Capitolo 21

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JOSEPHINE

Mi metto al volante della mia macchina diretta verso casa dei miei genitori.

Oggi è stata decisamente una lunga giornata a lavoro: non appena sono arrivata Pattie mi ha presentato una ragazza che da oggi in poi sarà la mia nuova collega; perché sì, fortunatamente Allison non lavora fissa alla biblioteca ma ci va quando le capita per aiutare sua suocera. Inoltre, ultimamente, era quasi sempre lì tutte le mattine perché aveva dei giorni di liberi dal suo lavoro "ufficiale", se così si può dire.

La mia nuova collega si chiama Cheryl. È una ragazza un po' pazzerella ma molto simpatica. È un po' più grande di me, infatti ha ventotto anni ed è già sposata. Anche lei ha una bambina piccola che ha appena un anno. Abbiamo passato tutto il tempo a chiacchierare del più e del meno, dei nostri bambini e lei mi ha raccontato qualcosa di com'è nata la sua storia con suo marito. Io invece mi sono limitata a dirle che non sto più col papà di Theo. Sembra una persona squisita, per carità, ma non sono quel tipo di persona che si fida immediatamente degli altri. La mia fiducia va conquistata, e per farlo ci vuole un bel po' di tempo.

Oltre ad aver passato tutta la mattinata con Cheryl, quest'ultima mi ha invitato ad andare a mangiare qualcosa insieme e poi a fare un po' di shopping, giusto per passare un pomeriggio di relax fra donne. All'inizio non volevo ma quando ho parlato a telefono con i miei mi hanno quasi imposto di rilassarmi un po'. Difatti sono andati i nonni a prendere Theo all'asilo e adesso che sono le cinque del pomeriggio sto andando a prenderlo.

Parcheggio davanti alla mia ormai ex casa e imbocco il vialetto. Arrivo alla porta e dopo aver bussato mia mamma viene ad aprirmi.

Mi accoglie con un sorriso per poi abbracciarmi forte. <<Mamma.>> Sorrido a mia volta. Ogni volta che l'abbraccio mi ricordo di quando mi è mancato il suo profumo e la sensazione familiare di stare tra le sue braccia in questi anni.

<<Hey dolcezza, Theo è di là con il nonno. Stanno cercando un nome per il nuovo arrivato.>> Afferma una volta interrotto il nostro abbraccio per chiudere la porta.

<<Nuovo arrivato?>> Corruccio la fronte assumendo un'espressione decisamente confusa.

<<Sì, vai a vedere.>>

Poggio la borsa sul tavolo della cucina e mi dirigo in salotto dove trovo Theo e mio padre seduti sul divano, intenti ad accarezzare qualcosa che non vedo a causa del bracciolo del divano che mi copre la visuale.

Mi avvicino e noto un piccolo cucciolo di cane, di non so quale razza, che se ne sta tranquillamente addormentato sulle gambe del mio bambino.

<<Hey, piccolo.>>

<<Mamma shh.>> Sussurra guardandomi con i suoi occhioni azzurri e mettendosi il dito indice davanti alle labbra, facendomi segno di stare zitta.

Mi avvicino a lui e sussurro uno <<scusa>> scompigliandogli i capelli e lasciando un bacio sulla sua fronte. È proprio impegnato ad accarezzare quel cane.

Sussurrando saluto anche mio padre e mi siedo accanto a lui, il quale sottovoce mi spiega che Theo ha trovato quel cane sulla veranda e ha insistito affinché i nonni gli dessero da mangiare e lo facessero entrare in casa.

Beh in effetti è alquanto persuasivo quando chiede delle cose. Sa come convincere gli adulti a fare ciò che vuole, e questo io lo so bene.

<<Amore adesso dobbiamo andare a casa però.>> Mi alzo dal divano e vado ad accovacciarmi davanti a lui.

<<Sì, però dobbiamo portare anche lui.>> Indica il cucciolo sulle sue gambe.

STILL IN LOVE ||Justin BieberDove le storie prendono vita. Scoprilo ora