Capitolo 23

632 22 2
                                    

~Eveline's pov~
"Scusate,disturbo?" Disse Marc facendo finta di tossire. Che diavolo avevo fatto? Perché mi ero buttata nelle braccia di Maverick? Mi guardò con occhi arrabbiati e stufi, occhi di chi non voleva sopportare altro, e aveva ragione. Maverick si staccò da me e iniziò a dare delle spiegazioni inutili, Marc non l'avrebbe ascoltato. Così parlai io.

"E' venuto qui solamente per vedere come stavo, domani partirà per il Mugello" Spiegai. Lui mi rise in faccia, cosa che mi diede molto fastidio.

"Quante altre persone devo sopportare al tuo fianco? Non basta Sam?" Domandò infastidito. Io mi lamentavo sempre di Brenda però anche per lui non dev'essere facile avere sempre Maverick e Sam intorno. Però non sono io che li chiamo, si presentano sempre da soli e mi sembra scortese cacciarli.

"Sam? Chi è Sam ?" Chiese Maverick.

"Il mio ex" Risposi. Marc si ammutolì. Loro erano i miei unici amici a parte Dani ovviamente, non potevo non frequentarli. In questo periodo mi sentivo come mi fosse caduto il mondo addosso e da sola non riesco ad alzarmi. Ho bisogno di un amico, mi spiace che siano tutti e maschi e che questo gli procuri gelosia.

"Vuoi venire al circuito con me?" Mi propose improvvisamente Maverick.

"Che cosa? Non puoi averglielo chiesto veramente" Rispose Marc. Non volevo partire per quella stupida gara, figuriamoci se l'avessi fatto con lui. Marc mi avrebbe tolto definitamente il saluto.

"Si l'ho fatto! Non può stare qui da sola, visto il dolore che prova" Ribatté Maverick a tono. Ma veramente si stavano mettendo a litigare per questa stupidata? Ci sono cose più gravi nella vita, ed io ne avevo la prova.

"Io non lascerò questa casa, forse nella prossima gara ci sarò, ma adesso ho solo bisogno di pace. Maverick grazie per tutto, per le risate, per i fiori e per esserti preoccupato per me. Ho bisogno di stare un po' da sola. Ti farei restare qui, ma non vorrei creare altri problemi" Risposi ringraziando Maverick. Lo accompagnai alla porta e lo salutai. Dopo averla chiusa mi accorsi di essere rimasta sola in stanza. E Marc? Mi toccava pure cercarlo per tutta la casa! Non esiste. Andai in camera mia, quando vorrà venire a parlarmi parleremo.

~Marc's pov~

Avevo fatto di tutto. Di tutto per farle dimenticare la storia della madre, per renderla felice. Da quando ero arrivato avevo avuto solo problemi, Brenda, Sam, suo padre, Vinales...non ne potevo più. Domani partirò e vedremo cosa accadrà. Non ero propenso ovviamente a lasciarla qui, anche perché non avevo notizie di Sam e avevo paura che le accadesse qualcosa, ma purtroppo non potevo restare e lei non si voleva muovere. Sapevo che si sentiva sola e che aveva bisogno di conforto, ma lo cercava in tutti tranne che in me. Quando era diceva due parole per tranquillizzarmi, invece con gli altri si confidava ,si apriva. Volevo dirle di Brenda, volevo dirle che i nostri problemi erano finiti, che potevamo vivere la nostra storia nel migliore dei modi, e invece cosa accade? Arriva Vinales. È incredibile. Non volevo partire senza salutarla ma ora come ora non avevo voglia di vederla. Preparai tutto per la partenza e mi addormentai. Domii forse qualche ora, giusto per non sembrare uno zombie. Quando scesi le scale guardai dietro di me un'ultima volta. Il mio cuore mi stava implorando di salirle di nuovo e salutarla. Ma il mio orgoglio mi fermava. Aprii la porta di casa e chiesi al tassista di prendermi le valigie, così fece. Aspettai che caricasse tutto ed uscii.

"Vuoi andare via senza salutarmi?" Disse una voce fermandomi. Eveline era in piedi davanti a me con gli occhi rossi e gonfi, sicuramente anche lei non aveva chiuso occhio.

"No, ma non ho avuto altra scelta, ero arrabbiato. Mi hai lasciato per la mia amicizia con Brenda che dura ormai da 24 anni e io devo sopportare il tuo ex e Vinales che ti girano sempre intorno. Capisci che non è accettabile come cosa?" Domandai. Avevo rinunciato a molte cose per starle vicino, non mi sembrava lo stesse apprezzando.

"Sam è ritornato nella mia vita è vero, e Maverick ci tiene ancora a me, ma loro non ti tolgono niente, perché io è te che amo" Ribatté avvinandosi. La guardai dritta negli occhi, era sincera. Il suo viso era a pochi millimetri dal mio e la voglia di baciarla stava crescendo in me. Ma mi trattenni. Non si può sempre risolvere tutto con un bacio. Sembra sempre che risolviamo tutto, poi al primo problema ritorniamo come prima.

