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Sperava fortemente che l'incontro con l'anziano le avrebbe, questa volta, per forza portato delle risposte ai suoi mille dubbi.

La porta era ovviamente chiusa, perciò bussò.

<< Entra pure, Evelyn! >>

Esitò un secondo poi aprì la porta, dopo aver preso un lungo respiro.

La sua ampia camera da letto era suddivisa in tre stanze: lo studio, il bagno e la stanza per dormire.

<< Come facevi a sapere che ero io? >>

Sorrise alla domanda. << Il tuo tocco è leggero ed armonioso. >>

Sorrise in apprezzamento alla risposta.

<< Il Signor Huran ha detto di chiedere a te il libro con le formule. >> Prima che concludesse la frase la interruppe dicendo. << Ahh sisi, ce l'ho io.>> Si diresse verso un mobile vicino alla scrivania. Aprì un anta, in basso a sinistra, da cui tirò fuori una grossa scatola, all'apparenza sembrava molto antica. Si voltò per andare a prendere una chiave dal cassetto sotto la scrivania e tornò ad aprire la scatola da cui estrasse un libro. Il suo libro.

<< Eccolo qui! >> Glielo porse con estrema cura.

Il libro attirò subito la sua attenzione. Tese le mani afferrandolo al volo e sembrò quasi vibrare di luce.

<< Vedi piccola, questo è un libro un po' speciale. Questo è un libro destinato unicamente a te, considerato che, solo tu, potrai essere in grado di leggerlo. >> Lo guardò per un momento senza capire cosa stesse dicendo.

Come potevo leggerlo solo io?

Si concentrò sul libro che teneva in mano, la copertina un tempo doveva essere stata lucente e i contorni dorati, dovevano essere ben visibili. Al centro, c'era raffigurata su uno scoglio, una splendida creatura dall'aspetto di donna ma con delle enormi ali piumate e una coda da Sirena. Essa innalzava una coppa luminosa. Sfiorò, quasi involontariamente, il suo profilo così perfetto e divino.

Iniziò ad aprirlo e a sfogliare le ruvide pagine, una dopo l'altra, si rivelarono essere completamente bianche.

Alzò lo sguardo per chiedere spiegazioni a suo nonno.

<< Visualizza attentamente una pagina. >>

Fece come gli disse e un secondo dopo ogni pagina prese vita e si rivelò ai suoi occhi. Le pagine erano incorniciate da eleganti ornamenti, il testo era disposto per esteso su tutta la pagina e spesso era impreziosito da numerose figure colorate e simboli.

Ammirò estasiata la bellezza di quelle pagine e le si manifestò subito la voglia di voler scoprire il suo intero contenuto.

<< Tu non riesci a leggere nulla? >>

Il nonno scosse la testa. << Tutti gli altri, esclusa te, aprendo questo libro non vedranno altro che il bianco infinito. >>

<< Perché? >>

<< Per proteggere i segreti nascosti all'interno. >>

Chiaro, no? 'Segreti ' Infondo quella ormai era diventata la parola del mese.

Perché era così enigmatico? perché ci teneva tanto a non rivelarmi niente?

Sbuffò, alzando gli occhi al cielo.

<< Quali? >> La domanda risuonava piena d' amarezza, faticava nel dover sempre forzarsi nell'avere nuove risposte e nuove rivelazioni.

<< Oltre a ciò che potrai trovare, in un qualsiasi altro libro come il tuo, sono state incorporate nuove formule e nuove tecniche per contrastare potenze molto superiori al normale. Piuttosto direi, rare. >> Riprese il respiro e rispondendo alla sua domanda in modo vado, aggiunse. << Avrai il piacere di scoprirli da sola. >>

Potenze rare? Perché? Perché io? Qualcuno dirà mai la verità?

La sua semi tranquillità si spezzò all'istante, rilasciando in lei una tremenda irritazione. Le sue risposte imprecise e poco risolute, stimolavano il cessare della sua tranquillità.

<< Perché dovrei aver bisogno di questo libro? >> Cercò di mantenersi calma.

