Capitolo 3 - "Primo Incontro"

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Canzone suggerita: "Welcome To New York - Mary Desmond"

"L'inaspettato ti cambia la vita" -Anonimo

Erano esattamente le otto di sera. Una pioggia torrenziale cadeva su New York facedo smettere di circolare le persone sulla Fifth Avenue mentre aspettavano che smettesse di piovere. Cosa molto poco probabile pensava Lauren mentre guardava fuori dalla sua finestra; perché quello sembrava un diluvio.

Sentì Normani ad Ally ridere mentre leggevano la rivista che qualche ora prima Ally stava condividendo con lei. Un filo rosso del destino che... Stupidaggini! Lauren si chiedeva irritata com'è che le sue amiche credessero a quelle stupidaggini romantiche e poco reali.

Un filo rosso che unisce due persone? Che razza di stupidaggine è quella? Lauren guardò le sue mani un momento e pensò, con ironia, che il suo "filo rosso" era la distanza che esisteva da una delle sue mani all'altra quando le metteva faccia a faccia. Se esistesse un filo il suo era legato unendo una delle sue mani con l'altra. Non esisteva al mondo una persona che avrebbe potuto farle credere in stupidaggini romantiche. Lauren era pratica, era reale e sincera con ciò che pensava.

Perché fare dei giri di parole? Dire quello che si pensa è sempre una virtù. Lauren lo sapeva molto bene. Diceva quello che pensava fregandosene dei sentimenti degli altri. Era sincera e diretta. E lei dava valore alla stessa cosa nelle altre persone. Poche persone riuscivano a causarle un gran impatto. È per quello che non credeva nell'amore. Non aveva mai creduto nell'amore sincero, ed era logico se lei non aveva mai sperimentato qualcosa del genere. I suoi occhi verdi si riempirono di rancore ricordando quella storia che conservava profondamente nel suo cuore.

Sicuramente nessuno aveva conosciuto il non-amore nel modo in cui Lauren aveva fatto. Nessuno in quella stanza sapeva cos'era soffrire e imparare a vivere nella realtà nel modo più duro di tutti. Fantasie? Sogni? Un filo rosso? Erano solo favole per i creduloni, moralisti che credevano nell'amore eterno.

L'unico amore che esisteva era l'amor proprio e di quello Lauren ne aveva a sufficienza. Aveva imparato ad amarsi e valorizzarsi. E non avrebbe mai condiviso quell'amore con nessuno che non se lo meritasse. Non tutte le persone meritavano di essere amate e Lauren sapeva che il suo cuore era sempre stato e sarebbe sempre stato irraggiungibile, se ancora ne avesse uno.

Per quello era stata un'eccellente studente, eccellente in quello che faceva e aveva raggiunto la cima del successo a una piccola età. Così nessuno avrebbe potuto farla da parte né dimenticarla, come prima avevano fatto. Era la grande disegnatrice di moda Lauren Jauregui, e quello, era una cosa che nessuno le avrebbe mai tolto. Era arrivata alla cima del successo a base di sforzo e molto lavoro.

Lunghe notti a conoscere e fare bozze di disegni nella solitudine del suo appartamento. Dopo fece dei piani con Ally e Normani per creare una marca che fosse conosciuta a livello mondiale. E ci stava riuscendo, poco a poco. Mancava ancora tanta strada ma Lauren conosceva il valore del suo lavoro. Era brava in quello che faceva e avrebbe raggiunto la cima.

Lauren si spostò dalla finestra smettendo di compatirsi. La gente non doveva provare dispiacere né dolore per se stessi. Se qualcosa ti ferisce devi farlo andar via dalla tua vita. Non serve a niente lamentarsi per qualcosa che fa male se non si fa niente per superarlo. Piangere un amore perso, sono stupidaggini da persone deboli, è meglio andare avanti e smettere di dipendere dall'amore di qualcun'altro quando l'amor proprio è la cosa principale. Lauren cominciò a camminare verso la sua scrivania facendo si che le sue amiche facessero silenzio quando la videro prendere la sua borsa. Doveva ancora fare tante cose, tra di essere andare per un tessuto molto caro da uno dei suoi amici fornitori che dava dei tessuti esclusivamente a lei.

Filo del Destino ||TRADUZIONE ITALIANA|| CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora