"Chi combatte con i mostri deve guardarsi dal non diventare egli stesso un mostro. E se guarderai a lungo nell'abisso, l'abisso guarderà dentro di te." F. Nietzsche
QUELLA MATTINA SI TROVAVA NELLA SUA CAMERA E COME IN TRANCE, SI ALZÒ E APRÌ LA FINESTRA. LE NOTTI INSONNE SI ERANO SUSSEGUITE VELOCEMENTE, PORTANDOLA FINO AL GIORNO IN CUI GLI INCUBI STAVANO PER DIVENTARE REALI. CHIUSE PER UN ATTIMO GLI OCCHI E ASCOLTÒ IL BATTITO CONTINUO E VIOLENTO DELL'ACQUA, IL LAMENTO DEL VENTO CHE SPAZZAVA ALBERI E TETTI E IL RIMBOMBARE LONTANO DEI TUONI CHE SI SUSSEGUIVANO NEL CIELO, SCANDENDO A TURNO L'AVVICINARSI DEL MALE. NULLA PROMETTEVA BENE. CHIUSE LA FINESTRA E SI APPRESTÒ A PREPARARSI PER SCENDERE AGLI INFERI.
LA SARTA LE FECE TROVARE IL GIORNO PRIMA UNA LUNGA VESTE DA BATTAGLIA. APPARENTEMENTE SEMPLICE, L'ABITO INDOSSATO, SEMBRAVA RICCO DI PARTICOLARI. DOTATO DI SOTTOVESTE, IL TESSUTO SETOSO MA ALLO STESSO TEMPO MOLTO RESISTENTE ERA DI UN BIANCO PERLATO SFUMATO DI BLU SCURO DAL BASSO VERSO L'ALTO, DANDO LA SENSAZIONE CHE FOSSE USCITA DAL FONDO DELL'OCEANO. SOPRA PORTAVA UNA CORAZZA ARGENTEA FINEMENTE SCOLPITA. I CAPELLI LE FURONO ACCONCIATI IN UNA SPESSA TRECCIA RACCOLTA SULLA TESTA COME UNA CORONA. GUARDANDOSI ALLO SPECCHIO SI TROVÒ AL COSPETTO DI UNA SCONOSCIUTA.
AI SUOI OCCHI IL RISULTATO FINALE FU TRAGICAMENTE COMICO, IL PORTAMENTO E L'ESPRESSIONE DAVANO DA PENSARE CHE FOSSE UNA VERGINE SACRIFICALE, MA LA VERA ASSURDITÀ DI QUELLA SITUAZIONE CONSISTEVA NEL DOVER USCIRE TRAVESTITA COME SE FOSSE UNA CREATURA CELESTE MENTRE DENTRO SI SENTIVA UN DEMONE ASSASSINO CREATO DIRETTAMENTE DAL DIAVOLO IN PERSONA. COME TUTTA LA SUA VITA, SI SENTIVA UNA CONTRADDIZIONE VIVENTE.
CIÒ NONOSTANTE, ANCHE SE NON SI RICONOSCEVA PIÙ, DOVETTE FARSENE UNA RAGIONE. PRESE UN ULTIMO INCORAGGIANTE RESPIRO E POCHI SECONDI PER ABITUARSI, POI USCÌ. QUANDO SCESE NEL SALONE PRINCIPALE VIDE SUO PADRE SEDUTO SULLA SUA POLTRONA ASPETTARE QUALCUNO CON FARE ESITANTE, MENTRE LE DITA TAMBURELLAVANO SUL BRACCIOLO MOSTRANDO L'IMPAZIENZA.
<< ECCOTI!! SEI PRONTA..PRIMA CHE TU VADA DEVO DARTI UNA COSA. >>
SI ALZÒ DI SCATTO AVVICINANDOSI LENTAMENTE ALLA FIGLIA E LA GUARDÒ ATTENTAMENTE, PORGENDOLE UNA SCATOLETTA DI VELLUTO BORDEAUX. << APRILA. >> SENZA PERDERE TEMPO FECE COME RICHIESTO E SI RITROVÒ DAVANTI UN BRACCIALE A FASCIA IN ORO BIANCO DOVE ALL'INTERNO VI ERA INCISO ''VIVI, AMA E PERDONA.''
<< ERA DI TUA MADRE, QUELLE TRE PAROLE RACCHIUDONO UN SUO COMANDAMENTO. ADESSO È TUO, È LA TUA ARMA. SE LO LANCI LUI SI APRIRÀ DIVENTANDO UN PRECISISSIMO COLTELLO MORTALE. UNA VOLTA HA AVUTO L'OCCASIONE DI USARLO MA HA PERDONATO TROPPO PRESTO, SPERO CHE TU NON COMPIA LO STESSO ERRORE. ADESSO VAI E DAI IL MEGLIO DI TE, SARÒ QUI AL TUO RITORNO.>>
EVELYN SPERAVA QUASI IN UN ABBRACCIO MA COME SI POTEVA IMMAGINARE, NON ARRIVÒ. SI AUGURÒ ALMENO CHE NON SI NOTASSE L'ACCENNO ALLA SUA DELUSIONE. IN SILENZIO SI DIRESSE VERSO LA PORTA DOVE DELLE GUARDIE L'ASPETTAVANO PER SCORTARLA SUL PUNTO DI RITROVO PRESTABILITO, SALTÒ SUL SUO PARTICOLARE CAVALLO BIANCHISSIMO CON GLI OCCHI DA TIGRE. ARRIVATA ALLA RADURA, OGNI ESSERE UMANO LA GUARDÒ COME SE LA SUA BELLEZZA FOSSE UN CONTINUO RICATTO.
