Capitolo 22

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JOSEPHINE

<<In realtà?>> mi incita a continuare.

<<Io e Jason non stiamo veramente insieme. È solo un mio amico..>>

Dal suo sguardo si capisce perfettamente che è estremamente confuso e non ha idea di quello che gli sto dicendo. Comprensibile visto che è all'oscuro di tutto.

<<Cosa..? Un amico..? E...perché hai mentito? Insomma, tutto ciò non ha fottutamente senso! Hai detto che lui era il tuo ragazzo e il padre di tuo figlio, non è così?>> Dice passandosi una mano tra i capelli e alzando la voce.

<<Non gridare Justin..>> Dico posando la mano sul suo petto per calmarlo. <<Non voglio che quella ragazza ci senta.>>

Si allontana immediatamente da me e resta in silenzio per qualche minuto fissando il vuoto, aspettando probabilmente una risposta plausibile da parte mia.

<<No... L'ho detto perché mesi fa, quando ci siamo incontrati nella caffetteria, Allison ha dedotto che lui fosse il mio ragazzo ed io ho soltanto colto la palla al balzo. Credevo di non rivedervi mai più..>>

<<Allora chi è il padre di Theo?>> Chiede avvicinandosi di nuovo a me.

La porta si spalanca immediatamente rivelando i folti ricci di Cheryl e i suoi occhi verdi che creano un perfetto contrasto con la sua carnagione un po' scura.

<<Ehm...ho interrotto qualcosa?>> Ci guarda mentre io sono con le spalle al muro e il corpo di Justin è davanti al mio. La distanza tra di noi è minima e ciò fa sembrare il tutto come se ci stessimo per baciare. Ma non è così.

<<No, stavamo chiacchierando.>> Lo sorpasso e prendo la pila di fogli poggiata sulla scrivania.

JUSTIN

La porta si richiude ed io torno a sedermi dietro alla scrivania. Se quella tipa non fosse entrata interrompendoci, adesso saprei la verità. Invece mi ritrovo solo a scervellarmi cercando di capire chi cavolo sia il padre di quel bambino. E per un momento penso di poter essere io, ma poi decido di scartare questa ipotesi. Sono sempre stato attento nel prendere le dovute precauzioni, è praticamente impossibile.
Allora perché non dirmelo?

E se mi avesse tradito..?

Ho bisogno che Josephine mi dica la verità. Ne ho estremamente bisogno.

<<Tesoro, sei ancora qua?>>

Alzo la testa e incrocio gli occhi azzurri di mia mamma, la quale sta varcando la soglia del suo ufficio.

<<Hey, mamma.>> Mi sforzo di sorridere.

Mi alzo in piedi e mi fermo davanti a lei. Mette le mani sulle mie guance e data la mia altezza è costretta ad alzare la testa per guardarmi.
<<Tutto bene?>> Chiede dolcemente, com'è suo solito fare.

Annuisco.

<<Beh non sembra. Sembri molto triste. È successo qualcosa.>>
La sua non è una domanda, è proprio un'affermazione.

STILL IN LOVE ||Justin BieberDove le storie prendono vita. Scoprilo ora