Capitolo 8

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Marc tornò al circuito per fare le qualifiche io invece rimasi in camera a fantasticare su domani, il nostro primo appuntamento. Ancora non potevo crederci, me l'aveva chiesto veramente. Finalmente si era sciolto e mostrato per quello che è, per il Marc di cui mi sto lentamente e inevitabilmente innamorando. Domani sarà una giornata speciale, ovviamente se vince la gara, questo era il patto. So che la vincerà è un pilota molto forte. Non so come la prenderà mio padre, ma poco m'interessa, se si mette a ostacolarmi di nuovo dovrò escluderlo per un po' dalla mia vita, mi dispiace ma è così. Immersa nei miei pensieri non mi accorsi neanche del telefono accanto a me che suonò da ore, senza leggere il nome Risposi.

"Pronto?"

"Amore mio!" Disse una voce femminile.

"Mamma!" Risposi entusiasta. Finalmente eravamo riuscite a sentirci, mi era mancata con l'aria.

"Ciao amore come stai?" Domandò.

"Mi manchi tantissimo, devo raccontarti così tante cose! Tu come stai?" Le chiesi io interrompendola. Mi raccontò di tutto quello che aveva fatto in questi giorni, e di come il mio ex ragazzo le stesse stressando l'amina per sapere quando sarei tornata.

"Ti ho chiamata per dirti una cosa importante" Disse seria.

"Dimmi mamma" Risposi tranquillamente.

"Sai quei mal di testa che avevo tanto spesso?" Domandò. In Italia avevo assistito a numerose visite a causa dei suoi continui mal di testa ma li avevano sempre attribuiti allo stress.

"Si.." Dissi incitandola a continuare.

"Sono andata dal medico e ha detto che soffro di una malattia" Affermò. Spalancai gli occhi.

"C-Cosa?" Feci fatica a crederci. Perché mi stava dicendo tutto questo via telefono?

"Non ti devi preoccupare, è curabile, non devo neanche operarmi solo prendere delle pastiglie" Mi rassicurò.

"Non mi stai mentendo per tranquillizzarmi vero?" Domandai.

"No tesoro davvero, l'Unica cosa è che non possiamo vederci, io non posso muovermi, l'aereo non lo posso prendere" Disse dispiaciuta. Se riesco, già domani andrò da lei, non posso stare così lontana sapendo che sta male.

"Vengo io allora" Mi offri. Lei rifiutò.

"No tesoro, devi stare con tuo padre, ricordi perché sei partita?" Si lamentò. Sapevo benissimo qual era il mio scopo, ma da quando sono qui la mia vita è stata stravolta da tutto e da tutti. Specialmente da una persona.

"Mamma è opprimente stare con lui. Non mi fa conoscere chi voglio, non c'è mai per me, mi sento sola" Risposi.

"Ma sai che è fatto così, lui mette il suo lavoro prima di ogni cosa, anche della sua famiglia è stato sempre così" Affermò. Come faceva ad accettare tutto questo? Lei è la moglie, possibile che non riesca a ribellarsi?

"Si ma fa male, lui sa di te?" Chiesi.

"Certo che lo sa gli ho mandato i documenti una settimana fa prima di essere ricoverata" Proferì. Documenti? Ricoverata? Perché non mi mette mai al corrente di nulla?

"Perché io non sapevo nulla di tutto questo?" Domandai arrabbiata. Al posto di perdere tempo a giudicare Marc, potrebbe usarlo per informarmi sulle condizioni di mia madre.

"Sapevo che tuo padre non te ne avrebbe parlato e così ti ho chiamata" Spiegò.

"Manco queste cose importanti mi dice, è incredibilmente quell'uomo" Mi lamentai.

"Non dare troppo peso a questo adesso" Ammonì lei.

"Ma come faccio a non pensarci? Tu stai male e io non ne sapevo niente ,ho un padre che non mi considera e il ragazzo che mi piace ci ha messo venti anni per invitarmi ad uscire" Dissi quasi sull'orlo di piangere. Le due persone più importanti della mia vita mi nascondo le cose. Mia madre è malata e mio padre mi mette sempre all'ultimo posto in tutto. Sono 22 anni che vivo così, non ne posso più.

IndestructibleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora