22

841 63 0
                                    

La Festa dei Fiori si teneva all' aperto, in un vastissimo spazio, difronte al mare.

Era un tradizionale appuntamento dedicato ad omaggiare la vita data dalla natura.

L'ingresso era composto da una magnifica galleria di glicini multicolore di quasi sei metri, creando così l'effetto di una splendida cascata floreale. I suoi sensi vennero subito ipnotizzati dai suoi incredibili colori e dalla sua intensa fragranza.

Percorsero l'intera galleria. All'uscita da essa, tutto poteva essere definito in un tripudio di colori, profumi e suoni.

Tra gli innumerevoli banchi di piante e fiori, tutto era stato realizzato da motivi floreali. Sparse qua e là sono state montate delle piccole fontane illuminate, statue composte da piante e percorsi coperti. I lati delle passerelle erano stati accuratamente contornati da una silloge di scie cromatiche, costituite da terreni ricoperti da mosaici di boccioli. Sugli alberi erano state appese delle piccole fate sorridenti e festose.

Era tutto così bello da non sembrare vero. In confronto al suo vago ricordo, quello che stava vedendo in quel momento, non ci si avvicinava neanche lontanamente.

Fu risvegliata da quell'inebriante scenario da Sophie. << Solo la tua espressione è appagante! >> Le confessò saltellando sui piedi ed emettendo piccoli striduli di gioia.

Nei suoi occhi risplendeva la stessa meraviglia e felicità di quelli di Evelyn. Si accorse di avere la mandibola dolorante a causa dell'estremo sorriso che aveva mantenuto per tutto il tempo.

<< Non so cosa dire...è..bellissimo! >> Lo disse rilasciando fluttuare nell'aria l'ultima parola.

<< Lo so! >> Concordò Sophie facendole l'occhiolino.

<< Ho una certa sete, andiamo a prendere qualcosa! >> Le propose.

<< Si, andiamo...Di là! >>

Passarono sotto degli archi fatti a cuore e proseguirono in quella direzione. Ripetutamente si fermavano a salutare degli amici di Sophie, ed Evelyn rimaneva al suo fianco con aria distratta, spesso restava ad osservare sotto lo sguardo delle stelle, ciò che la natura regala ogni giorno al mondo e percependo ogni minuto di giù il suo influsso energetico.

La folla mano a mano che il tempo passava aumentava mentre la sua possibilità di vedere Keyn diminuiva drasticamente.

Sophie non smise di parlare della Fiera finché non cercò di richiamare l'attenzione di qualcuno.

<< Ariel!! Ariel! >> Urlò dimenandosi tra la folla e cercando di recuperare un po' di visibilità restando sulle punte dei piedi. Pur avendo indossato dei tacchi la sua statura non le permetteva di arrivare con la testa poco più su della spalla di Evelyn.

Una ragazza dai capelli color pece con i riflessi blu si voltò, era poco distante da loro. Sophie le corse in contro. Le due si salutarono con un abbraccio e le andarono in contro, battibeccando tra loro.

La ragazza aveva gli occhi verdi, la pelle chiara e un bellissimo fisico racchiuso in abito celeste, stretto dalla vita in giù, con le maniche a farfalla.

<< Ciao Evelyn! >> La salutò scuotendo la mano.

L'interessata in questione si domandò: '' Come sapeva il mio nome? '' Titubante, le rivolse solo un sorriso.

<< Che stupida! >> Esclamò ad un tratto Sophie dandosi un leggero colpetto in testa.

<<Lei è Ariel, l'hai conosciuta oggi alla Serra. Questa è la sua forma umana! >> Spiegò Sophie.

Per scacciare l'imbarazzo risero tutte e tre e in fine la salutò con un abbraccio.

<< Cosa facevate di bello? >> Domandò Ariel interessata.

<< Stavamo per andare a prendere qualcosa da bere, ti unisci vero? >>

<< Certamente! >> Tornarono ad incamminarsi, dopo qualche metro raggiunsero il piccolo chiosco di legno.

La folla le oscillava in torno ormai da circa un ora , c'erano così tante persone che faticava a non scontrarsi con loro. Per quanto le piacesse stare lì, provava comunque una sensazione di disagio nel avere ogni minuto gli occhi di chiunque su di lei, cercava in continuazione di rivolgere il suo sguardo altrove ma diventava sempre più difficile, perché altrove c'erano soltato altri sguardi. A quanto pareva nessuno aveva avuto voglia di rimanere a casa.

<< Evelyn! >>

Gridò il suo nome una voce a lei familiare. Infatti un attimo dopo si ritrovò a stingersi in un soffocante abbraccio con Gabriel.

<< Ehii..Ciao! >> Lei lo salutò a sua volta nascondendo un po' la difficoltà che aveva nel guardarlo negli occhi, si vergognava del pensiero che aveva avuto.

Si avvicinò un attimo di più al suo viso << Sei splendida stasera..>> Gli confidò prima di salutare le altre << Buonasera ragazze..>> .

Dopo avergli rivolto l'adeguato saluto le ritornò di fianco. Le puntò addosso i suoi occhi sognanti.

<< James? >> Chiese lei, per non sottostare al crescente imbarazzo che le provocava quello sguardo carico di promesse.

<< L'ho lasciato per salutarti, stava parlando con un suo conoscente..>> Le rivolse un sorriso furbo, quasi complice.

Evelyn si sentiva notevolmente in difficoltà. Era gentile, certo, ma le sue lusinghe la facevano quasi sentire in trappola. Aveva già intuito le intenzioni del suo amico ma, per quel momento poteva essere solo quello, un amico. Gabriel era un ragazzo dai giusti modi e affidato, ma la sua mente, il suo sguardo e il suo cuore reclamavano altro.

Dunque gli sorrise educatamente.

<< Ti ho già detto che sei bellissima? >> Le passò il dito dietro all'orecchio per sistemargli una ciocca di capelli.

<< Già due volte, va a finire che ci credo veramente..>>

Lei si lasciò andare in una risata carica di ilarità.

<< Ehi gabriel, vieni!! Inizia la gara di tiro! >> James lo richiamò da lontano ed Evelyn ringraziò mentalmente il fratello per averla tolta da una scomoda situazione. Pensò crudelmente che per la prima volta dopo un immensità di tempo, aveva fatto una cosa giusta per lei.

<< Scusate ragazze, ci rivediamo in giro! >> Dopo aver fatto l'occhiolino ad Evelyn se ne andò. Lasciò andare un sospiro. In un certo senso si vergognava di non ricambiare i suoi sentimenti, era un po' dispiaciuta per lui.

Arrivate davanti al chiosco, Evelyn domandò alle altre. << Cosa prendete voi? >>

<< Mmhh io un succo al pompelmo per ora..>> Rispose Sophie.

<< Io prendo una birra! >> Ordinò Ariel direttamente al signore paffutello dietro il bancone del chiosco. << Ne ho bisogno dopo la giornata di oggi..>> Fece spallucce.

Evelyn e Sophie risero.

<< Per te cara? >> Si interessò Sophie.

<< Per me un succo al mirtillo.. >>

<< Perfetto..Allora un succo al pompelmo e uno al mirtillo, con ghiaccio per favore! >> Comunicò la loro preferenza al signore del chiostro, il quale rimase a fissare la bella ragazza che dopo tanti anni lo aveva lasciato confuso. 

Tentò di riprendersi in fretta e meno di un minuto dopo le passò due grandi bicchieri di finto vetro.

Stavano per pagare, quando una mano si allungò sopra le loro, coprendo la spesa delle tre ragazze.

Essence of meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora