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La lunga notte era appena iniziata. Il vento pungente e la luce chiara della luna piena la stavano accompagnando già da qualche minuto. Il paese sembrava assopito nell'incanto notturno ed avvolto da un mite bagliore.

Mentre passeggiava in una strada vicino alla spiaggia, cantilenò per un po' una vecchia melodia di cui non ne conosceva l'origine. Assaporò ogni ricchezza invisibile di quel luogo che il vento le portava.

Il ticchettio delle sue scarpe era l'unico suono udibile, a parte quello, il silenzio era il sovrano incontrastato della notte.

Ad un tratto nel buio dietro una grossa roccia emerse un ombra scura che strisciava come un serpente.

Evelyn avanzò con cautela come se non avesse mai camminato prima. Il ciondolo sul suo collo le parve scaldarsi, istintivamente si fermò.

Un secondo dopo si materializzò davanti a lei un uomo vestito completamente di nero, il volto rimaneva nascosto nell'oscurità della notte. Non poteva vedere i suoi occhi ma sentiva su di sé il peso del suo sguardo. Era uno sguardo pieno di gelo.

<< Quale onore fare la tua conoscenza. >> La voce di forte intensità uscì come una carezza di carta vetrata, che le si insinuò nella mente affondando in profondità i suoi artigli di velluto.

Inspiegabile divenne il modo in cui trovò la forza per parlare. << Io..Io non ti conosco. >>

<< Adesso direi di sì. >> Lo sconosciuto fece un passo in avanti mostrandosi al leggero bagliore della luna.

In quel momento il suo cuore sembrava un disco rotto. Gli occhi completamenti neri erano freddi come Whisky ghiacciato.

L'uomo completamente avvolto di una tunica nera, era alto più o meno come lei, ma la sua massa muscolare era almeno il doppio della sua e poteva avere all'incirca vent'anni di più. Certo era che non lo aveva mai visto, così come non aveva mai visto un'aurea grigia come la sua.

Si sentì in dovere di non abbandonare la sua postura eretta e di adottare un tono meno esitante, non poteva permetterselo, soprattutto con quel genere di persona sconosciuta.

<< Non potrei dire che sia un piacere per me. Cosa vuoi? >>

Fece una risata roca che le fece rabbrividire la pelle. << Audace! Mi piacciono le tipe dirette.

Beh..guardandoti bene tu piaceresti a qualsiasi uomo degno di questo nome. >> Passò il suo sguardo perverso lungo tutto il suo corpo, rivolgendogli infine un sorriso raccapricciante. La luce diabolica che gli brillò negli occhi le fece accapponare la pelle.

<< Al momento, per mia sfortuna, non sono venuto per nutrire le mie voglie. >>

Gli lanciò altre occhiate di apprezzamento. Lei disgustata per fino dal suono della sua voce tentò di mantenere il controllo e non lasciarsi intimidire.

<< Cosa vuoi da me? >>

L'aria si fece carica di tensione, intorno pareva non esistere più il fischio del vento e del mare ma solo il suono spezzato del suo cuore. << La tua morte. >>

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