Capitolo 62

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Eveline's pov:
"Aww siete così belli insieme!" Esclamò Iris appena Marc uscì.

"Anche tu e Sam non siete male" La smascherai. Si girò verso di lui e sorrisero entrambi.

"Ci stiamo conoscendo, non è nulla d'importante" Affermò tutta rossa. Non solo stavano bene insieme, ma ero anche felice per Sam. Voglio che inizi una nuova vita, deve innamorarsi, essere felice e ritrovare il suo posto nel mondo. Sono sicura che Iris lo aiuterà benissimo.

"E con Marc quindi? Non state insieme?" Domandò Sam. Mi ha lasciato del tempo per pensare, ma non credo serva. So già quello che devo fare.

"Domani gli parlerò, adesso voglio che stia un po' da solo e che pensi a quello che vuole realmente fare" Sospirai. Era sicurissimo, voleva stare con me a tutti i costi, non posso non affermare che sia innamoratissimo di me.

"Non farlo aspettare troppo, ricordati che sei una delle persone che ama di più al mondo" Disse Iris tutta felice. Forse non dovevo aspettare fino a domani, potevo decidere direttamente in quel momento. La risposta infondo l'avevo già.

"Dici che devo chiamarlo?" Domandai. Lei annuì e mi passò il cellulare.

"Era una domanda, non ho detto che l'avrei fatto ora" Aggiunsi ridendo. Ha più fretta di me nel vederci insieme, è adorabile.

"Su dai non farti pregare, componi questo numero e chiamalo" Ribatté sbloccando lo schermo. Non so nemmeno cosa dire, quando sono davanti a lui, divento impacciata e non capisco più nulla. Posai il telefono e mi sedetti.

"Qual è il problema adesso?" Chiese Iris spazientita. Mi guardò nervosa e stanca. Capisco come si possano sentire, stanno facendo tutto questo per me, per vedermi felice, ma io non capisco perché non ho il coraggio di andare avanti.

"Non so cosa dirgli" Ammisi. Lei alzò le mani in aria e roteò gli occhi.

"Dirgli che lo ami e vuoi passare la tua vita con lui" Disse facendola sembrare una cosa scontata. Non volevo limitarmi a questo, desideravo fargli capire davvero quanto fosse importante per me. Ha fatto tanto per farsi perdonare, ci teneva tanto affinché io avessi una buona opinione di lui, il minimo che possa fare è ricambiare.

"Quando sono davanti a lui mi blocco, non so più che fare o dire" Spiegai. Sta volta intervenne Sam, mi mostrò un foglietto con un indirizzo e mi disse di andare lì.

"È il suo Hotel, vai, altrimenti ti ci porto io" Disse costringendomi. Per evitare altri drammi decisi di andare. Mi sistemai un po', li salutai e salii in macchina. Pensai per tutto il tragitto a un potenziale discorso, ma sapevo già che non lo avrei ricordato, quindi alla fine decisi di non perdere tempo. Arrivai in 10 minuti, parcheggiai e chiesi informazioni sul numero della camera. 93 Disse il receptionist. Salii le scale, mi munii di coraggio e bussai.

Non mi venne ad aprire nessuno, provai a posare l'orecchio sulla porta ma non sentivo rumori. Dove diavolo era Marc? Avevo anche eliminato il suo numero, avrei dovuto chiederlo a Sam o Iris. Mandai un messaggio a entrambi, Iris fu la prima a rispondere. Salvai il numero in rubrica e lo chiamai. Dopo due squilli Rispose

"Eveline, dimmi" Rispose. Sembrava triste dalla voce..

"Dove sei? Devo parlarti" Affermai. Mi diede le coordinate per raggiungerlo e lo feci. Si trovava in giardino, seduto su una panchina con la testa fra le mani. Mi avvicinai piano e quando fui abbastanza vicina, vidi delle lacrime solcargli quel viso perfetto. Perché piangeva? Gli avevo detto che ci dovevo pensare, non che era un no definitivo. Quando si accorse della mia presenza, si asciugò le guance freneticamente e mi guardò.

"Dovevi dirmi qualcosa?" Chiese. Mi sedetti al suo fianco e feci dei lunghi sospiri.

"Perché piangi? È a causa mia?" domandai, anche se sapevo già la risposta.

"Si, ci ho pensato. Non voglio più stare con te" Affermò di punto in bianco. Sbiancai e lo guardai sorpresa. Non voleva stare con me? Dopotutto quello che aveva fatto per riavvicinarsi, mi stava rifiutando di nuovo?

"Scusami? Cos'è successo adesso? Perché hai cambiato idea?" Domandai triste. Io avevo messo da parte le mie paure, ero riuscita a mettere davanti all'amore e lui cosa fa? Si tira indietro.

