27

827 60 0
                                    

Evelyn seguì Keyn per le scale che portavano al piano superiore, dove dopo un paio di scalini si trovarono in un piccolo corridoio fronteggiato da due porte chiuse.

<< Qui c'è il bagno. >> Disse indicando la porta sulla sua sinistra che non si soffermò a fargli vedere.

<< Mentre questa è la mia camera. >> Questa volta aprì l' altra porta facendole cenno di entrare dentro. Evelyn gli rivolse un timido sorriso ed entrò.

Nella stanza interamente di legno, c'era un'unica grande finestra con ai lati delle tende nere, con una misera terrazza con vista sull'intera baia. Nella parete difronte alla porta era posizionato un grosso letto di ferro con delle semplici lenzuola bianche. Sopra di esso c'era un lungo quadro in cui erano raffigurati un demone e un angelo in procinto di completare l'abbraccio, i colori erano così intensi e tratti così ben definiti da farlo sembrare reale. Accanto si trovava un mobiletto con vari cassetti e poco lontano sull'altra parete c'era un vecchio armadio lavorato a mano marrone scuro, quasi nero. Su delle mensole erano deposti vari trofei e medaglie.

Tutto si trovata sorprendentemente in ordine.

Evelyn esaminò l'intera stanza illuminata anch'essa solo alla luce notturna. Alla fine si spostò verso la finestra, restando ad ammirare la vista.

Da quell'altezza la vista era ovviamente più stupefacente.

<< é tutto davvero molto bello.. >>

Keyn abbassò per un attimo lo sguardo, per lo strano senso di piacere che gli dava ricevere complimenti, sopratutto da lei. Non era abituato a nessun elogio al di fuori dei meriti ricevuti per il suo lavoro.

<< Grazie, ho fatto quasi tutto da solo. >>

<< Davvero? >> Domandò tanto sorpresa da fargli dubitare di esserne in grado.

<< Certo, solo un paio di volte Oliver mi ha dato una mano a sistemare i mobili ma per il resto è opera mia. >>

Evelyn si spostò difronte al letto, ammirando nuovamente il dipinto sopra ad esso. Il tema del dipinto la incuriosiva, invitandola a posarci gli occhi più e più volte. Neanche farlo a posta vada l'impressione che chi l'avesse dipinto avesse in mente proprio loro due.

<< E quel quadro? È bellissimo, chi l'ha fatto? >>

Keyn abbassò quasi di riflesso lo sguardo a terra, correggendosi subito e limitandosi a rivolgergli uno sguardo intenso.

Evelyn dubbiosa sul significato di quel silenzio trovò difficile far uscire i suoi pensieri. << Co..cosa? Non l'avrai dipinto tu? >>

<< Proprio così! >> Quasi si poteva dire che se ne vergognava.

<< Scherzi? >> Chiese boccheggiando per lo stupore di aver scoperto un'altra sua abilità un po' bizzarra per un tipo come lui.

<< Mai. Non te l'hanno detto che non si scherza con il fuoco? >>

Sorvolando sopra la battuta cercò di superare lo stupore.

<< Beh..complimenti, sei bravissimo! C'è qualcosa che non sai fare?>>

Rise e ci pensò un attimo su. << Mmhh forse tutto ciò che ha a che fare con i sentimenti umani, le pulizie e i mocciosi ovviamente. >>

Rise amaramente, rendendosi conto che sarebbe stato comunque in grado di cavarsela bene con tutte e tre le cose. Mentre lei non sapeva più neanche chi fosse e cosa rappresentasse.

Keyn accorgendosi del suo rapido cambiamento di espressione, decise di mettere in atto la sua idea. Si diresse in fretta a prendere qualcosa da un cassetto del mobiletto e andò verso la porta.

<< Vieni, ti faccio vedere l'ultima stanza..se così si può chiamare. >>

Le afferrò la mano e la condusse per le scale che procedevano fino ad un altro piano inferiore, sotto la prima stanza. Dopo che aprì una pesante porta di ferro, mostrando orgoglioso la sua stanza segreta. Evelyn credette di entrare in un mondo parallelo.

La terza '' stanza'' dalla forma conica, era ricavata dentro ad una piccola grotta, infatti tutte le pareti erano di spessa roccia.

Dalla gola del soffitto si intravedeva parte del fascinoso cielo cosparso di stelle. Esso andava ad illuminare una grande vasca marina naturale, riflettendo sulle pareti una luce blu metallica, sufficiente a rivelare angoli nascosti, irregolarità e profondità del luogo. L'effetto realizzato era molto suggestivo.

Sulla parete sinistra erano state ricavate delle apposite panche di pietra, così come delle piccole scale che fornivano un comodo accesso alla vasca. Infondo ad essa si apriva una debole breccia, idonea a fornire un ricircolo ininterrotto di acqua.

Quella grotta personale somigliava molto a quella della Cascata, ma l'interno era più ampio e le ombre di luce che erano diffuso tutt'intorno, davano l'aria di essere sul fondo dell'oceano. A rendere più reale quella sensazione c'era il lento ma temerario battere delle maree sugli scogli al di là del muro di pietra.

<< Come descriverla..è...Sensazionale! >>

Keyn sorrise. Pensò di destarla dai brutti pensieri ricorrendo a un po' della sua impertinenza.

<< Sono felice che ti piaccia, ti andrebbe di fare un bagno? L'acqua è sempre tiepida e inoltre credo proprio che dopo stasera ci voglia. >>

Evelyn era piombata nell'imbarazzo più totale. Il bagno insieme? Non ci sarebbe stato nulla di male nel stare un po' rilassati in quella grande vasca, ma il disagio era ai massimi livelli. Doveva ammettere che però sotto sotto quell'idea non le dispiaceva tantissimo.

<< Ma ho solo questo vestito! >>

<< Per questo ti ho preso questa, non ho molto di meglio qui. A te starà come un vestito. >> Disse porgendogli una lunga canottiera blu.

'' Coraggio, non fare la ragazza timida! Lasciati andare per una volta! '' 

Essence of meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora