Capitolo 17

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JUSTIN

Entro nel negozio di giocattoli e inizio a cercare qualcosa che potrebbe piacere a Chloe. Non è il suo compleanno né nessun'altra festa ma voglio comunque comprare qualcosa per lei. Dopo tutti i litigi fra me e Allison che lei subisce, il minimo che io possa fare per renderla almeno un po' felice è un regalo.

Visto che le piacciono le bambole ma io non ho la più pallida idea di quale potrebbe piacergli vado verso il bancone del negozio per chiedere consiglio alla commessa: una signora di mezza età con qualche capello bianco e degli occhiali da vista di un colore e di una forma decisamente discutibile. Be' in realtà il suo intero vestiario è discutibile; si veste come se fosse ancora negli anni quaranta.

Mentre avanzo verso di lei sento una voce alle mie spalle. Capisco all'istante a chi appartenga quella voce.

Mi giro e ho la conferma di ciò che pensavo. E' Josephine con suo figlio.

<<Ciao.>>

<<Ciao Theo.>> Dico guardando quel piccolo biondo salutarmi con la mano. Non so perché ma mi mette una estrema tenerezza questo bambino. Nonostante sia figlio di quel perfettino del cazzo- anche conosciuto come Jason- non posso dire che non sia bellissimo ed estremamente dolce. Be' in realtà è bello solo perché non assomiglia a suo padre, fortunatamente. E poi ha gli stessi occhi di sua mamma...

<<Justin, che ci fai qui?>>

Alzo lo sguardo incrociando gli occhi azzurri di Josephine e subito un intero zoo sembra passarmi nello stomaco.

Finirà mai di farmi quest'effetto?

<<Cercavo un giocattolo per Chloe, mi aiuti?>> Non riesco nemmeno più a ragionare con la mia testa quando lei è nei paraggi. Mi ero dimenticato questa sensazione, e ancora non so se sia una cosa positiva o meno.

<<Io non so i suoi gusti.>> Taglia corto cercando di distogliere il suo sguardo dal mio, fallendo miseramente.

<<Ma di sicuro ne sai più di quanto ne sappia io in fatto di bambole.>> Abbozzo un sorriso cercando di convincerla a darmi una mano.

Non la vedo da una settimana, precisamente dal primo giorno di lavoro che ha fatto nella biblioteca. Lavora ancora lì e mamma ha anche detto che è proprio una brava ragazza e le piace come lavora. Chissà se sapesse tutto ciò che è successo tra noi... Per adesso sa soltanto che è stata la babysitter di Chloe perché Allison glielo ha spifferato. Ovviamente quella ragazza non sa proprio farsi i cazzi suoi. In questi ultimi tre giorni infatti è stata lei a lavorare con Josephine, chissà com'è andata tra loro due. Per Josephine non dev'essere un grosso problema visto che per me non prova praticamente più niente e neanche per Allison dev'essere stato male: non sa niente. Anche se la maggior parte delle volte che litighiamo mi verrebbe da urlarle in faccia come stanno veramente le cose..ma non l'ho mai fatto, fino ad ora.

<<E va bene..>> Ci avviamo verso la parte di negozio dedicata alle bambole ed altri giocattoli femminili e iniziamo a guardare.

<<Mamma io vado lì.>> Theo indica uno scaffale pieno di macchinine, orsacchiotti, costruzioni e tutti i giochi possibili e immaginabili per bimbi e lasciando la sua mano si dirige lì davanti ed inizia a guardare i giochi con adorazione.

<<Non ti allontanare da lì.>> Si raccomanda Josephine.

Mentre guarda le bambole io poso il mio sguardo su di lei. Precisamente sulle sue labbra. Oggi, stranamente, ha sulle labbra un rossetto di colore bordeaux che s'intona alla perfezione con il vestito celeste e ai suoi bellissimi occhi. I suoi capelli però non sono lisci come al solito, ma ha arricciato le punte in modo da renderli più mossi. E' semplicemente stupenda.

STILL IN LOVE ||Justin BieberDove le storie prendono vita. Scoprilo ora