<< Perché forse anche tu appartieni alle persone con abilità 'rare' e anche grazie a questo libro potrai scoprire meglio te stessa e il tuo potenziale. Non tutti sono in grado di applicare un certo tipo di formule o incanti, dipende dal loro potere. >>

La sua mente iniziò il suo personale viaggio su un piano dislocato dalla realtà.

<< Oh.. >> Fu come uno sbuffo d'aria.

Non che la risposta la rassicurava, ovviamente, ma dopo essa si sentì almeno un po' più leggera. Pian piano alcune domande iniziavano a trovare la loro risposta, anche se insufficiente.

Tutto questo cosa significava però? Fortuna, caso, sorte come dovevo considerare queste nuove rivelazioni sulla mia vita?

Tentò di indurlo ad ulteriori confessioni. << è per questo che le altre persone non possono entrare nella mia mente? Per questo vi è stato creato un Sigillo? >>

Il suo volto rivelò la sua intensa espressione di stupore. Uno stupore misto alla consapevolezza di una verità inconfessata.

Passarono diversi minuti sotto il suo sguardo profondo e requirente.

<< Un Sigillo? >> Replicò alla sua domanda con disappunto.

<< Esattamente..>>

<< Vedi cara, ci sono alcune domande che non dovrebbero essere poste, in ogni caso dovresti esserne fiera. >>

Certo, era grata in fondo che nessuno potesse accedere ai sioi pensieri ma detestava il fatto di non conoscere il perché di tutte quelle bugie e soprattutto di non essere padrona della sua vita.

La fascia che sosteneva la sua calma si spezzò .

<< Fiera? Fiera di essere tenuta all'oscuro di fatti che riguardano la mia vita? Soprattutto da coloro che mi hanno cresciuta? >>

Dal suo punto di vista, loro gli stavano strappando di mano ciò che di diritto doveva esserle riferito. Il risentimento era comprensibile, per quanto spiacevole da sopportare.

<< Attenta a quello che dici! >> L' ammonì severamente.

Lasciò in fretta la stanza per non dover cedere alle sue emozioni e specialmente al dolore di un rifiuto categorico, delle persone a cui voleva bene, al mostrarle la verità. Strinse gli occhi fino a farseli bruciare.

Il nonno, il padre e anche James, non si stavano rendendo conto della sofferenza che le stavano facendo provare. A differenza di ogni altra emozione, nel provare dolore, non c'è alcun lato positivo, apparentemente niente che ti possa portare a guardare la situazione da un altro punto di vista. Si era sentita annegata nell'inganno e si ritrovava a cercare di ingoiare un nodo improvviso alla gola che si faceva ogni istante più stretto.

Il dolore, sia quello lento e costante che quello tagliente, può far allontanare la persone più o meno da tutto.

Corse in camera sua, dove si rinchiuse e finalmente lasciò scorrere le lacrime, insieme a ogni amaro aspetto della sua realtà, sia certa che ignota.

Il tempo le tenne compagnia in un angolo isolato della sua stanza, mentre cercava spiegazioni. La vita iniziava a bruciarle addosso senza avere la più pallida idea di come spegnere quel fuoco che le procurava ustioni dolorose, arrivò lontano con i pensieri, accorgendosi che i tempi in cui riusciva a vedere il mondo con i suoi contorni e le sue sfumature erano ormai lontani e irraggiungibili, il cammino intrapreso era a senso unico. Restavano i frammenti di qualcosa di grande e fiumi di parole dissennate ma incancellabili, rifletté sul tempo che rimaneva, senza avere idea di cosa farne.

Dopo un po' l'amarezza ebbe il sopravvento su tutto, anche sul dolore e riemerse dall'abisso interiore. Prese coscienza di non poter far altro che svelare ogni mistero sulla sua natura. Non che già non l'avesse fatto, ma adesso era diverso, il dolore era la prova evidente che doveva andare fino in fondo. Era arrivato il momento di dover prendere in mano la sua vita, prendere coraggio e scoprire un futuro fin ora celato dietro una spessa maschera.

Avvolte per affrontare il futuro bisogna conoscere il passato.

Essence of meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora