Capitolo 37

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JUSTIN

Apro gli occhi sbattendo le palpebre un po' di volte. La luce che penetra dalla finestra illumina quasi interamente la stanza, pure essendo solamente le nove del mattino.

Sbuffo e inizio a stiracchiarmi.

Certo che è alquanto orribile svegliarsi nel letto da solo, senza Josephine che si prepara tutta di fretta- anche se alla fine arriva sempre in anticipo- e con il piccoletto che salta sul letto nel tentativo di svegliarmi.

Stamattina invece la stanza è terribilmente silenziosa. E quasi immediatamente mi ritrovo ad odiare quel silenzio.

Scosto le coperte dal mio corpo e mi alzo mettendomi seduto. Mi stropiccio gli occhi come se fossi un bambino e poi, sfortunatamente, arriva il momento di alzare le chiappe dal letto.

Prima di fare qualunque cosa mi precipito al bagno. Apro il rubinetto del box doccia in modo da far riscaldare l'acqua, e nel frattempo mi spoglio.
Butto i vestiti nella cesta dei panni da lavare ed entro in doccia.

Amo fare la doccia di mattina. Soprattutto con l'acqua super calda.
Credo che sia una delle cose più rilassanti sulla faccia della terra.

Certo, se ci fosse Josephine sarebbe anche meglio..ma con tutti gli impegni che abbiamo ogni giorno è difficile ritagliare del tempo per noi.

Oggi è Mercoledì, ma non sono andato a lavoro visto che tra poco dovrebbe arrivare la cameretta di Theo ed ovviamente la cosa mi terrà impegnato, visto che dovrò montarla tutto solo.
Ma onestamente non vedo l'ora che Theo la possa vedere. Immagino già il suo sguardo meravigliato mentre osserva la sua nuova stanzetta con tutti i suoi giocattoli e soprattutto con il suo  nuovo letto.

Sorrido all'idea ed inizio ad insaponare il mio corpo.

Esco dal box doccia e mi copro mettendo un asciugamano attorno alla vita. Passo una mano sullo specchio appannato- giusto per riuscire a vedere la mia figura riflessa-  e  inizio ad asciugarmi i capelli.

Aggiusto i capelli con un po' di gel e torno in stanza per vestirmi.

Mentre mi sto infilando i pantaloni sento il campanello di casa suonare.

Cavolo, sono già arrivati?!

Finisco di vestirmi e corro alla porta.

<<Oh ma guarda, finalmente ti ho trovato.>> Sorride la donna davanti a me. Non è un sorriso sincero. Sembra più un sorriso ironico; non saprei definirlo bene. Forse la parola più adatta è: strano.

La osservo: è vestita- come da un po' di tempo a questa parte- con una semplice tuta da ginnastica. Il suo viso invece è molto pallido e senza alcuna traccia di trucco. I suoi occhi invece, non lasciano trasparire alcuna emozione.

Sì, è dannatamente strana.

<<Beh, com'è vivere con Josephine?>>

Il mio cervello non riesce a formulare una risposta. Ma continuo invece a fissare la sua figura slanciata, davanti a me.

È incredibile che siano passati quasi due mesi da quanto abbiamo avviato il divorzio, e lei è ancora ridotta così. Insomma, la conosco, è una donna forte. Non credevo ci mettesse così tanto tempo per riprendersi.

STILL IN LOVE ||Justin BieberDove le storie prendono vita. Scoprilo ora