma guardarla troppo può essere pericoloso. Mentre la luce brama la sua bellezza, lentamente conosci il rischio che lo sguardo bruci in essa. Era quello ch...