Capitolo 38 - "Gelosia" (Pt.2)

6K 324 84
                                    

FLASHBACK

SEDICI ANNI PRIMA...

CLARA JAUREGUI'S P.O.V

C'erano colori ovunque. Secchi di vernice, bombolette, pennelli, rulli, e c'era della carta per terra. Micheal stava andando a prendere Lauren a scuola ed ero impaziente che arrivasse dato che avevo una sorpresa per lei. Avevo tolto tutte le cose dal mio ufficio, e il colore noioso che c'era sulle pareti lo avevo rimpiazzato con un fondo bianco. Un fondo bianco per far dipingere alla piccola artista quello che voleva.

Avevo notato che Lauren era una bambina molto silenziosa. Era molto timida e non interagiva quasi per niente con noi. All'inizio era stata molto dura. Ma adesso che era a casa nostra da già sei mesi le cose poco a poco stavano cambiando. Per esempio, adesso mi lasciava prenderle la mano quando attraversavamo la strada. Mi rispondeva quando le davo il buongiorno. E ieri mi aveva lasciato vedere uno dei suoi disegni. Era un bellissimo disegno di girasoli. Era una bambina molto talentuosa. E pensavo che il disegno fosse un buon modo di avvicinarmi a lei.

Da quando era arrivata aveva riempito casa nostra di luce. Sapevo che era una bambina molto silenziosa e che non si relazionava bene con le persone. Ma forse era perché a quella piccola età aveva sofferto molto. Quando l'avevamo adottata ci avevano detto che varie persone che erano genitori sostitutivi l'avevano abbandonata. Alcuni per i viaggi, altri perché semplicemente non la "sopportavano", e altri pensavano che non fosse una bambina normale. All'inizio i dubbi avevano fatto parte di me e Micheal. Non avevamo figli e avevamo tanto amore da dare che morivamo dalla voglia di avere qualcuno a cui darlo. Nella mia professione da maestra avevo visto migliaia di bambini e bambine attraversare diverse situazioni che gli impedivano di avere una crescita normale. Era abbastanza normale, le famiglie non sono perfette. E volevo questo con Micheal, volevamo una famiglia. E Lauren ce l'aveva data.

Ricordavo ancora com'era arrivata col suo piccolo zaino rotto e sporco e la sua bambola abbracciata a lei, spalancando gli occhi sorpresa per l'enorme casa che la circondava. I suoi occhi. Gli occhi di Lauren erano due bellissimi gioielli che dimostravano tutto ciò che sentiva. Paura, vulnerabilità, allegria e tristezza essendo due specchi della sua anima. Se c'era una cosa che aveva attirato la mia attenzione quando avevamo visto i bambini dell'Orfanotrofio Little Children, erano stati gli occhi di Lauren. Così timidi e pieni di un'inconfondibile solitudine che mi aveva spezzato il cuore. L'unica cosa che volevo era darle tutto l'amore di cui aveva bisogno. E questa forse sarebbe stata una dimostrazione del fatto che apprezzavo il suo talento. Così come il piccolo tavolo da disegno che avevo comprato per lei che adesso era nella sua stanza, giusto in un angolo come piaceva a lei.

In quel momento sentii la porta principale chiudersi e non potei evitare di sorridere prendendo la piccola tuta bianca col berretto che avevo comprato per lei, che era uguale a quello che usavo io in quel momento. Sorrisi quando sentii i rapidi passi sulle scale e mi sporsi oltre la porta vedendo Lauren salire.

-Ciao, Lauren. -Dissi allegramente quando la vidi e lei si limitò a guardarmi mostrando la sua sorpresa quando vide il mio outfit e i vestiti che avevo in mano.

-Ciao. -Mi rispose in un mormorio abbassando lo sguardo ai suoi piedi per un momento senza chiedere altro. -Vado in camera mia. -Disse e cominciò a camminare ma la mia voce la fermò di nuovo.

-Aspetta. -Dissi avvicinandomi a lei rapidamente prima che entrasse in camera sua. -C'è una cosa che voglio farti vedere. -Lauren mi fissò abbracciando il suo zaino. -Vuoi venire con me?

-No. -Disse Lauren abbassando lo sguardo. -Io voglio solo disegnare.

-Voglio solo farti vedere una cosa, perché ho bisogno di un'artista che mi aiuti, e siccome tu sei così brava a disegnare ho pensato che avresti potuto aiutarmi. -Lauren alzò lo sguardo interessata e sorrisi quando vidi il suo sguardo così serio per la piccola età che aveva. Era così stupenda.

Filo del Destino ||TRADUZIONE ITALIANA|| CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora