La telefonata
Negli istanti a seguire, non appena varcammo la soglia di casa, lanciai un'ultima occhiata a Friedhelm, notando la sua rabbia mista a confusione.
Non avrei potuto dargli ragione dicendo di essermi arrabbiata.
Che spiegazione avrei potuto dargli? Io non ero la sua fidanzata. Ero semplicemente considerata sua sorella.
E le sorelle non si ingelosiscono se il proprio fratello frequenta altre ragazze, no?
Che situazione assurda.
«Signorina, il pranzo sta per essere servito. Può accomodarsi nella sala da pranzo.» Disse Olga, avvicinandosi e interrompendo il mio flusso ininterrotto di pensieri.
Friedhelm ci passò accanto, salendo velocemente le scale.
«Olga... Quante volte ti ho già detto di non darmi del lei? Tu sei come una madre per me.» Le dissi, prendendole le mani.
«Anne, sai che non posso. Tuo padre mi caccerebbe via a pedate...» sussurrò, guardandosi intorno.
«Non preoccuparti per lui. E' troppo impegnato a dedicare tutto se stesso al Führer per accorgersi di cosa gli accade intorno...» constatai con amarezza.
«Cambiando argomento... notizie da Franz? E' arrivata la lettera che stavi aspettando dal fronte?» La guardai negli occhi, accarezzandole teneramente le mani.
Olga aveva un figlio di ventiquattro anni impegnato a combattere al fronte russo, a Stalingrado. Non riceveva sue notizie da parecchi mesi ed era sempre in ansia, povera donna. Vederla così sofferente mi faceva star male.
Scosse la testa, stringendo a sua volta le mie mani. «No, tesoro. Nulla. Quest'attesa è snervante. Oh... povero Franz. Prego sempre per lui. Il Signore deve salvare l'unico figlio che mi ha donato.»
«Andrà tutto bene, Olga. Presto riceverai notizie da Franz. Lui non vorrebbe vederti così, devi essere forte. Io ci sono per qualsiasi cosa.» Le baciai la guancia, provando ad infonderle coraggio e speranza.
Brutta bestia la guerra. La paragonavo spesso ad un demone assetato di sangue. Non vedeva letteralmente l'ora di far morire quante più persone possibili per saziarsi...
«Ah... tesoro, meno male che ci sei tu. Sono così fiera di te. Anche senza tua madre al tuo fianco, sei diventata una ragazza...» ella non ebbe il tempo di finire la frase. Papà si avvicinò furtivamente ad entrambe e guardò Olga con espressione fredda ed intransigente. «Ti pago, per caso, per parlare con mia figlia? E tra l'altro di argomenti che ad una serva non dovrebbero interessare?» Tuonò, squadrandola.
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Intertwined destinies
Ficción históricaBerlino 1942; Annelies Von Falk è una giovane ragazza figlia del Colonnello delle SS Wilhelm Von Falk. Ella è costretta a vivere parte della sua infanzia e adolescenza con un padre dispotico, rigido e scostante che le porterà via le cose a cui tiene...