"Non posso stare con te se non ti fidi di me. Dovrò partire fra qualche giorno, e non posso correre pensando che tu stia male per Brenda o per qualche altro problema stupido che creano le altre persone" Pronunciò. Di cosa diavolo stava parlando adesso? È vero che non mi fido di lui, ma è perché non lo ricordo. Conosco questo Marc, mi sono innamorata di questo, non posso sapere com'era prima .

"Chi sono queste altre persone? Un'ora fa avresti fatto di tutto per tornare insieme me, e adesso ti tiri indietro?" Davvero non potevo crederci, era tutto un tira e molla. Volermi e respingermi l'attimo dopo, non sono un oggetto.

"Perché mi hai mentito" Rispose. Mentito? Io? Da quale pulpito esce questa frase?

"Io ti ho mentito? E tu cos'hai fatto fino ad adesso?" Lo accusai. Mi stavo arrabbiando sul serio. In un'ora è cambiato tutto? Non ci si può fidare di lui, ho bisogno di stabilità, lui non è in grado di darmela.

"Pensi che sia davvero paragonabile a quello che hai fatto tu a me?" Domandò irritato.

"Dimmi cos'ho fatto, perché davvero non riesco a capirlo" Forse è arrabbiato perché l'ho trattato male, ma non mi sembra che sia nella posizione giusta per reclamare qualcosa.

"Hai baciato Vinales" Disse. Che cosa? Io non l'ho mai fatto! L'unica persona su cui voglio posare le mie labbra è lui!

"Chi diavolo ti ha detto una stupidaggine del genere?" Domandai. Maverick non l'ho più visto, non mi aveva fatto una buona impressione, e dopotutto quello che aveva raccontato Marc l'avevo trovato ancora più falso.

"Tu. Me l'hai scritto tu un'ora fa" Disse mostrandomi il telefono. Era il mio account di Instagram c'era un messaggio con scritto "Marc ci ho pensato, non meriti tutto questo dolore. Non voglio stare con te perché amo un altro ragazzo, è Maverick. Ti ho baciato per vedere se provavo qualcosa per te, ma era solo attrazione fisica. Io e Maverick ci siamo baciati e adesso mi aspetta in Spagna. Partirò e andrò da lui a coronare il mio sogno d'amore. Ti prego di lasciarmi in pace. Buona fortuna per tutto, spero possiamo essere amici. Come sai al cuore non si comanda, e il mio ha scelto lui."

"Marc non ho mai scritto una cosa del genere devi credermi! Io ti amo davvero!" Lo pregai. Lui si alzò e mi fulminò con lo sguardo. Non poteva davvero credere a un messaggio. Sono venuta qui per dirgli quanto lo amo, e come sia inevitabilmente sua e di nessun altro. Non ho scritto quel messaggio, non lo farei mai.

"Potevi dirmelo prima, non mi sarei mai umiliato in quel modo" Disse con disprezzo. Non si è umiliato, ha solo lottato per la ragazza che ama.

"Devi credermi, non l'ho scritto io. Non lo farei mai, sono venuta fin qui per dirti che la mia scelta sei tu, ora, adesso e per sempre!" Dissi piangendo. Ero terrorizzata dall'idea di perderlo. Non avrei sopportato una vita senza di lui, era il mio tutto, e volevo essere di nuovo la sua ragazza.

"È il tuo account, pensi davvero che sia stupido?" Domandò ironico. Si dimenava cercando di calmarsi, io piangevo e lui mi guardava con occhi freddi e distaccati. Non l'avevo mai visto così. Era troppo ferito, non mi avrebbe mai ascoltata.

"Ma come puoi credere a un messaggio dopo tutto quello che abbiamo vissuto!" Domandai isterica.

"Oh certo, perché tu invece mi hai creduto sulla parola no! Sono stufo di rincorrenti per farti capire quanto ti amo, dopo questa con me hai chiuso. E questa volta per sempre" Affermò duro. Si voltò intento ad andarsene quando lo fermai.

"Marc aspetta, davvero non è come sembra. Qualcuno deve essersi impossessato del mio account e averti mandato quel messaggio di proposito. Dopotutto quello che ti ho detto, ti ho confessato le mie paure, ti ho detto quanto sei importante per me. Pensi davvero che io sia capace di scegliere qualcuno che non sia tu? Il mio cuore ti appartiene, non ci sarà mai qualcun altro" Dissi accarezzandogli la guancia. Il suo sguardo non si addolcì come speravo. Perché gli faceva così male, perché non mi credeva. Ci eravamo detti quando ci amavamo solo con lo sguardo, un messaggio non può rovinare tutto quello che faticosamente avevamo ricostruito.

"L'unica cosa che penso è che ora come ora non voglio più vederti". Disse andandosene.

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