"Beh ormai è inutile parlarne, devo prendere l'aereo, sono in ritardo" Risposi. Lei abbasso lo sguardo. Sorrisi. Mi sarebbe mancata più di ogni altra cosa. Sono tremendamente geloso, e insieme siamo un disastro, ma la amo troppo per lasciarla.

"Vieni qui" Aggiunsi abbracciandola. La strinsi forte a me e annusai il suo profumo. Lei ricambiò e mi lasciò un bacio sulla guancia.

"Ti amo Marc" Disse prima di lasciarmi andare.

~Eveline's pov~

Marc partii. Mi mancherà da morire. Sapevo che se avesse potuto sarebbe restato con me, però la sua distanza mi faceva soffrire comunque. Decisi di parlare con Marc solo perché Dani mi supplicò ,riusciva sempre a convincermi, era un ragazzo troppo speciale. Feci colazione e pulii la cucina. Decisi di darmi alle pulizie di casa per impiegare il tempo ma ovviamente appena iniziai suonò il campanello. Pensai subito fosse Marc, magari aveva dimenticato qualcosa. Ma appena la aprii entrò Sam senza neanche salutarmi. Iniziò a camminare avanti e indietro per il mio salotto senza parlare. Che diavolo era successo ora?

"Ti stanno cercando. Loro ti vogliono, pensano che facendoti del male riusciranno a distruggermi, perché se ti toccano io non andrò più avanti, la mia vita non andrà più avanti" Affermò. Non riuscii a crederci. Me? Non avevo mai avuto problemi con loro, perché volevano proprio me. Come sempre Marc aveva ragione, aveva previsto ogni loro mossa.

"Non vogliono più i soldi?" Domandai.

"No, hanno capito che non è colpa mia, ma hanno detto che in qualche modo saremo sempre collegati" Spiegò.

"E Marc? Ti ha lasciata qui da sola?" Aggiunse poco dopo. Sarebbe rimasto se avesse potuto. Purtroppo non poteva saltare le gare e questo era un grosso problema per noi. Guardai malissimo Sam. Era tutta colpa sua se stavo così. Forse se non fosse stato innamorato di me mi avrebbero lasciata in pace, ma ovviamente nulla può andare come dovrebbe nella mia vita. L'unica cosa che mi venne in mente era l'idea di scappare, ma non sarebbe servito, mi avrebbero trovata comunque. Marc non deve sapere nulla di tutto questo , quando c'entro io non ragiona, e ho paura che si faccia male sulla moto. Deve essere concentrato su quello che fa. Decisi di non dire nulla a nessuno. Aspetterò l'arrivo di Marc e insieme a lui deciderò cosa fare.

~Marc's pov~

Il viaggio andò bene, passai tutto il tempo a pensarla, ma questi erano solo dettagli. Ero contento di tornare al lavoro, almeno riuscirò a distrarmi per un po',però ero anche tremendamente preoccupato. Avevo un brutto presentimento, ma sperai che rimanesse tale. Dopo aver raggiunto il circuito e aver indossato la tuta incominciai a parlare con i miei meccanici per capire come migliorare la moto, ma il miglioramento più che della moto, doveva essere mio. Stavo cercando in tutti i modi di evitare quello stupido di Vinales, ma lui faceva di tutto per irritarmi. Viaggiai persino con lui. Mi chiese almeno 20 volte come stesse Eveline, sicuramente non aveva risposto ai suoi messaggio ed io non potevo che esserne felice. Al termine delle prove incontrai Alex davanti al mio box con una stampella. Mi raccontò di aver fatto motocross giorni fa, era caduto facendosi male al ginocchio, per fortuna nulla di grave. Gli raccontai di Brenda, e di tutto quello che successe in quei pochi giorni che passai con Eveline. Mi sembrò di essere il protagonista di una commedia drammatica. Era tutto troppo incredibile. Alex mi disse di essersi già accorto da tempo di quello che provava Brenda per me, solo io ne ero all'oscuro. Io comunque non avrei mai fatto una cosa del genere, avrei aspettato il momento giusto. Se una persona è fidanzata non ti puoi intromettere nella sua vita così, tu non vorresti mai che un'altra persona lo facesse con te. In questi giorni non mi mancò, forse anche perché non avevo avuto un secondo libero per pensare. Presi il telefono per vedere se Eveline mi avesse scritto ma c'erano solo 10 chiamate perse da un numero sconosciuto. Lo richiamai e sentii una voce maschile.

"Parlo con Marc Márquez?" Disse.

"Si sono io" Risposi.

"Sono Sam" Disse. Cosa diavolo voleva? Come aveva avuto il mio numero? Non si poteva mai stare in pace, mai.

"Eveline è in pericolo" Aggiunse poco dopo.

IndestructibleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora