Capitolo 38

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JOSEPHINE

<<Cosa hai fatto oggi piccola peste?>> Afferro lo zainetto di Theo e prendo la sua piccola mano nella mia mentre ci incamminiamo verso il parco giochi, posto nelle vicinanze del suo asilo.

<<Abbiamo disegnato.>> Guarda davanti a sé con un dolcissimo sorriso sulle labbra.

<<Wow, davvero? E cos'hai disegnato tu?>>

<<Ho fatto un disegno per te e per papà.>>

Papà.

Devo ancora abituarmi al fatto che lo chiami papà.

Sorrido istintivamente, portandomi indietro il ciuffo di capelli che ricade sul mio occhio sinistro.

Il parco giochi è già pieno di bambini che corrono e giocano, e di rispettivi genitori seduti sulle varie panchine.

Ci sono molti giochi e il parco è immerso nel verde. C'è anche un piccolo bar nel quale Theo vuole sempre andare per farsi comprare le patatine, oppure qualche altro snack a base di cioccolato: schifezze, in poche parole.

Ma a differenza di suo padre e dei suoi nonni, io non ho alcuna intenzione di accontentare ogni suo capriccio, anche perché non sono cose molto salutari: soprattutto per un bimbo così piccolo.

Vado verso una delle poche panchine libere e mi siedo, posando lo zaino di Theo di fianco a me. Prendo quest'ultimo sulle mie gambe e baciando la sua guancia dico: <<hai fame, amore?>>

Lui annuisce e io prendo dalla borsa un piccolo pacchetto di biscotti, porgendoglieli.

<<Grazie mami.>> Gli apro il pacco di biscotti e inizia a mangiarli senza aspettare neanche un secondo.

<<Non mi racconti nient'altro? Avrai fatto qualcos'altro oltre a disegnare no?>>

<<Sì. Ho giocato con Marcus e Chad sullo scivolo e sull'altalena. E poi Christie è venuta a chiederci di giocare con lei. Però le abbiamo detto di no.>>

<<Davvero? E perché le hai detto di no? Non è molto gentile, amore.>> Spiego facendo scorrere la mia mano tra i suoi morbidi capelli, mentre osservo la sua espressione concentrata nel mangiare i suoi preziosi biscotti.

<<Perché lei vuole sempre giocare con le bambole e a me non piace. Mi annoio>>, parla con la bocca piena.

<<Ahh... Beh hai ragione, tu sei un piccolo uomo, non è vero?>> Sorrido facendo scontrare dolcemente la punta del mio naso contro la sua nuca.

Annuisce, finendo poi la sua merenda. <<Papà Justin dov'è?>>

<<È a lavorare amore, lo vedremo stasera.>>

In realtà Justin sta passando il suo pomeriggio libero con Chloe.
Questa volta ha detto che l'avrebbe portata al luna park, è davvero un padre fantastico.

Nonostante abbia mille impegni riesce comunque a trovare del tempo per sua figlia. E ovviamente quando torna a casa dedica del tempo anche al suo piccolino.

STILL IN LOVE ||Justin BieberDove le storie prendono vita. Scoprilo ora