Capitolo 59

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~Eveline's pov~
Appena si aprì la porta mi caddero le chiavi dalle mani per la sorpresa. Marc era di fronte a me, bellissimo come sempre, che mi fissava. Aveva i capelli più corti, gli occhi stanchi, e lo stesso sorriso caloroso e familiare di sempre. Era vestito con una maglietta e semplici jeans, malgrado ciò rimaneva sempre il ragazzo più bello che io avessi mai visto.

Vederlo ha suscitato in me qualcosa di forte, mi venne l'istinto di abbracciarlo, ma per fortuna mi fermai. Mi era mancato tantissimo, non posso dire che averlo qui davanti non mi riempia il cuore di gioia, perché mentirei. Rimanemmo entrambi in silenzio per un po' finché non distolsi lo sguardo da lui e mi ricordai quello che aveva fatto. Cambiai subito espressione, lo guardai con occhi pieni di odio e lo spinsi.

"Che ci fai qui? Ti avevo detto espressamente di stami lontano" Lo rimproverai. Non posso dimenticarmi di lui se mi sta accanto, non riesco a fare un discorso serio se mi guarda con quegli occhi pieni di dolcezza. Perché è tutto così difficile?

"Pensavo avessimo fatto pace, durante la video chiamata andava tutto bene" Disse avvicinandosi. Indietreggiai fino a toccare la porta con la schiena. Non volevo che mi toccasse, dovevo mantenere la mia posizione e fargli capire che aveva sbagliato tutto con me.

"Certo, finché non ho scoperto le tue bugie" Affermai incattivita. Nei suoi occhi vidi una scintilla di dolore, si staccò da me e iniziò a muoversi freneticamente.

"So che sei arrabbiata, ma davvero non volevo farti soffrire" Spiegò. Questa era davvero la sua spiegazione a tutto? Queste semplici parole? Oh andiamo, come spera che lo perdoni se non è credibile? Aspetta.. sto già pensando di perdonarlo?

"Vattene. Sono stufa di stare a sentire le tue storie, ho sofferto troppo, esci dalla mia vita" Dichiarai prendendogli un braccio. Mi afferrò il polso e mi spinse contro di lui. Appoggiai la testa sul suo petto e mi abbracciò. Rimasi lì per pochi secondi, gli pestai un piede e scappai.

"Devo spiegarti tutto,non è come pensi tu" Affermò. Allora non vuole proprio capire, non ho voglia di sentirlo.

"Non m'interessano le tue scuse, vattene" Risposi a denti stretti. Stavo per cedere, stavo per implorarlo di nuovo di dirmi che era tutto uno scherzo e che mi amava anche lui, non doveva accadere. Questa volta non avrei messo da parte la mia dignità.

"Si che t'interessano. Non me ne vado da qui finché non mi ascolti" Proclamò mettendosi a braccia conserte e sedendosi sul divano. Lo presi di nuovo per un braccio e cercai di alzarlo. Ero piccola e magra, come ho fatto a pensare che sarei riuscita a spostarlo?

"Chi ti ha detto di venire? Ho implorato tutti di non chiamarti" Mormorai. Se è stata Iris, la uccido, se è stato Sam, lo caccio di casa.

"Mi hai bloccato su whatsapp, pensavi che non me ne sarei accorto?" Domandò sorridendo. Ti prego smettila subito...

"Non m'interessa quello che pensi, torna dalla tua ragazza" Risposi sedendomi anch'io. Non si sarebbe mosso da lì, da sola non riesco a spostarlo. Sentiamo cos'ha da dire e togliamoci il pensiero.

"Sono già con lei" Pronunciò. Mi girai di scatto e lo guardai male. Ammirai il suo coraggio, nonostante l'avessi bloccato da tutte le parti, offeso, bruciato tutto ciò che mi legava a lui, ha viaggiato ed è venuto fin qui a spiegarsi. Perché fa queste cose? Mi confonde così, quando penso che è sbagliato, fa cose dolcissime. Quando penso che sia perfetto, arriva qualche notizia che mi distrugge. Sono nervosa, lui mi fissa sorridendo ed io mi sento a disagio.

"Evita queste battute e vattene" Annunciai. Si avvicinò a me e prese le nostre mani. Fui invasa da mille scosse elettriche al suo contatto, aveva la mano calda e morbida. Intrecciò le sue dita con le mie e accarezzò il palmo.

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