Capitolo 27 - "Filo del Destino" (Pt.2)

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Si diceva che Shibuya fosse il quartiere più "fashion" di tutta Tokyo, ed era proprio vero. Gli occhi delle cinque ragazze si spalancarono vedendo lo splendore di quella parte di città piena di negozi alla moda molto simile ad Harajuku. Gli occhi di Normani brillarono quando vide i negozi e pensò a come sarebbe stato perdersi in quella zona così grande e piena di gente che passeggiava per le strade con una facilità incredibile. Delle strade luminose. Ally sorrise quando vide la Center Gai. La strada su cui aveva letto in innumerevoli riviste come la principale della zona. Tutte e cinque si promisero di visitare quel posto quando avrebbero avuto qualche momento libero. Continuarono ad avanzare e a quindici minuti dalla piazza centrale di trovava il "Womb", il club notturno dove Theo Issartel le stava aspettando.

La musica era molto forte e la quantità di gente per strada che aspettava di entrare era stupefacente. Theo gli aveva detto che uno dei suoi migliori amici, Daiki Taka, era il padrone del posto e risultava essere anche socio del complesso che stava costruendo.

-Credi che che Theo porterà il suo amico giapponese? -Chiese Normani ridendo. -Se è il padrone di tutto questo potrei perfino accettare un ballo da lui.

-Normani! -Disse Ally guardando la sua amica. -Sei completamente ubriaca.

-Sono solo allegra. -Disse ridendo mentre Dinah si limitava ad osservarla. -E poi i giapponesi hanno un qualcosa di molto sexy. Non credi, Dinah?

-Io non so niente. -Disse Dinah a disagio ed Ally si soffermò a guardarla. -Chiedi a Lauren o a Camila. Magari parlando potranno staccare le bocche l'una dall'altra.

-Camila? -Disse Normani toccandole la spalla e Camila la guardò con uno sciocco sorriso sulle labbra mentre Lauren la prendeva dalla mano. -Ti sembrano fighi i giapponesi?

-Beh, io... -Lauren si soffermò a guardarla.

-A Camila piacciono le donne, idiota. -Disse Lauren roteando gli occhi e Normani le disse di stare zitta mettendole praticamente una mano in faccia.

-Allora... Come ti sembrano le donne giapponesi? -Normani sorrise. -A me sembrano uguali solo che hanno i capelli lunghi e gli uomini no. -Normani cominciò a ridere e Dinah la accompagnò.

-Io voglio sentire. -Disse Lauren molto seria fissando Camila.

-Non intimidirla, Hitler... -Disse Dinah. -O non dirà la verità.

-Hitler? -Disse Lauren girandosi stupefatta insieme a Camila mentre Normani cominciava a ridere forte. -Mi hai appena chiamata Hitler? Qual è il tuo fottuto problema?

-Non farci caso, Altezza. -Disse Camila dolcemente.

-Esatto. -Disse Lauren trascinando le parole. -Io sono Altezza Serenissima, Eccellentissima o qualsiasi altro cazzo di nome reale che puoi dire. Ma non sono Hitler. E poi Hitler era un uomo e io sono una donna.

-E che donna! -Disse Camila sorprendendo Dinah che spalancò gli occhi. Camila sorrise scioccamente a Lauren e si inclinò di nuovo verso di lei cercando di baciarla, ma Lauren stava fissando Dinah.

-Non chiamarmi ancora così. -Disse Lauren furiosa. -Se lo fai ti licenzierò, ti... denuncerò. Nessuno ha il diritto di prendermi in giro mettendomi dei soprannomi.

-Non può nessuno, solo io... -Intervenne Normani.

-Esatto. Non può nessuno, solo Norma... -Lauren si fermò e ringhiò mentre Normani rideva e finalmente la macchina si fermò.

Lauren stava per continuare ma rapidamente scesero dalla macchina un po' traballanti, quando videro un'enorme entrata. Si avvicinarono alla porta ed Ally parlò con l'impiegato, il quale le fece aspettare fuori mentre ne mandava un altro a verificare qualcosa. Quattro delle cinque donne sorrisero alla guardia di sicurezza mentre una, Lauren Jauregui per essere precisi, fissava Dinah.

Filo del Destino ||TRADUZIONE ITALIANA|| CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora