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Arrivarono nel giardino della residenza degli appartenenti all'Acqua. Era un giardino immenso con erba di un verde brillante, in alcuni punti erano impiantate delle splendide fontane realizzate certamente da abili artisti e frutto di una grande genialità, inoltre erano illuminate da giochi di luce dalle diverse sfumature dell'acqua. Sparsi qua e là vi erano alberi di ghiaccio e piante di cristallo. Ovunque si potevano ammirare anche alberi in fiore e gazebo ricoperti di piante rampicanti con fiori rosa e bianchi. Argento e oro rivestivano le cortecce degli alberi e riverberi di platino si confondevano col quarzo.

I tavoli sparsi qua e là erano adornai alcuni da lucenti tovaglie color crema mentre altri erano di un candido celeste, su essi erano riposte delle splendide composizioni floreali. Le grazie di quelle forme, la varietà di quelle luci e gli artifici dei colori donavano sontuosità a quel luogo. Adorò fin da subito quel posto magico.

Gabriel la prese delicatamente sottobraccio e le sorrise affettuosamente, lei ricambiò con un sorriso in segno di approvazione. Si sentì più tranquilla appoggiata a lui. Suo fratello le camminava a testa alta e con lo sguardo serio alla sua sinistra.

Gran parte delle persone li esaminarono attentamente, molti degli sguardi si posarono su di lei. In realtà sentì che tutti stavano guardando solo lei e in quell'esatto momento desiderò scomparire o almeno essere invisibile, pensò che era un peccato che non sia stato un suo dono.

Scansionata da così tanti occhi, si sentiva nuda e vulnerabile. L'ansia iniziò a nutrirsi di ogni sua parte.

<< Tranquilla sorellina, non illuderti. In realtà stanno ammirando tutti la mia bellezza! >> Affermò pavoneggiandosi e distogliendola per un minuto dai suoi pensieri. Gli fece un sorriso un po' incerto.

Gabriel nel frattempo non le tolse gli occhi pungenti da dosso e per lei era ancora più irritante, come se non ne avesse da sopportare già abbastanza.

Passeggiarono un po' al centro del giardino e ad un certo punto vennero fermati da due giovani ragazzi.

<<Ehii.. James, gabriel! Come va? Bella serata eh..>> Esclamò il ragazzo biondo sulla sinistra salutando con una pacca sulla spalla James e sorridendo a Gabriel mentre l'altro li salutò dandogli la mano.

<< Ehii ragazzi, tutto bene. Si, sembra una bella serata..c'è molta gente!>> Affermò allegramente suo fratello, l'aria seria era sparita. Evelyn a tal proposito non sapeva cosa pensare.

<< Emhh e questa bellissima creatura non ce la presenti? >>

Entrami i ragazzi al suo fianco si irrigidirono. A parlare fu il solito ragazzo di prima, l'aria con cui esibiva i suoi pensieri e il suo sguardo la lasciò supporre che fosse un tipo molto intraprendente e anche il tipico ragazzo cui Evelyn detestava.

Immaginandosi quindi l'eventuale reazione di suo fratello, intervenne prima che lo facesse lui. << Mi chiamo Evelyn, piacere di conoscervi. >>

La guardò fisso negli occhi e le sollevò la mano senza distogliere mai lo sguardo. I suoi occhi color ambra le trasmisero un senso di avversione. Ritrasse la mano appena vide passare il cameriere con un drink giallastro. Sospirò grata a quel tocco di fortuna.

<< Buonasera, desiderate Signori?>> Chiese il cameriere indicando il proprio vassoio.

<< Volentieri, grazie!>>

Presero ognuno un bicchiere, li sollevarono facendoli tintinnare tra loro poi iniziarono a sorseggiarne un po'.

<< Facciamo un giro?>> Domandò James.

Essence of meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora