"Dai, é palese che Alex é cotto di te!" esclamó Caroline, alzando la testa dalla sua scrivania. Era la terza volta che lo ripeteva da quando eravamo uscite da scuola, e ne era più che convinta.
"Ma la smetti? Non mi conosce neanche!" ribattei, chiudendo definitivamente il libro che cercavo di leggere da quasi un'ora
"Chi è che non ti conosce?" chiese Daniel, facendo irruzione nella nostra stanza
"Caro Dan, tua sorella ha fatto colpo su un mio amico, ma non vuole ammetterlo!" spiegó in breve mia cugina, ricevendo come mia risposta una cuscinata in piena faccia.
Dan scoppió a ridere, per poi tornare serio, quando cercai di cambiare discorso: "Allora fratellino, come è andato il primo giorno di scuola?"
"Penso bene" scrolló le spalle e se ne andó.Solitamente non avevo un ottimo rapporto con Daniel. Sì, passavamo molto tempo insieme, ma era sempre stato troppo timido persino con me. Con Jacopo invece, mio fratello maggiore, parlavo molto di più. Molte volte avevamo provato a far aprire Dan, ma non avevamo avuto molti risultati. Speravo che a New York riuscisse a divertirsi come un normale ragazzo di 16 anni avrebbe dovuto fare.
"Allora ragazzi? Questo primo giorno?" chiese zia Margaret, mentre metteva l'ultima coscia di pollo nel piatto di Dan per la cena
"Bene dai" risposi per poi cominciare subito a mangiare
"Ha fatto anche colpo!" aggiunse 'Carol boccalarga'
"Ah si tesoro?" intervenne curiosa mia madre, ovviamente
"Nono mamma, é Caroline che si é fissata!" cercai di rispondere
"É Alex, mamma" continuó mia cugina
"Oh Emily, quel ragazzo é uno splendore!" aggiunse zia Margaret, prima di cominciare a confabulare qualcosa con mia madre.
Che pettegole!
Ma si dai, tutti a parlare di Emily!
****************
Per il secondo giorno, a svegliarmi fu l'amata canzone dei One Direction squillante dalla sveglia di mia cugina. Mi vestii velocemente scegliendo un paio di jeans verde militare, una camicia nera a righe bianche e le Dr. Martens nere, e legai i lunghi capelli lisci in una coda alta.
Quella mattina, seguii Caroline alla fermata dell'autobus, che a sua detta aveva l'unico lato positivo dell'incontrare gli amici prima della scuola.Salimmo sul mezzo giallo, che era pieno di studenti. Ci sedemmo vicino Allison che ci aspettava seduta in una delle prime file.
"Sono tornati" annunció Allison, dopo averci salutate
"Ma chi?" chiesi io, alla visione della loro espressione di disgusto.
Carol mi fece girare verso gli ultimi posti del bus, dove c'era un gruppetto di sei o sette persone, tra ragazzi e ragazze. Tra quelli notai subito i ragazzi: cavolo se erano carini!
Mi rigirai verso le mie amiche e, curiosa come sempre, aspettai una loro risposta.
"Sono i spacconi della scuola. Sono classificati come 'fighi' e.." inizió Carol ma fu interrotta da un commento della versione sognante di Allison: "Beh lo sono.."
Sorrisi e aspettai che mia cugina continuasse a parlarne: "Meglio stargli alla larga, Emi. Sono dei stronzi di prima categoria, e non sto esagerando. Sono anche ripetenti.." mi disse Carol quasi schifata, e Allison annuì lentamente.
Dovevano odiarli davvero!
Non sapevo se fosse vero ció che mi avevano detto sul loro conto, ma sicuramente non avevamo niente in comune.Quell'anno volevo solo restare nell'ombra, non farmi notare per poi tornare alla mia vita dopo il diploma, o almeno speravo.
Una cosa solo era certa: dovevo stare lontano da quei ragazzi, da tutti loro.
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My Unexpected - L'Imprevisto più bello
Fanfiction*Prologo* La vita di Emily sembrava perfetta: una buona famiglia alle spalle, tanti amici, ottimi voti in una delle scuole più prestigiose di San Diego, un posto assicurato al college artistico di Los Angeles, insieme alla sua migliore amica. Ma si...