Capitolo 48

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JUSTIN

<<Guarda papi, si vedono di nuovo i palazzi!>> Theo ride, mettendo le mani sul vetro del finestrino e guardando giù.

<<Hai visto? Tra poco atterreremo amore.>> Lo tengo per i fianchi e guardo con lui il bellissimo panorama che è Seattle di notte, illuminata dalla luna e dalle luci artificiali della città.

<<Siamo arrivati?>> Dice voltandosi verso di me.

<<Sì, tra poco scendiamo dall'aereo. Sei contento?>> Gli chiedo facendolo sedere sulle mia gambe.

<<Sì!>> Quasi urla battendo le mani.

Gli sorrido e poi dico: <<perché non svegli la mamma?>>

Appoggia le mani sul bracciolo del seggiolino che divide me da Jose e si sporge, iniziando a chiamarla dolcemente.

<<Mamma, siamo arrivati. Ti devi svegliare perché tra poco dobbiamo scendere dall'aereo.>> Dice a bassa voce, toccandogli appena la spalla.

<<Dai mamma svegliati, dobbiamo scendere.>> Le ripete, prendendo tra le mani una ciocca dei suoi capelli neri e iniziando a giocherellarci.

Josephine schiude gli occhi e Theo le sorride. Proprio come uno specchio, il suo sorriso si riflette sul volto della sua mamma.

<<Siamo arrivati mamma.>> Dice Theo, mentre Josephine si stropiccia gli occhi e poi lo prende in braccio.

<<Davvero?>> Gli chiede lasciando un bacio sulla punta del suo naso.

<<Sì.>> Dice mettendo le sua piccole mani sul petto di Jose.

<<Invitiamo i signori passeggeri a restare seduti e ad allacciarsi le cinture di sicurezza, stiamo per atterrare.>> Dice una hostess al microfono.

<<Sentito? Dobbiamo rimetterci la cintura.>> Josephine sorride mettendo Theo al suo posto ed agganciandogli la cintura.

Mentre l'aereo inizia ad andare sempre più giù, piano piano riesco a vedere la pista d'atterraggio. Prendo la mano di Jose e lei tiene nella sua quella del nostro bimbo.

Quando finalmente l'aereo atterra nell'aeroporto, Jose prende in braccio Theo e tutti e tre usciamo, mettendo nuovamente piede nella città che ci ha fatti rincontrare.

<<Adesso dove andiamo?>> Dice Theo tutto felice, guardando la sua mamma, e poi me.

<<Adesso andiamo a prendere le nostre valigie, piccolo.>> Gli dico.

<<Non andiamo da Cassidy?>> Chiede.

<<No amore, andiamo domani da Cassidy. Adesso è troppo tardi.>> Gli spiega la mia ragazza, baciandogli la guancia.

Entriamo all'aeroporto e dopo aver recuperato le nostre poche valigie, prendiamo un taxi che ci porta direttamente al nostro hotel.

<<Buonasera signori.>> Dice l'uomo dietro il bancone della reception.

<<Buonasera, abbiamo una camera prenotata a nome Bieber.>> Gli dico appoggiandomi al bancone con i gomiti.

STILL IN LOVE ||Justin BieberDove le storie prendono vita. Scoprilo ora