Capitolo 68 - "Il Trasferimento"

4.6K 258 162
                                    

"Molte volte le gioie più grandi derivano da una pazzia d'amore. Non avere mai paura di rischiare, perché chi non rischia non vince, né nella vita né in amore." -La vostra scrittrice

Canzone suggerita: "Love Me Now - John Legend"

Clara alzò il viso per incontrarsi con lo sguardo preoccupato di una giovane ragazza molto bella che la osservava attentamente.

-Sta bene? -Chiese di nuovo, e Clara sospirò cercando di calmarsi.

-Sì. -Rispose Clara con la voce preoccupata cercando di alzarsi. La ragazza sconosciuta cercò di aiutarla, e Clara la osservò attentamente. -Grazie tante.

-Non è niente. -Disse rapidamente. -È sicura di stare bene? Posso chiamare qualcuno se vuole.

-Sto bene. -Disse Clara sorridendo leggermente. -Grazie, giovanotta. -Disse pulendosi le lacrime mentre la ragazza continuava ad osservarla attentamente.

-Sta andando in camera sua? -Chiese lei, e Clara annuì. -Posso accompagnarla se vuole.

-Non è necessario. -Assicurò Clara. -Sto bene. Sono solo un po' emotiva e stanca dopo un lungo viaggio. E il cambio d'orario non aiuta.

-Mi è successa la stessa cosa. -Disse la ragazza sorridendo. -Viene dagli Stati Uniti?

Clara annuì vedendo il sorriso e gli occhi amichevoli della giovane davanti a lei. I suoi lineamenti le erano familiari e per qualche motivo strano le sembrava di conoscerla anche se non l'aveva mai vista in vita sua.

-Anch'io, vengo da New York. -Sorrise lei.

-È una bella coincidenza. -Disse Clara piano e la ragazza sorrise. Entrambe si osservarono per qualche secondo. -Grazie per esserti preoccupata per me.

-Non è niente. -Disse lei senza darci molta importanza. -L'ho vista stare così male che mi sono preoccupata ma sono contenta che non sia niente di grave, spero che riesca a riposare.

-Grazie tante. -Disse porgendole la mano. -Sono Clara Jauregui, è un piacere conoscerti, giovanotta. -Rispose lei, e in quel momento il sorriso della ragazza svanì immediatamente e i suoi occhi si spalancarono totalmente sorpresi.

-Jauregui? -Sussurrò lei con la voce un po' spezzata. -È una parente di Lauren Jauregui?

-Lei è mia... -Clara si fermò un momento e sospirò. -È mia figlia.

-Sua figlia? -Disse con un nodo alla gola.

-Sì. -Assicurò Clara guardandola negli occhi. -La conosci?

-L'ho vista. -Sospirò. -La mia migliore amica, Emma Neise, lavora per lei. È una fotografa.

-Dev'essere molto brava se fa parte della squadra di mia figlia. -Sorrise Clara e la ragazza dagli occhi verdi sorrise. -Anche tu lavori per mia figlia?

Sabrina la osservò attentamente mentre cercava di mantenere la calma e dissimulare. Era davanti alla donna che aveva dato una casa a sua sorella. Era per caso uno scherzo del destino? Stava davvero succedendo tutto ciò nello stesso posto e in quel momento?

Ma doveva ricordarsi di comportarsi normalmente e pensare a cos'avrebbe dovuto fare. Quella donna sapeva già che Lauren era una Duncan e la cosa più probabile era che fosse lì per parlare con sua figlia. Avrebbe dovuto avvertire sua madre, ma conoscendola sarebbe subito partita per il Giappone, e non sarebbe stato bello per Lauren, perché lei continuava ad essere la più importante.

-Si potrebbe dire che sono in vacanza ma non lavoro per lei. -Sussurrò. -Mi chiamo Sabrina Dun... -Si fermò rapidamente. -Sabrina Allen. -Disse correggendosi, ricordando di ciò che aveva parlato con sua madre qualche minuto prima. -È un piacere conoscerla, signora Jauregui.

Filo del Destino ||TRADUZIONE ITALIANA|| CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora