I leggeri soffi del vento facevano alzare il suo vestito, permettendo un leggero e fresco massaggio rilassante. Quell'inatteso cambio di aria le procurò dei piccoli brividi.
Keyn se ne accorse.
<< Freddo? Vieni qua.. >> Allargò il braccio sinistro, permettendogli di ripararsi tra le sue braccia calde.
Quella proposta stupì lui quanto lei. Ma non se lo fece ripetere due volte e si accomodò vicino al suo petto, sotto la spalla.
<< Cosa hai fatto di bello oggi? >> Le domandò lui.
<< Beh..ho allenato i miei poteri, sono stata alla Serra con Sophie e a prendere gli abiti per stasera. Te?>>
<< Addomesticato quelli del primo anno, un lavoraccio...>>
Risero insieme.
<< Irrequieti? >>
<< Non sai quanto.. >> Rispose con un lamento che la fece nuovamente sorridere.
I rumori della Festa andavano dissolvendosi, regalando una singolare quiete.
<< Sarebbe così bello fare un bagno adesso.. >>
Quella sua frase, altro che un suo distante pensiero, senza rendersene conto lo rivelò ad alta voce. Appena se ne accorse mantenne lo sguardo verso l'orizzonte per non far scorgere il suo imbarazzo.
Keyn sorrise. << Magari in un luogo meno ampio. >> A quella frase lei rise e si voltò verso di lui. << Preferisci un posto tipo una piscina? >>
<< Decisamente! >> Affermò puntualizzando la questione sulla sua avversione per l'acqua. Lì per lì si domandò se la frase avesse qualche doppio fine, ma pensò che stava lasciando intendere di non gradire e soprattutto di non poter controllare, così tanta acqua intorno a se.
A quell'ora la luna era giunta al culmine del cielo, appariva molto ampia. Rifletteva sul mare lo scenario di un cielo travagliato. Ad un tratto, al loro passaggio, la luna parve privarli della sua luce e l'aria sembrò diventare più densa e buia. Tutto quanto intorno sembrava deciso a serbare un segreto.
Mentre il vento pettinò i suoi lunghi capelli, la sensazione di forte tensione la investì.
Ad un certo punto, un ombra scura graffiò l'orizzonte argenteo. Sparì e riapparì, facendosi sempre più definita e sempre più vicina. Nell'aria si liberò un grido assordante.
Il suo volto si fece più pallido, come se le fosse stata inflitta una ferita mortale. Quel suono risuonò nel profondo, era un suono che non avrebbe mai voluto, nuovamente, udire.
Ci fu una vibrazione crescente, simile ad un ruggito e tale da scuoterle le ossa.
Si sentì accerchiare da una ambigua sensazione, che le percorse il corpo a ondate regolari.
Una forte pressione alle tempie, accompagnata da una voce cupa, la fece quasi accasciare al suolo. ''Sarà la fine'' , diceva. La paura, gli salì rabbiosa alla gola.
Quegli echi lontani e quell'energia devastante, sembravano provenire da molto molto lontano, precisamente dall'inferno.
Evelyn si sentì vulnerabile, stava lentamente perdendo il controllo del suo corpo. Ad ogni respiro, era uno straziante conto alla rovescia.
Ad un certo punto si ricordò le parole di sua madre. '' Sii forte e temeraria, affronta con cuore e coraggio ogni piccola battaglia, il tuo animo passionale ti sosterà ad ogni passo. ''
Keyn, fissandola negli occhi si accorse che qualcosa di molto brutto le stava per accadere. Aveva gli occhi ghiacciati dalla paura, dove vagavano brandelli di notte. In assoluto, in quel momento della sua vita, si sentì inerme. Era fisicamente arpionato a terra, rimase sconvolto dalla dolorosa tranquillità del momento. Il suono della sua voce era stato neutralizzato. Non gli restava altro che essere uno spettatore silenzioso.
Quella terrificante creatura la stava privando della sua energia vitale. Il suo compito era abbattere le sue difese mentali, lasciando che il terrore e le forti sensazioni la uccidessero. Tuttavia, per quanto fosse forte il suo potere, non poteva annientarla. Qualcosa a lui sconosciuto, impediva di compiere a pieno il suo gesto.
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Essence of me
Fantasy..''Avete presente l'alba? La bellezza del sole che nasce dall'acqua? Ogni sfumatura t'incanta ma guardarla troppo può essere pericoloso. Mentre la luce brama la sua bellezza, lentamente conosci il rischio che lo sguardo bruci in essa. Era quello ch...