Filo del Destino ||TRADUZIONE ITALIANA|| Camren

Capitolo 8 - "Un'altra Parte di Lei"

Canzone suggerita: "Hall of Fame -The Script Ft. Will. i. am"

"La vita ti da sorprese, le sorprese ti danno la vita, ah Dio." -Rubén Blades

-Vediamo se ho capito. -Ripetè Milika mentre si alzava in piedi un momento camminando tra i tavoli vuoti di un ristorante che era a soli pochi minuti dall'apertura. -Te ne andrai un mese in Giappone tra cinque giorni. -Cominciò Milika mentre Dinah semplicemente giocava con le sue mani e aveva lo sguardo basso.

-È poco più di un mese. -Sussurrò Dinah.

-Te ne andrai poco più di un mese in Giappone tra cinque giorni. -Continuò la madre di Dinah camminando lentamente. -Con Camila a sfilare per dei disegnatori di moda famosi.

-Sì... -Confermò Dinah senza guardare sua madre.

-E per questo ti pagheranno trentacinquemila dollari. -Disse sedendosi davanti a sua figlia.

-Più dei vestiti e cose dagli sponsor. -Dinah alzò lo sguardo un attimo. Sua madre non la guardava negli occhi. Era persa nei suoi pensieri.

-E l'università? -Chiese Milika guardando Dinah che semplicemente respirava profondamente.

-Potrò continuare quando torno dal viaggio. -Dinah distolse lo sguardo. -Se non mi offrono un altro lavoro.

-Se non ti offrono un altro lavoro? -Milika si soffermò ad osservare sua figlia.

-Non credo che il ristorante faccia per me, mamma. -Disse Dinah dolcemente. -In realtà dovevo aspettare Camila per dirtelo perché avevo paura della tua reazione ma credo di dover affrontare io le cose.

-Avevi paura di parlare con me? -Disse toccandole la mano dolcemente e Dinah annuì.

-Fare la modella è sempre stata una cosa che mi ha richiamato l'attenzione. -Sospirò. -Ho praticamente trascinato Mila ad accompagnarmi e ho avuto fortuna che ci hanno scelte entrambe.

-Ma sono persone serie? -Disse Milika preoccupata. -Si vedono tante cose in quel mondo della moda e di fama. Non voglio che ti succeda niente né che incontri persone che vogliano farti del male.

-Sono persone serie. -Annuì Dinah. -Sono due disegnatori molto famosi. Sai che altrimenti non avrei accettato. Voglio fare questo mamma. Voglio fare almeno un'esperienza in quel mondo che tanto ho sognato.

-Perché non me l'hai mai detto? -Chiese Milika guardando sua figlia negli occhi.

-So che tu e papà avevate grandi aspettative per farmi occupare del ristorante e farlo crescere. -Dinah sospirò. -Ma non è una cosa con cui mi vedo lavorare per tutta la vita. Non a lungo termine. La vita da modella so che non è per sempre e voglio avere una carriera d'appoggio per il dopo. Ma in questo momento quando posso aspirare ad ottenere un lavoro mi piacerebbe provarci. E quest'opportunità è come una porta per cominciare a sperimentare quel mondo che voglio conoscere e nel quale voglio stare.

-E se non è quello che ti aspetti? -Dinah sorrise leggermente prendendo le mani di sua madre.

-Beh... -Le accarezzò le mani con i pollici. -Allora immagino che dovremo fare un gran investimento in questo ristorante con i soldi e farlo crescere. È una grande opportunità e sono tanti soldi. Potrei aiutarvi.

-Non abbiamo grandi cose ma viviamo bene. -Disse Milika dolcemente. -Se ottieni i soldi saranno per te e per qualcosa che vuoi fare in futuro. Penso che sarà interessante andare in Giappone. È anche una grande opportunità per Camila. Entrambe avrete una bella esperienza.

-Questo vuol dire che non sei arrabbiata con me? -Chiese Dinah dolcemente.

-Sono solo sorpresa, ma non sono arrabbiata. -Sospirò guardando sua figlia. Quella bambina che aveva avuto tra le braccia e poco a poco aveva visto crescere per diventare quello che era adesso. -Mi sarebbe piaciuto che ne avessi parlato con me prima, Dinah. Sai che abbiamo sempre avuto una buona relazione e non mi piace sapere che in qualche momento hai avuto paura di parlare con me perché non hai creduto che il mio unico motivo di vivere è vedere che tu e Regina realizziate i vostri sogni. Non ti porrei mai dei limiti per realizzarli. Perché mi fido di te. Mi fido della figlia a cui ho inculcato i miei valori e a cui ho insegnato a vivere la vita in modo onesto e indipendente.