Capitolo 42 - "Verità" (Pt.2)

7.5K 391 48
                                    

Canzone suggerita: "Love Will Set You Free - Kodaline"

"Tutte le cose belle della vita nascono da un salto nel vuoto." -Alan Moore

FLASHBACK

SEDICI ANNI PRIMA

LAUREN'S P.O.V

Guardai il disegno che avevo tra le mani e sospirai, ero insicura rispetto a quel disegno. Non sapevo come darlo.

Da quando ero con gli Jauregui, loro avevano creato una parete speciale per i miei disegni e volevo che questo finisse lì. C'era Clara, Micheal e io. Non li avevo mai disegnati ma credevo che fosse arrivato il momento di farlo, e in realtà era venuto meglio di quanto pensassi. Ero stata sempre brava a disegnare i visi e loro erano stati molto buoni con me.

Mi trattavano bene e non mi avevano picchiata come le altre famiglie. Erano amici. Clara mi diceva che io ero la sua bambina. Mi amava tanto e stava sempre con me il pomeriggio per aiutarmi a fare i compiti di scuola o per parlare con me. Mi avevano dato una casa e nonostante tante volte non mi comportassi nel modo che si aspettavano avevano molta pazienza con me. Sapevano che la scuola era difficile per me ma loro mi aiutavano sempre a non farmi sentire diversa e a cercare di farmi interagire con altri bambini, anche se era difficile per me. Soprattutto adesso che Lucy Vives, una nuova compagna, era arrivata in classe. Lei mi sembrava molto carina e sentivo cose diverse che non riuscivo a capire del tutto. Non sapevo se potevo parlarne con Clara e chiederle perché la mia nuova compagna mi sembrava molto più bella dei bambini, era molto strano. Non ero per niente una bambina stupida, e poi avevo già sette anni.

Respirai profondamente quando l'autista si fermò davanti a casa mia e mi sorpresi quando vidi che la macchina di Micheal era parcheggiata lì fuori. Lui non era mai a casa quando io tornavo da scuola ma un piccolo sorriso illuminò il mio volto pensando che c'erano entrambi per dargli il mio disegno.

Scesi dalla macchina e arrivai alla porta dove "Lupita", la nostra governante, mi accolse alla porta sorridendomi.

-Buon pomeriggio, bambina. -Mi disse lei ed io annuii.

-Buon pomeriggio. -Fu la mia risposta e la osservai. -Dov'è Clara?

-I suoi genitori sono in camera, bambina. -Io non dissi niente mentre salivo le scale verso il secondo piano della casa dopo aver mormorato un grazie.

"I suoi genitori" quella parola era ancora completamente estranea per me. Non avevo mai avuto due persone che si considerassero miei genitori. Ma forse gli Jauregui lo erano. Salii rapidamente le scale e lasciai lo zaino in un angolo come al solito, vicino alle scale, e camminai verso la camera principale. La porta era semi-aperta e sentii Micheal e Clara parlare. Stavo per entrare ma all'improvviso sentii qualcosa che mi fermò.

-È il nostro primo figlio. -Diceva Clara e sembrava che stesse piangendo. Io dalla porta non riuscivo a vederli benissimo però li sentivo perfettamente.

-Non posso credere che avremo finalmente un figlio di entrambi. -Le rispose Micheal mentre io sentivo un nodo alla gola e guardavo il disegno che avevo in mano.

-È un miracolo. -Diceva Clara delicatamente.

-Abbiamo provato per tanti anni ad avere un figlio. -Micheal sorrise. -E finalmente lo avremo. So che abbiamo adottato Lauren pensando che non avremmo mai avuto figli nostri, ma adesso è diverso.

-Pensi che la prenderà bene? -Disse piano Clara ed io abbassai lo sguardo. -Non voglio che sia triste.

-E perché dovrebbe essere triste? -Le rispose Micheal. -Avrà un fratello, uno Jauregui di sangue.

Filo del Destino ||TRADUZIONE ITALIANA|| CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora