Canzone suggerita: "Let It Go - James Bay"
"I used to recognize myself
It's funny how reflections change
When we're becoming somethings else
I think it's time to walk away"-Strofa di Let It Go di James Bay
Lauren sentì la mano di Camila nella sua mentre camminavano per l'enorme posto circondato da alberi dove c'erano tante persone che si godevano la loro domenica in famiglia, in coppia o con degli amici. I posti che aveva visitato con Camila erano come piccole vie di fuga dalla realtà che viveva giorno per giorno. Il tempio era un esempio. Lauren ci aveva messo quasi dieci minuti ad attraversare l'enorme entrata del tempio che era circondata da alberi, perdendosi un po' nel casino della città e respirando un'aria diversa.
C'erano dei ponti, lanterne giapponesi e "Toriis" enormi, che erano simili a degli archi di legno. Era un posto molto bello dove si poteva imparare un po' di più dalla cultura del Giappone. Lauren pensava che se non fosse stato per Camila, avrebbe passato il suo tempo libero in ufficio come faceva sempre. Adesso che ci pensava, ogni volta che visitava un posto non si prendeva mai il tempo di apprezzare ciò che la circondava. Non c'era mai un momento dove camminava semplicemente e si godeva i posti importanti o la vista, o fare foto, o disegnare.
Erano talmente tanti i paesi in cui Lauren aveva viaggiato che avrebbe potuto trovare lavoro in un'agenzia viaggi senza problemi. Francia, Germania, Inghilterra, Cina, Olanda, Svizzera, Spagna, Belgio, il continente africano, Cuba, e molti altri. Ognuno di quei posti le dava diverse ispirazioni per la sua arte.
I vestiti erano il suo modo d'esprimersi. Era il modo che aveva di plasmare il suo modo di vedere l'arte e che quest'ultima fosse usata da altre persone. Era brava in ciò che faceva. Il suo lavoro era valoroso e meraviglioso, e quella era la realtà. Ma dentro quella realtà Lauren poteva accettare che non si prendeva mai del tempo per se stessa. Non si godeva i posti, non li percorreva, non si godeva praticamente niente di ciò che era fuori dal suo studio o dagli uffici che prendeva in affitto per lavorare in ogni posto dove andava.
Non ricordava l'ultima volta che aveva fatto qualcosa solo per il piacere di farlo e se l'era goduto. Lauren sentì il pollice di Camila accarezzarle le mano e uscì dai suoi pensieri per vederla con la coda dell'occhio mentre vedeva come la quantità di gente intorno a loro si era ridotta considerevolmente. Forse ricordava quando aveva fatto qualcosa solo per il piacere di farlo, era stata la sera in cui aveva avuto il suo primo appuntamento con Camila.
-Un Penny per i tuoi pensieri. -Disse Camila guardando il profilo di Lauren e mettendo via la tartaruga di giada in una delle tasche della sua giacca di nascosto.
-I miei pensieri valgono molto più di un Penny. -Disse Lauren con presunzione ma con un piccolo sorriso.
-Pagherei qualsiasi cifra per sapere cosa ti passa per la mente. -Camila sorrise dolcemente. -Non c'è niente che mi renda più felice del fatto che tu condivida una parte di te con me, e ti prendi il tempo di venire per passare del tempo insieme quando so che hai molto lavoro da fare.
Lauren non rispose mentre si guardava intorno e ricordava quello che le aveva detto Ally e l'unico motivo per cui era andata da Camila, anche se sospettava che non fosse vero. Ally che mentiva? Lauren aveva già visto di tutto.
-Hai parlato con Shay? -Chiese Lauren all'improvviso e Camila si fermò un momento.
-Con Shay? -Disse Camila con una smorfia guardando Lauren negli occhi. -Non parlo con lei da quando è successa la cosa del club. -Lauren distolse lo sguardo e Camila alzò la mano per accarezzarle la guancia. Lauren chiuse gli occhi un momento davanti alla carezza. Le mani di Camila erano morbide e le facevano delle carezze che non aveva mai sentito prima.
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Filo del Destino ||TRADUZIONE ITALIANA|| Camren
FanfictionLa leggenda narra che esiste un filo rosso invisibile che lega coloro che, sono destinati ad incontrarsi nonostante il tempo, il luogo, nonostante le circostanze. Il filo può tendersi o imbrogliarsi, ma non potrà mai rompersi. E VOI CREDETE NEL...