AL SUO PASSAGGIO SI APRÌ UN VARCO UMANO DOVE OGNI PRESENTE ARMATO PIÙ CHE ALTRO DI VOLONTÀ PROPRIA SI PROSTRÒ DINNANZI ALLA SUA FIGURA. IN FONDO, MA I PRIMI AL LORO FIANCO L'ATTENDEVANO GLI AMICI DI KEYN. PRECEDENDO L'ESERCITO, SILENZIOSAMENTE, SI DIRESSE VERSO IL MARE. L'ARIA FEBBRICITANTE L'ACCOMPAGNÒ, PORTANDO CON SE QUALCOSA D'IMPORTANTE CHE ORMAI ERA NELL'IMMINENZA.
KEYN ANCH'ESSO IN SELLA AL SUO CAVALLO, L'AFFIANCÒ IN TUTTO IL SUO SPLENDORE ED EVELYN NON POTÉ EVITARE DI NOTARE QUANTO GLI DONASSE QUELL'ARMATURA CHE GLI FASCIAVA PERFETTAMENTE IL CORPO ESALTANDO LA SUA CORPORATURA. FU NON GIOCO DI BREVI SGUARDI CARICHI DI BEFFARDI SENTIMENTI.
<< TU PUOI ANCORA SALVARTI.. >> GLI SUSSURRÒ IN MODO QUASI IMPERCETTIBILE. << EVELYN ANCHE SE PREFERIVO DIRTELO IN CIRCOSTANZE MIGLIORI, QUALUNQUE COSA SUCCEDA, RICORDATI QUELLO CHE STO PER DIRTI. NON SAPEVO DI AVERE UN CUORE FIN QUANDO STRATO DOPO STRATO SEI ARRIVATA A FARLO BATTERE. NON POTRÒ MAI ABBANDONARE L'UNICA COSA CHE MI FA CREDERE CHE C'È UNA SPERANZA ANCHE PER ME E NON RINUNCERÒ MAI E POI MAI A SEGUIRTI. FINCHÈ LO VORRAI, DOVEANDRAI TU VERRÒ ANCHE IO. >>
UNA PROFESSA TACITA SIGILLAVA UN RISPETTO PROFONDO. UN RUMORE IMPROVVISO, DISTRUSSE IL FITTO RETICOLATO DI SGUARDI CHE AVEVANO CREATO E LA PLACIDA TRANQUILLITÀ DEL BOSCO. ARRIVATI AL MARE QUALCOSA AD UN TRATTO CAMBIÒ, LE NUVOLE DIVORARONO FRETTOLOSAMENTE FETTE DI CIELO MENTRE IL MARE STUPIVA GLI SCOGLI CON L'IMMENSITÀ DELLE SUE ONDE. SI AVVICINÒ SOPRA ALL'ACQUA UNO SBUFFO DI VAPORE DAL COLORE DELL'INCHIOSTRO, SCORTANDO CON SE UNA SCIA ROSSASTRA. SEMBRAVA CHE L'ACQUA AVESSE BEVUTO IL SANGUE DI MILLE UOMINI.
KEYN ALZÒ IN ARIA LA MANO A VENTAGLIO E IL LORO ESERCITO NE PRESE LA FORMA. ERA ARRIVATO IL MOMENTO. I BATTITI ACCELERATI DEL CUORE RIMBOMBAVANO NELLE ORECCHIE TESE. SENZA COMPRENDERLO APPIENO, CON LE SPALLE CARICHE DI UNA REPUTAZIONE NON SUA, ERA ARRIVATA L'OCCASIONE CHE DA TEMPO IMMEMORE AVEVA ATTESO. NON POTEVA SBAGLIARE, NON POTEVA PERDERE.
AD UN TRATTO VI FU UNA VARIAZIONE NELL'OSCURITÀ, SOLO EVELYN RIUSCIVA A PERCEPIRE ANCHE IL PIÙ INFIMO MOVIMENTO E POCHI ISTANTI DOPO EMERSERO OMBRE UMANE OVUNQUE. COME UN PUZZLE DI MATTONI DI PIETRA GRIGIA, UNO DOPO L'ALTRO, PRESE FORMA L'ESERCITO DEGLI EXPULSUS....
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Essence of me
Fantasy..''Avete presente l'alba? La bellezza del sole che nasce dall'acqua? Ogni sfumatura t'incanta ma guardarla troppo può essere pericoloso. Mentre la luce brama la sua bellezza, lentamente conosci il rischio che lo sguardo bruci in essa. Era quello ch...