Capitolo 25

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JUSTIN

Esco dal bagno e chiudo la porta dietro di me.

<<Ecco fatto.>> Sento la voce di Jose affermare e potrei scommettere, anche senza vederla, che sulle sue labbra si stia formando un sorriso.

A giudicare dalla luce, che penetra dalla porta socchiusa della stanza di Theo, capisco subito che i due si trovano lì.

Apro la porta e li guardo. Josephine sta amorevolmente vestendo il piccolo e lui la guarda sorridendo.
L'ho sempre detto che sarebbe stata una bravissima mamma.

<<Ma che bello che sei.>> Sorrido avvicinandomi ai due e abbassandomi alla loro altezza lascio un bacio sulla fronte del bimbo.

Il mio bimbo.

<<Comunque devo andare adesso.>> Sorrido prima di baciare la guancia di Josephine ed alzarmi in piedi.

<<Te ne vai già?>> Sussurra alzando la zip della felpa che ha appena fatto indossare al bambino per poi alzarsi con quest'ultimo fra le braccia.

<<Jose credimi, rimarrei dell'altro ma purtroppo Allison ha deciso di far scoppiare la terza guerra mondiale.>> Dico serrando la mascella.

<<Giusto...Allison... Cosa le dirai?>> Dice portandosi una ciocca di capelli dietro all'orecchio per poi guardarmi. Il sorriso che prima era sulle sue labbra sembra essere del tutto scomparso.

<<Oh non ho idea. Ci penserò nel tragitto fino a casa... So solo che dovrò inventarmi una bella scusa perché ho dei vestiti che non sono i miei, non ho cenato a casa, non ho dormito a casa, non ho neanche fatto colazione a casa e mi sono persino dimenticato che dovevo andare a lavoro. Oh e come se tutto ciò non bastasse Allison ha voluto avvisare anche i miei genitori. Pensa che ha provato a contattarmi pure sua mamma! Sono così incazzato con Allison in questo momento che mi verrebbe voglia di lasciarla all'istante.>> Affermo fumante di rabbia.

Non vedo perché Allison non debba mai farsi gli affari suoi. So che sono suo marito ma non vorrei che raccontasse tutto ciò che faccio ai miei genitori come se fossi un bambino. Mi fa arrabbiare il fatto che abbia avvisato praticamente tutti della mia "scomparsa". Lei è una di quelle persone che fa di tutta l'erba un fascio. Deve sempre farne un problema di stato.

<<Mi dispiace Juss... Non avrei mai voluto creare problemi tra te e Allison e c'ho provato... C'ho provato quando avevo diciotto anni ma non ci sono riuscita. Adesso avendo Theo credevo fosse più "facile"- se così si può dire- ma si è solo rivelato più difficile perché non riesco a sopportare l'idea di te, Allison e la bimba felici insieme e noi qua da soli.. Sul serio..scusa, è colpa mia. Non saresti dovuto rimanere qua. È solo che->>

Non la lascio nemmeno finire il suo discorso che la abbraccio- anzi, li abbraccio- <<non è colpa tua Jose. Non mi hai obbligato. Non appena Jason mi ha detto che Theo..insomma hai capito..sono corso da voi. Perché lo volevo. Nessuno mi ha detto di farlo. Ieri sera ho solo fatto ciò che volevo fare da ormai non so più quanto tempo. Io ti amo, vi amo e non voglio lasciare nessuno di voi due.>>

Josephine torna a sorridere come non mai e Theo ci scruta con i suoi occhioni. Probabilmente starà pensando a che cosa diavolo stiamo blaterando.

<<Ti amo anch'io.>> Sorride.

<<Adesso però devo andare. Giuro che prima o poi sistemerò tutto questo casino e Allison non sarà più un ostacolo.>>

STILL IN LOVE ||Justin BieberDove le storie prendono vita. Scoprilo ora