Evelyn era sprofondata, per tutto il tratto, in un buio interiore. Quando delle dita calde le accarezzarono la guancia, oltre a risvegliarla da quello stato di incoscienza, le fecero notare il battito continuo e violento dell'acqua sotto di se e lo strepitio del vento, spezzato da tiepidi folate irregolari.
Aprì gli occhi. Vide un celo notturno che si apriva sopra di lei, non era nero ma di un blu scuro. Era cosparso da stelle simili a una mangiata di diamanti.
Si guardò in torno, per quello che poteva. Notò di essere davanti una piccola casa costruita con pietra grigia e legno, sulla scogliera scoscesa. Era al limite della foresta, nascosta da ampie rocce. Vicino ad essa, dal lato opposto, era collocata una piccola stalla. Quel posto sembrava aver sfidato l' infinite sfaccettature della natura, in un modo che aveva dell' impossibile.
Si volse verso Keyn che la teneva ancora tra le braccia. La luna illuminava solo in parte il suo viso, colorandolo quasi di argento. L'unico occhio visibile brillava come un faro bianco, nell'oscura vastità della notte.
Era terribilmente attratta da quel meraviglioso scenario notturno.
Pregò che le venisse concesso abbastanza tempo per potersi insinuare dentro di lui, perché in quel momento era l'unica cosa che le facesse desiderare ancora la vita, mai aveva desiderato nient'altro con lo stesso fervore con cui si era accorta di volere lui.
Era avventata? Si. Era totalmente presa da lui? Si. Poteva lasciarsi andare? Si. Come lo sapeva? Se solo un uomo aveva saputo catturare la sua attenzione fin dal primo sguardo, senza proferir parola, sarebbe stato quello giusto.
<< Dove siamo? >> Domandò incerta.
Keyn fissò per un attimo i suoi splendidi occhi, mantenendo il suo ammaliante sorriso.
<< A casa mia.. >>
Quelle parole pronunciate con voce soave, disegnarono sul volto di lei, un groviglio di gioia e sorpresa. Dopo svariati minuti passati ad assaporare quelle sensazioni, si rese conto che le tremavano le gambe.
<< Ma..ma non vivi nella Loggia? >>
<< Solo il minimo indispensabile, è uno dei tanti benefici dell'essere chi sono! >> Dichiarò con tanta modestia, che le parve vedere il suo ego dirompere attorno a lui.
Evelyn liberò una frizzante risata, insieme alla tensione della mezzora prima. Non poté fare a meno di notare la pace interiore che l'accompagna ogni volta che passa il tempo in sua compagnia. Stare insieme a lui la faceva liberare di tutte le spiacevoli emozioni, riempiendola di serenità.
Keyn nell'udire la risata di Evelyn rimase incantato, come ogni volta, per lui era come il richiamo musicale di una sirena. Lei era così bella e il suono del suo divertimento così melodioso che non resistette ad unirsi a lei. Neanche per un secondo della sua vita avrebbe pensato che un giorno qualcuno gli potesse far desiderare fiori d'arancio e una villetta con un porticato di legno. Di fatto però ogni uomo come lui si sarebbe innamorato di lei a prima vista e ciò gli procurava un'intensa gelosia che non avrebbe mai pensato di provare per nessuno.
Per evitare di cambiare il suo umore decise di pensare a quel momento e di contare sul fatto che certe volte alcuni gesti valgono più delle parole.
Prese dalla tasca dei suoi pantaloni una chiave e allungò un braccio per prendere la mano di Evelyn.
<< Entriamo? >>
Evelyn si sentiva un po' agitata, perché l'idea di averla portata a casa sua le sembrava una cosa abbastanza intima ma era comunque felice di essere lì con lui. Incapace di pronunciare alcuna parola, decise di annuire. Keyn la condusse all'interno.
La stanza era illuminata da due ampie finestre che si affacciano sul mare, da cui si propaga una limpida luce sufficiente a rendere visibile l'ambiente interno. Il pavimento e le pareti laterali erano di legno scuro mentre il soffitto era dipinto di grigio chiaro. Tra le due finestre, infondo sulla destra, vi era una piccola cucina e dalla parte opposta davanti ad un divano e a un piccolo mobile, vi era collocato un semplice tavolo rettangolare. Per finire, infondo alla stanza sul lato sinistro si eleva una grossa scala di legno e ferro. In essa era quindi disposto il minimo indispensabile.
<< Questa non è certo la stanza migliore della casa, anche se rappresenta perfettamente il posto in cui vivrebbe un tipo piuttosto solitario. >> Lo disse come per scusarsi, cercando di smorzare il silenzio e l'imbarazzo.
Evelyn sorrise, incerta su cosa dover rispondere.
<< La vista è sicuramente stupenda.. >>
<< Già.Beh ti faccio fare il giro completo. Seguimi. >>
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Essence of me
Fantasy..''Avete presente l'alba? La bellezza del sole che nasce dall'acqua? Ogni sfumatura t'incanta ma guardarla troppo può essere pericoloso. Mentre la luce brama la sua bellezza, lentamente conosci il rischio che lo sguardo bruci in essa. Era quello ch...