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Decise di saltare il pranzo e si dedicò alla lettura delle prime pagine del libro, fino ad allora non emerse nessuna particolare novità. Un paio di ore dopo bussò alla sua porta Sophie.

<< Ehii.. >>

Era raggiante e indossava un vestito lungo fino al ginocchio, a fiori arancioni, gialli e verdi. i capelli erano raccolti in una lunga treccia.

<< 'giorno! >> Corse ad bbracciarla calorosamente.

<< Sono venuta per chiederti se oggi volevi venire a visitare la Serra e se mi accompagnavi poi a ritirare il vestito per la festa di stasera! >>

<< Già..la festa! >> Si rammentò ad alta voce.

<< Non penserai certo di non venire! >> Mise le mani sui fianchi con sguardo di rimprovero.

Nelle ultime 24 ore erano successe così tante cose da farla stordire. << Nono, mi era solo passato di mente..>>

<< Bene, allora ti va di andare? >> Un ampio sorriso si riaccese sul suo volto.

<< Certo, mi ci voleva proprio! >> Si voltò a guardare verso il letto e domandò ad alta voce. << Posso portare anche Hoshea? >>

Annuì mantenendo il sorriso.

Prese una vecchia borsa blu in cui sistemò Hoshea, per cercare di nasconderlo.

Uscirono in fretta dal castello e si incamminarono verso la loggia degli appartenenti alla Terra. Durante il percorso Sophie le raccontò dell'organizzazione della festa.

L'energia di Sophie spiccava come un girasole in un campo di grano.

Profumi inebrianti come essenze di rosa e altre fragranze esotiche pervadevano i borghi del paese, in vista dell'evento di quel giorno.

<< Eccoci! >> Erano giunte all'entrata di un imponente struttura protetta da pareti a effetto mosaico, realizzate con legno e lastre di vetro.

L'effetto finale visto dall'interno era ancora più suggestivo. I raggi del sole, riflettevano sulle diverse pareti vitree, rendono lo spazio molto luminoso e sfavillante, in alcuni punti l'ambiente sembra perfino annullarsi, fondendosi con le infinite piante. Al centro della struttura si innalzava un enorme albero, i cui rami oltrepassavano di gran lunga le pareti circostanti, realizzando insieme ad altri lunghi alberi, il soffitto della serra. Intorno all'albero, sui rami, spiccavano delle piccole casette collegate tra loro con delle passerelle di legno, sospese tra un ramo e un altro. Era uno di quei luoghi che lasciava l'impressione che la primavera non avrebbe mai ceduto spazio all'inverno e alla malinconia.

Era l'emblema della serenità e della spiritualità.

<< Meraviglioso! >> Lo disse con voce distante, con la mente persa a cogliere ogni particolare di quel fantastico tempio naturale.

<< Sono felice che ti piaccia! >>

<< Scherzi? Come si potrebbe non amare? è un luogo così incantevole! Se non lo vedessi con i miei occhi non crederei che fosse reale.>>

L'amica gioì soddisfatta. Osservandola meglio si rese conto che era perfetta per quel posto, in un certo senso lei ne era quasi la reincarnazione fisica.

<< Molte 'faville' non potrebbero dire lo stesso! >>

Rise al nomignolo dato agli appartenenti al fuoco.

<< Avanti, facciamo un giro...più in là c'è un piccolo stagno!>>

Visitò quasi tutta la Serra e ad ogni metro il suo stupore cresceva ogni singolo minuto che passava al suo interno. A metà percorso si fermarono dinnanzi a un'enorme roseto di svariati colori. Sophie passò qualche minuto ad illustrarle il significato di ogni colore e specie.

Fu subito attratta da un grande cespuglio di rose di un vigoroso blu. Il loro aspetto e il loro odore era così piacevole, da restarne inebriata.

<< Questa, insieme alla Rosa Nera, è il fiore più ambito per il suo inconsueto colore. Simboleggia il mistero, la profondità, la saggezza e la pace. Una perfetta rosa blu è inafferrabile, infatti, la sua particolare tonalità rappresenta l'innocenza e in generale lo spazio indefinito. >> Notò la sua attrazione verso quel fiore tenendo a specificarla con precisione i segreti del suo essere.

Evelyn avrebbe giurato che se esisteva un fiore o una pianta per descrivere una persona, quella sarebbe stata lei. Il suo colore richiamava principalmente l'Acqua, un particolare avvicinamento era perciò inevitabile. Come quella rosa, anche la sua persona racchiudeva il mistero, e il vuoto cosmico che si propagava all'interno della sua anima.

<< Benvenuta! >> Una voce squillante all'improvviso le comparve difronte, facendola sussultare, ma non fu solo quello il motivo del suo iniziale spavento. La sagoma femminile che le fu difronte, era composta interamente d'acqua.

Rimase a bocca aperta, squadrandola senza proibizioni. Discendeva dalla sua stessa loggia ma il suo dono era tutto un programma.

Notando il suo stupore, Sophie intervenne subito facendo le presentazioni.

<< Evelyn, questa è una mia amica. Il suo nome è ..>> La interruppe presentandosi da sola <<..Mariel, piacere! >>

<< Piacere mio! è davvero interessante il tuo dono.>>

<< E non hai visto ancora niente. Prova a sfiorarle il braccio! >> LA incitò Sophie.

Un po' titubante fece come le propose lei. Il contatto con il suo braccio si rivelò freddo e scivoloso, si ritrovò poi ad attraversarlo completamente.

<< Wow! >> Esclamò ritraendo la mano.

La ragazza Acqua rise.

<< Afferrami la mano.>> Disse porgendogli la sua.

La seconda volta riuscì a stringergliela veramente. Al tatto risultava una normale mano. << Riesci a controllarla..>> Sussurrò a se stessa più che a lei.

Annuì sorridendole.

<< Ti piace, non è vero? >> Le domandò Mariel, riferendosi alla Serra.

<< Si è splendido! Vieni spesso qui tu? >>

<< Ogni settimana! Trascorro molto del mio tempo libero a visitare i fondali circostanti all'isola, però anche questo posto mi infonde molta serenità. >>

Sophie era distante qualche passo da loro e guardava sognante il luogo intorno a se. Di chiese cosa stesse pensando, ma era così persa nel suo mondo, che non glielo domandò.

<< Stasera anche tu andrai alla festa? >> Domandò Evelyn per sciogliere il silenzio.

<< Ovviamente, faccio parte degli organizzatori della serata, deduco che ci rivedremo di nuovo lì! >>

<< Sì, vengo con Sophie...>>

Nominare il suo nome, fece riemergere l'attenzione della diretta interessata.

<< Ohhh il vestito! >> Esclamò portandosi una mano sulla testa. << Dobbiamo andare! >> Si slanciò vicino a lei e le afferrò il braccio iniziando a trasportarla verso l'uscita.

<< Di già? >> Domandò la ragazza con un espressione afflitta.

<< Purtroppo si, ma ci rivedremo stasera alla festa e al quel punto non ti libererai più di me! >>

<< Ti prendo in parola allora! >> La figura cristallina scosse la mano in segno di saluto. << A presto Evelyn! >>

<< A stasera Mariel, felice di averti conosciuta! >> Le rivolse un ultimo sorriso e si lasciò trascinare fuori da Sophie.

Pur avendo una corporatura esile, la sua forza si annunciò sorprendentemente intensa.

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