Capitolo 3

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JOSEPHINE

Il mio cuore si ferma, cessa di battere non appena i miei occhi si posano sui suoi. È un momento così surreale. Sapete quelle scene a rallentatore che ci sono nei film? Ecco, in questo istante mi sento proprio come se fossi in un film. Dopo più di tre anni lo rivedo. È proprio qua, difronte a me, mentre io sono indecisa tra lo scappare a gambe levate o proferire parola.
È una di quelle situazioni in cui ti chiedi "perché a me?" È una situazione stramba, estremamente imbarazzante. Lui che se ne sta seduto con sua moglie e la figlia, ed io che lo fisso stringendo Theo tra le mie braccia. È impossibile tutto ciò.

Mille domande si affollano nella mia mente mentre la sua voce interrompe i miei pensieri:<<Josephine.>>

Suona così strano sentire il mio nome uscire di nuovo da quelle labbra.

<<Ciao..>> Sussurro alzandomi con Theo in braccio dopo quelle che mi sono parse ore, mentre in realtà saranno stati solamente pochi attimi.

<<Oh mio Dio Josephine ma dov'eri finita? È da molto che non abbiamo più notizie di te. Vieni qui, fatti abbracciare!>> Dice Allison tutta contenta, abbracciandomi.

<<Mi sono trasferita qua.>>

<<Ciao Jose.>> Mi saluta la piccoletta, che non è più poi così piccola come la ricordavo.

<<E ti trasferisci senza dire niente?>>

Mi giro e osservo colui che mi ha rivolto questa domanda, sembra come arrabbiato nei miei confronti. Anzi, in realtà dà l'idea di qualcuno che non ha la più pallida idea di ciò che stia succedendo nei dintorni, proprio come me, che sono in stato di shock.

<<Hey ma questo piccolo? È tuo?>> Chiede Allison passando una delle sue mani tra i capelli di Theo.

<<Sì.>> Rispondo senza meditarci più di tanto, d'altronde l'importante è che non sappiano chi sia il padre.

<<Jason!>> Urla Theo cercando di "liberarsi" dalla mia presa. Lo metto a terra e non perde un secondo prima di correre dal mio collega che lo accoglie a braccia aperte.

<<Hey campione.>> Gli dice prendendolo fra le sue braccia prima di salutarmi con un cenno.

<<Carino.>> Commenta Allison.

<<Che cosa?>> Dico guardandola confusa.

<<Il tuo ragazzo, non è quello?>>

Non appena pronuncia questa frase una lampadina si accende nella mia testa; pensa che Jason sia il padre di Theo, quindi cosa ci sarebbe di male se le facessi credere che la sua teoria è giusta?

<<Ehm..sì.>> Osservo Justin mentre i suoi occhi mi fissano incessantemente, con uno sguardo che sembra tutt'altro che contento.

So anch'io che ho sbagliato ad andarmene via senza neanche avvisarlo, ma so che lui mi avrebbe convinta a restare; avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di tenermi al suo fianco, ne sono più che certa. Ma adesso sono passati più di tre anni, dubito che i suoi sentimenti nei miei confronti siano rimasti invariati.

STILL IN LOVE ||Justin BieberDove le storie prendono vita. Scoprilo ora