Capitolo 10

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JOSEPHINE

Un raggio di sole che penetra dalla finestra mi costringe ad aprire gli occhi. Non appena metto a fuoco l'immagine davanti a me noto mia madre spostare le tende dalla finestra. Subito giunge alle mie orecchie il rumore rilassante delle onde del mare. Mi mancava udire questo suono ogni qualvolta mi svegliavo.

<<Buongiorno signorina.>> Mi sorride mia madre venendo vicino a me e lasciando un bacio sulla mia guancia.

Subito mi accorgo di essere sola nel latto e come se scattasse qualcosa dentro di me mi alzo a sedere e dico: <<dove cavolo è Theo? Era qua vicino a me!>>

<<Ma di che ti preoccupi? È al piano di sotto che gioca con il trenino telecomandato.>>

Subito mi rilasso. Okay, sono stata stupida a farmi assalire dal panico, d'altra parte sono a casa dei miei genitori, dove sarebbe mai potuto andare?

Forse è soltanto l'idea che siamo in un posto diverso da casa nostra.

<<Ma lui non ha un trenino telecomandato.>> Dico spostando le coperte dal mio corpo ed alzandomi in piedi.

<<Infatti gliel'ho comprato questa mattina; sono andata a fare compere e per caso sono capitata davanti alla vetrina di un negozio di giocattoli e ho pensato gli potesse piacere una cosa del genere.>>

<<Vedi di non viziarmelo però.>> Sorrido lasciando un bacio sulla sua guancia ed abbracciandola.

Esco dalla stanza e mi dirigo al piano di sotto, dove trovo Theo intento a giocare con il suo nuovo giocattolo.

Ieri sera quando siamo arrivati abbiamo deciso che per oggi io e il mio bambino stiamo qua, a casa dei miei, e stasera andrò a dormire per la prima volta a casa mia. Jason invece è già lì e probabilmente ha già sistemato tutte le sue cose. Quando siamo arrivati mi ha detto che in realtà sapeva già da un po' che si sarebbe trasferito qua, tanto che un mese fa è venuto qua a vedere la casa che aveva visto su internet. Dopo aver scoperto che era a due piani e che potevano benissimo essere due appartamenti separati ha pensato che un piano sarebbe potuto essere suo e l'altro mio, così adesso tutte le spese della casa sono dimezzate poiché è sia mia che sua.

Oggi pomeriggio andrò a vedere la casa per la prima volta, e sinceramente non sto nella pelle. Odiavo stare in quel fottuto palazzo. Non potevo neanche affacciarmi alla finestra che mi iniziava a girare la testa. Ed era un peccato, dato il panorama che si vedeva...
Invece adesso starò al piano terra. Meglio di così non si può.

Verso il caffè nell'apposita tazzina e vado a sedermi sul divano. Osservo Theo che ha un espressione decisamente impegnata e non fa altro che rivolgere il suo sguardo prima al telecomando del trenino e poi ad esso stesso. Sembra piacergli proprio quel giocattolo.

<<Theo hai visto che fuori c'è il mare?>>

Da quando è nato l'ho portato davvero pochissime volte al mare, forse due, ma quelle poche volte in cui ce l'ho portato era felicissimo.

<<Dove?>> Chiede guardandomi e distogliendo finalmente lo sguardo dal telecomando.

<<Guarda.>> Poggio la tazza di caffè, ormai vuota, su una mensola e vado verso la finestra facendogli segno di seguirmi.

STILL IN LOVE ||Justin BieberDove le storie prendono vita. Scoprilo ora