Capitolo 35 - "Filo Rosso" (Pt.1)

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So di aver illuso qualcuno di voi col capitolo pubblicato per sbaglio, quindi ve lo lascio in anticipo per evitare di confondervi. ☆☆

Canzone suggerita: "Alejate de Mi - Camila"

Una goccia di sudore scendeva sulla sua schiena mentre si fermava prendendo piccole boccate d'aria, cercando di arrivare all'uscita e prendere un taxi. Non avrebbe aspettato che un gruppo di inutili volessero compatirla e aiutarla. Aveva sempre fatto tutto da sola, non aveva mai avuto bisogno di nessuno e non avrebbe cominciato adesso.

Cercò di continuare a camminare mentre si appoggiava a ciò che poteva. Alcune persone si erano avvicinate a lei, ma siccome non capiva niente di quello che dicevano li aveva semplicemente ignorati. Il dolore era insopportabile, ma c'era tanto lavoro, tante cose da fare. E poi doveva cercare Camila ed esigerle di guardarla in faccia. L'aveva lasciata lì in piedi come una stupida in mezzo a un parco senza darle l'opportunità di spiegarsi. Cosa voleva quella dannata donna? Che la tradisse? Che le desse dei fiori e cuori e alla fine soffrire? Quella era una cosa che non sarebbe successa.

Non perché Lauren si considerasse un'anima nobile che si preoccupava per la gente. In realtà per lei tutta la gente che la circondava poteva andare riverentemente a fanculo. Ma contro tutti i pronostici Camila era diversa per lei. Camila le ispirava tante cose. Era una cosa che non poteva semplicemente spiegare. Era così strano sentire com'era sempre spinta verso di lei. Che da quando erano arrivate in Giappone e avevano avuto il loro primo appuntamento poteva solo pensare a lei. E quando erano state insieme e avevano passato quella notte meravigliosa le cose erano diventate più problematiche.

Lauren respirò profondamente fermandosi su una panchina e si sedette un momento mentre sentiva che il dolore poco a poco si abbassava. Era sempre così, un dolore intenso la attaccava e dopo poco a poco diminuiva. Era un dolore che aveva imparato a sopportare da sola. Non aveva bisogno di uno stupido dottore che le diceva cos'avrebbe dovuto prendere. Non aveva bisogno che un idiota specializzato in "terapia" le dicesse che doveva controllare meglio lo stress. Che doveva vivere una vita più salutare e rilassata.

Una vita salutare e rilassata? Per caso i dottori non vivevano in un mondo vero? Lauren era un donna sommamente occupata. Aveva dei lavori che valevano milioni di dollari e disegnava per grandi celebrità che si aspettavano il meglio da lei. Rilassarsi e farsi una Spa? Quello era per i deboli. Lauren non era debole. Era stata una bambina che non aveva avuto niente e il mondo poco a poco si era aperto per lei. Non era stato per gli Jauregui e per i loro soldi. Era riuscita a fare tutto, sola. Aveva creato il suo impero a base del suo sforzo. E nessuno le aveva regalato niente per riuscirci. Non doveva niente a nessuno e non avrebbe mai pregato nessuno per starle accanto.

Camila se ne era andata di propria volontà. Lei era stata sempre sola. Non aveva bisogno che qualcuno stesse al suo fianco se non voleva farlo. Non avrebbe pregato nessuno. Per caso dimenticavano chi era? Era Lauren Jauregui. Non avrebbe pregato nessuno. Non l'avrebbe mai fatto. Mai. Nemmeno per la donna che le aveva dato il miglior sesso di tutta la sua dannata vita. Non avrebbe pregato nessuno, nemmeno Camila.

-Lauren! -Gridò Camila mentre correva disperata e Lauren alzò il viso gemendo dal dolore a causa del movimento per vederla nonostante sentisse le guance pesanti e avesse gli occhi un po' offuscati. -Lauren cosa fai? -Disse Camila preoccupata mentre Lauren la guardava senza capire quand'era arrivata davanti a lei.

-Cosa ci fai qui? -Disse Lauren cercando di guardarla negli occhi. -Mi hai lasciata in piedi come una stupida qualche minuto fa.

-Cos'è che hai? -Disse Camila rapidamente. -Una donna è arrivata al tempio a chiedere aiuto e ho sentito il tuo nome. -Cominciò a dire Camila. -Ero così preoccupata che ho cominciato a correre. Cos'hai?

Filo del Destino ||TRADUZIONE ITALIANA|| CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora