Capitolo 30

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JOSEPHINE

<<Giorno Pattie, Cheryl.>> Sorrido guardando entrambe mentre faccio il mio ingresso nella libreria.

Pattie sta aggiungendo alcuni libri ad uno scaffale mentre la mia collega sta riponendo la sua giacca di pelle nera sull'appendiabiti.

Strano che non sia io la prima ad essere arrivata a lavoro, di solito è sempre così. Ma purtroppo stamattina ho avuto un po' di cose in più da fare visto che il piccoletto ha la febbre e prima di andare a lavoro l'ho portato a casa dei miei genitori. Justin aveva insistito per prendersi un giorno libero e stare col bambino ma gli ho detto di no. Si è già perso troppi giorni di lavoro a causa nostra. E poi potrebbe sfruttare il tempo dopo il lavoro per andare a parlare con Allison, visto che ieri sera la mamma di Justin gli ha scritto che era riuscita nel suo intento di convincerla a non impedire a Juss di vedere sua figlia.

<<Giorno Josephine.>> Pattie ricambia il mio sorriso per poi tornare al suo lavoro.

<<Buongiorno collega.>> Dice Cheryl seguendomi con lo sguardo mentre ripongo la mia borsa sull'appendiabiti e prendo posto dietro alla scrivania, accanto a lei.

La sorrido.

<<Stamattina sei troppo sorridente, tu mi nascondi qualcosa ragazzina!>> Dice a bassa voce visto che in stanza è presente anche la nostra capo.

<<Mi sono successe un po' di cose belle, lo ammetto.>>

<<E non le racconti alla tua amica?>> Dice facendo scontrare il suo gomito con il mio braccio, come per incitarmi a sputare il rospo.

<<Mhh ti dico solo che sono cose che hanno a che fare col papà di Theo.>>

<<Woo! Siete tornati insieme?!>>

<<Non gridare scema!>> Dico ridendo per la sua vivacità. <<E comunque sì, anche se è una situazione un po' complicata.>>

<<Cioè?>>

<<Non ho tanta voglia di parlarne, non sono cose troppo positive e non voglio pensarci.>>

In parte è vero ma principalmente è che a causa del mio carattere non mi fido ancora totalmente di lei. Anche se sarebbe bello potersi confidare con qualcuno che non sia Jason o che non abiti a chissà quante miglia da qui.

<<Va bene, allora parlami delle cose per cui sei felice. Cioè com'è successo il tutto?>>

<<Quanto sei curiosa!- ridacchio- diciamo che ha incontrato per caso il mio migliore amico e costui ha deciso di rivelargli che Theo è suo figlio e lui è corso immediatamente a casa mia dicendo di amarmi ancora.>> Mi mordo il labbro sorridendo mentre nella mia mente ripenso a quella bellissima sera.

<<Perché lui non lo sapeva?>>

<<No. Quando sono rimasta incinta la situazione era molto complicata ed ho preferito scappare via senza dire niente a nessuno. Sono andata a Seattle tutta sola. È stata una pazzia ma alla fine è proprio lì che tre anni dopo l'ho rincontrato. Però anche lì non gli dissi che il bambino era suo, ho semplicemente finto che fosse figlio mio e del mio migliore amico Jason. Poi l'altro giorno ci siamo ritrovati insieme e gli ho detto che quella che avevo detto era una bugia, che non era Jason il padre. Però poi siamo stati interrotti e non ho avuto il tempo di rivelargli altro e così lui è andato a cercare il mio migliore amico per storcergli qualche informazione.>>

STILL IN LOVE ||Justin BieberDove le storie prendono vita. Scoprilo ora