Capitolo 39 - Spiegazioni cercasi

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Eravamo finalmente a Maggio.
La scuola stava per finire e i test erano all'ordine del giorno.

Mancavano esattamente 43 giorni alla consegna dei diplomi. Tutti gli studenti di tutti gli anni erano in fermento: i primini per il loro primo prom; i ragazzi di secondo e terzo per le vacanze estive; noi dell'ultimo anno per il diploma.
Ormai facevamo il countdown.

Con Cam le cose non potevano andare meglio. Passavamo tutti i sabati insieme, andando al cinema, o a teatro, o semplicemente uscendo per una passeggiata date le belle giornate. Tutte le mattine, inoltre, mi accompagnava a scuola e quando non andava in palestra mi riportava anche a casa.
Era anche venuto alla festa di compleanno di mia madre, dove aveva conosciuto zii e altri parenti alla lontana.
Mia madre, che già da prima era contenta di Cameron, dopo che gli aveva regalato l'orologio rosa e bianco che tanto voleva di Daniel Wellington, stravedeva letteralmente per lui.
Quasi quanto Daniel, anche Jacopo aveva cominciato ad andarci d'accordo.
Tra lui ed Allison era finita qualche giorno dopo il nostro ritorno da San Diego, ma nessuno dei due sembrava volerne parlare. Forse per orgoglio.
Tra Dan e Jocelyn, invece, andava tutto a gonfie vele. L'avevo finalmente conosciuta e devo dire che fin da subito mi era stata simpatica, e penso anche alla mamma.

Con Caroline la situazione era degenerata. Ma non per quanto riguardasse il nostro rapporto -quello ormai era finito da mesi- ma per il suo comportamento: non era mai a casa, non diceva con chi usciva né quando tornava, era maleducata persino con la madre e sembrava essere arrabbiata, non solo con me, ma anche con Jacopo e Dan.
Ma cosa le avevamo fatto mai, se non vivere le nostre vite?
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"Cioé fammi capire bene. Secondo te, tua cugina é impazzita e sta facendo qualche cavolata, quindi vuoi seguirla?" mi chiese sconvolta April
"Sì esattamente. Visto che hai capito?" risposi con nonchalance
"Tu sei matta! Non ti aiuteró a pedinare Caroline" insistette la mia amica
"Secondo me nasconde qualcosa, e voglio saperlo. É mia cugina, April"
"E vabbene, ma questa é la prima ed ultima volta che ti aiuto a stalkerare qualcuno, chiaro?"
La abbracciai, stampandole un bacio sulla guancia destra.

Avevo bisogno di sapere se Carol si era messa in qualche casino, o almeno volevo capire il suo cambiamento. Anche se non ci parlavamo più, era pur sempre mia cugina. Era la mia famiglia.

Eravamo al parco di Times Square, dove ero caduta qualche mese prima. Avevamo seguito Caroline appena era uscita di casa: era entrata da Starbucks prendendo due caffé latte e due donuts al cioccolato, era entrata in un negozio di cartoleria uscendone con una busta piena di cartine, fogli e penne, ed infine era andata al parco.
Era seduta su una panchina vicino l'entrata della scuola elementare lì accanto, e stava aspettando qualcuno.
Io ed April eravamo sedute sull'unica panchina vicino i giochi per bambini, e la guardavamo da lontano.
"Chi dovrà incontrare?" pensai ad alta voce, continuando a fissare mia cugina
"Non ne ho idea. Ancora non so perché mi sono lasciata trascinare in tutto questo. Guardaci: sembriamo della CIA!" si lamentó April, sbuffando e guardandomi negli occhi. Distolsi lo sguardo anche io, e guardai la mia amica.
"Okay, hai ragione, forse ho esagerato, ma sono preoccupata"
"Emily..."
"Insomma, Carol é sempre stata calma e gentile ma ora.." non finii la frase che April mi scosse il braccio, dicendo: "Emi, Emily guarda!"
"Non posso crederci!" esclamai.
Davanti ai miei occhi avevo mia cugina che baciava un ragazzo dagli occhi azzurri ed i capelli corti tra il castano scuro e quello chiaro. Un ragazzo che conoscevo bene.
"Stanno insieme?" chiese April, spaesata quasi quanto me.
"Perché non ce l'ha detto? E cosa diavolo devono fare?" continuò
"Non lo so. Ma penso che Caroline ed Alex ci debbano delle spiegazioni"

My Unexpected - L'Imprevisto più belloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora