Capitolo 57

310 19 0
                                    

-Eveline's pov-
Mi arrabbiai talmente tanto con Marc da non sentire più il frastuono che mi circondava. Erano tutti felici, si divertivano, ballavano, ed io ero lì a chiedermi perché stesse accadendo tutto a me. Mi fidavo di lui, mi stavo innamorando di lui. Mi ha conquistata con un sorriso, con le sue attenzioni, i suoi modi di fare così premurosi e dolci. Sono tornata qui per dimenticarlo, per mettere un punto a questa storia, ho fatto l'opposto.

Ho continuato a cercarlo perché era quello che sentivo, il mio cuore mi spingeva da lui perché pensava che potesse cambiare idea. Ho sempre fatto tutto seguendo quello che sentivo e ho sempre sbagliato, sempre. Ormai tanto vale ammetterlo, sono innamorata di Marc. Ho provato a rifiutarlo, ad allontanarlo, ma non c'è ne stato bisogno, l'ha fatto da solo con i suoi comportamenti.

Sono ferita dalle sue azioni, se ero davvero la sua ragazza a quest'ora, dovremmo essere insieme abbracciati a farci le coccole, non in due paesi diversi, con persone diverse. Dalle didascalie delle foto trapela l'amore che prova, o meglio provava per me. E' bastato un mio incidente per dimenticare tutto? Io ho fatto lo stesso, è vero, ma non a causa mia.

Forse si è sentito ferito dal fatto che non lo ricordassi e ha lasciato perdere. Non si è mai avvicinato tanto da farmi capire che c'era un passato. Io lo sognavo tute le notti, speravo che potesse essere un giorno il mio ragazzo, e adesso scopro che lo è già, o almeno lo era. Se mi avesse amato davvero, non sarebbe andato a vivere con Brenda. Non mi avrebbe permesso di allontanarmi da lui.

Sono arrabbiata perché mi ha mentito e sostituita con la sua migliore amica. Quelle lacrime che scendevano dai suoi occhi al mio risveglio erano finte, lui è finto. Quei dannati occhi a casa dei quali mi sono innamorata di lui. Doveva dirmelo, al mio risveglio doveva farmi presente il fatto che non mi amasse più, e che voleva stare con Brenda. L'avrei accettato, tanto continuo a non ricordare nulla di lui, non avrei sofferto.

Ha usato il modo peggiore, mi ha avvicinata e lasciata senza anestesia. Non voglio più rivederlo. Gli ho scritto una lettera piangendo, pregandolo di non essere così freddo e distaccato con me, di non allontanarsi senza darmi almeno una spiegazione. Chissà quante risate si sarà fatto vedendo com'ero disperata.

Ha detto che ci teneva a me, che avrebbe fatto di tutto per vedermi felice, parole al vento. Nessuno mi ha avvisata del guaio che stavo correndo, sapevano tutti chi era e nessuno si è scomodato dal tenermi lontana. Mi hanno criticata per essere ancora amica di Sam e non si sono preoccupati di come stessi soffrendo per Marc. 'E' un bravo ragazzo, devi dargli tempo, vedrai che ti farà capire cosa pensa'. Certo come no.

In tutto questo non riesco a fare a meno di pensare a com'eravamo insieme, a se ero ancora più innamorata di ora. Forse non l'ho mai dimenticato, o forse mi sono rinnamorata di lui di nuovo, come la prima volta. Questo fa capire quanto sia profondo quello che sento io, e quanto sia superficiale il suo. L'ho sempre visto come un'ancora di salvezza, la persona da chiamare quando stai male e hai bisogno di una luce che ti guida.

E' stata la persona che mi ha fatta affondare. Ho il cuore a pezzi in questo momento, mi sento un rifiuto umano. Ho perso la mia dignità, ho toccato il fondo per lui. E' lì a farsi la sua luna di miele con la ragazza, ed io qui con il mascara colato davanti ad una folla di persone che non si è neanche accorta della mia assenza.

Senza dire nulla a nessuno, uscii dal locale e tornai a casa. Buttai tutti i cassetti a terra, aprii gli armadi e cercai come una disperata qualche prova di noi due insieme. In camera mia non c'era nulla, in soggiorno e in cucina niente. Andai in camera di mio padre e dopo averla messa a soqquadro peggio di un detective, trovai una scatola. Non era molto grande ed era ben nascosta. La tirai fuori e l'aprii.

C'erano lettere, foto e regali. Trovai un album con scritto sopra 'il mio primo grande vero amore' e lo aprii. Era pieno di dediche e foto rappresentative la nostra felicità in quell'istante. Io persa in lui e lui in me. Eravamo a casa sua, al mare, alcune fatte a sgamo nei box. Lui era davvero il mio ragazzo, io lo amavo, e lo amo tutt'ora.

IndestructibleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora