Capitolo 32

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JOSEPHINE

<<Buongiorno.>> Dico facendo il mio ingresso nella biblioteca.

Come tutti i giorni, Pattie mi rivolge un sorriso mentre continua a riordinare i libri.

Nel completo silenzio in cui siamo immerse mi dirigo verso la mia scrivania, con il solo rumore delle mie scarpe col tacco che si scontrano col pavimento. Mi siedo e come di consueto riordino un po' la scrivania.

Stranamente stamattina c'è silenzio. Voglio dire, sì, siamo in una biblioteca, lo so. Ma non c'è mai stato così silenzio quando ancora non sono presenti dei clienti.

Gli unici rumori che si sentono in questo momento sono; lo spostamento delle cose sulla scrivania di legno che vengono appunto spostati da me, i libri che vengono sistemati sui vari scaffali da Pattie e riesco perfino a sentire il suono delle lancette dell'orologio che si spostano. E lo stanno facendo troppo lentamente per i miei gusti.

Noto l'orario e vedo che sono già passati dieci minuti dall'orario in cui Cheryl sarebbe dovuta essere qua.

Cheryl, ecco il perché di questo silenzio di tomba.

<<Cheryl non c'è oggi?>> Il suono della mia voce rimbomba in tutta la biblioteca, mettendomi un po' a disagio.

<<Oh giusto, dimenticavo. No tesoro, Cheryl mi ha chiamata ieri dicendomi che era malata e non sarebbe potuta venire oggi.>>

Senza aspettare una risposta da parte mia la sento riprendere a sistemare i suoi amati libri.

Dopo minuti che a me sembrano essere stati ore interminabili, la vedo avvicinarsi a me. Subito mi ricompongo mettendomi con la schiena in posizione eretta e accartocciando il foglio che, per la noia, stavo scarabocchiando.
Butto velocemente il foglio nel cestino e un terribile pensiero si fa spazio nella mia mente: <<Quindi ci sarà Allison con me?>>

<<No, ci sarò io. Spero non ti dispiaccia.>> Dice sedendosi al mio fianco.

Okay, sono un'idiota. Come ho potuto solo pensare che sarebbe venuta Allison? Ovvio che dopo quello che è successo non metterà mai neanche più piede qua dentro.

Perché parlo sempre senza pensare?

Anche se d'altra parte, per Pattie, io sono all'oscuro di tutto.

<<Certo che no.>> Sorrido.

<<Anche perché sarà così ogni volta che Cheryl mancherà.>> Sussurra guardando l'ambiente a noi circostante e poggiando il gomito sulla scrivania. Porta il mento sul palmo della sua mano e continua ad osservare il posto in cui ci troviamo.

Nonostante io sia già a conoscenza di tutto, qualcosa dentro di me mi suggerisce di chiedere cosa sia successo.
<<Come mai? È successo qualcosa?>> Cerco di usare un tono abbastanza convincente pur non essendo un'ottima attrice.

<<Sì ma, mi raccomando, che rimanga una cosa tra noi perché riguarda mio figlio, e non mi va che la gente ne parli.>>

<<Tranquilla, rimarrà tutto tra queste quattro mura.>> Sorrido.

<<Vedi, mio figlio Justin è sposato con Allison da nove anni e insieme hanno una bellissima bambina che si chiama Chloe. Adesso però, dopo tutti questi anni, Justin ha deciso di lasciarla dicendo che è da un po' che non prova più le stesse cose.>> Sospira tornando a guardare davanti a sé.

STILL IN LOVE ||Justin BieberDove le storie prendono vita. Scoprilo ora