Capitolo 2

196 11 0
                                    

11/7/2016
Marc's pov.
Caro diario, l'ho vista con un altro. Ha pubblicato una foto abbracciata a un certo Matteo. Non era tanto male, ma non rispecchiava i suoi gusti estetici. Se le piaceva lui, allora fingeva con me. Ho chiamato molte volte Iris come un pazzo per farmi dire chi era, e sai cos'ho scoperto? Era suo cugino. Sì, hai sentito bene. Quindi..quanto sono infantile da 1 a 10? Mille può andare bene. Ho comprato un biglietto per Milano, sai com'è siamo a luglio e ci sono i saldi, Milano è la città della moda. Oh andiamo, smettiamola di scherzare. Mi manca troppo, voglio vederla. Mi basterebbe rimanere nascosto in un angolo del vialetto di casa sua, vederla uscire di casa, mi accontento di poco. Domani partirò, ma proverò a rimanere distante. Dunque, le valigie erano già pronte da giorni, avevo in programma questa partenza ovviamente. La pausa estiva si sta dimezzando, non manca tanto. Non credo che torni a seguire ogni gara, ma spero che lo faccia. Ha una vera e propria passione per le moto, sarebbe un peccato perderla a causa mia. Sì, è colpa mia. Dopo quanto successo tra di noi, ha deciso di non partecipare più a nessuna gara. Voleva vivere definitivamente a Milano con i suoi affetti.  È così ha fatto. Amo questo suo lato intraprendente, se vuole fare qualcosa, non si fa problemi e la ottiene.

12/7/2016

Caro diario oggi si parteee! Non puoi capire quanto sia felice, la rivedrò! Ho messo in valigia lo stretto indispensabile, non mi fermerò molto. Ho scelto un completo casual ma non troppo elegante. Voglio essere bello per lei. Ti dovrò lasciare qui caro diario, non voglio correre il rischio di perderti. Se lo facessi la mia vita finirebbe. Ti immagini che imbarazzo?  I miei pensieri più intimi letti da estranei. Mio dio no. Non voglio neanche pensarci. Il mio cassetto ti custodirà. È stato bello scriverti, ci vediamo fra un po' di giorni. Nel frattempo cerca di non farti scoprire.

E così chiusi il diario e uscii da casa. Chiesi ad Alex di accompagnarmi all'aeroporto e partii. Avrei voluto che fosse stato per l'ultima volta. Glielo dissi anche a lei, ero disposto a trasferirmi. Avevo comunque bisogno di una casa nuova, non potevo vivere per sempre con i miei genitori. Aspettavo la ragazza giusta, e ora che l'ho trovata non vedo perché non farlo. Mi piace Milano, sia il cibo sia la lingua. Mi troverò bene.  Qualsiasi posto insieme a lei è casa. Arrivai in poco tempo, non me ne accorsi neanche, troppi pensieri. All'uscita presi un taxi che portò in una via vicino a casa sua. Feci il resto a piedi con la mia bellissima valigia pesante. Erano le 8 del mattino, verso le 8,30 sarebbe uscita per andare all'università. Come lo sapevo? Grazie all'invenzione di instagram. Ogni giorno pubblicava una foto con scritto 'di nuovo qui'  verso quell'ora. Aspettai molto tempo, finché la vidi. Era bellissima. Aveva i capelli più corti e lisci. Rimasi ad ammirare ogni suo passo finché non sparì dalla mia visuale. I miei battiti accelerarono, è stata un'emozione indescrivibile vederla. Ogni giorno ho sognato questo momento e adesso che si è realizzato non so che dire. Avrei voluto tanto parlarle. Mi avrebbe sicuramente cacciato, ma almeno avrei risentito la sua voce. Forse potrei farlo, non era una pessima idea se Iris mi avrebbe aiutato. La chiamai subito. Rispose dopo due squilli. Mi salutò con un'energia mai vista. Era un sole quella ragazza, sempre sorridente e disponibile. Le chiesi di vederci per aiutarmi, ma disse che era impegnata. Mi propose però di andare a casa sua, mi avrebbe lasciato le chiavi nella casella della posta. Accetta subito e la ringraziai infinitamente. Aspettai che uscisse anche lei, mi fece l'occhiolino e sorrise. Non riuscirei mai a ringraziarla abbastanza, aveva fatto tantissimo per noi, e non parlo solo di ora. Misi la chiave nella serratura ed entrai. Non era tutto come lo ricordavo, l'arredamento era cambiato. Più moderno. Nascosi la mia valigia e salii al piano di sopra. Entrai in camera sua, mi era mancata tanto anche quella. Avevo dei ricordi bellissimi di questo letto, ci avevamo fatto l'amore prima della morte di sua madre. Racchiudeva il nostro amore, come faceva anche il mio. Aprii l'armadio e trovai una scatola. Il mio primo grande amore si chiamava. Dentro c'erano tante foto di noi due insieme, il nostro primo appuntamento, nel mio box con una coppa, a casa mia, con Daniel. Aveva creato un album di ricordi. Non me ne aveva mai parlato, strano. Era tutto impolverato. Chissà da quanto tempo ormai non lo apriva più. Avrei dovuto crearne uno anch'io, beh almeno avevo il mio diario. Si erano fatte le 10 ormai, mamma mia come passava in fretta il tempo. Mi preparai qualcosa da mangiare, non ero riuscito a fare colazione. Presi una brioche e scaldai il latte. Sul frigo erano appese delle sue foto con Iris e Sam. Anche lui viveva qui quindi. Sam era innamorato di iris, anche se non lo ammetteva. Era evidente, solo uno a stupido come lui non se ne sarebbe accorto. Appena sentii un rumore venire dalla porta d'ingresso salii correndo al piano di sopra. Non ero ancora pronto per vederla e parlarle così da vicino. Per tutto questo tempo non aveva avuto mie notizie, inoltre non si ricordava che ero il suo ragazzo, quindi quale scusa intelligente potevo usare per essermi infiltrato in camera sua? Nessuna. Cercai in tutti  i modi di nascondermi nell'armadio ma non ci stavo. Cercai freneticamente un posto finché una voce mi richiamò.

"Marc? Sei proprio tu?"

IndestructibleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora