Capitolo 22 - Sfogare la rabbia

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La mattina seguente mi alzai con un mal di testa terribile. La sera prima, dopo aver litigato con Caroline, ci eravamo ignorate per tutta la durata della cena ed io ero andata a dormire da Dan.
Ero proprio contenta del sano rapporto che stavo creando con mio fratello, ma avrei preferito che quella mattina mi svegliasse.

Guardai la sveglia che segnava le <7.30> e mi precipitaii in bagno per vestirmi: misi un jeans color militare e una camicia lunga nera, le mie Adidas nere e bianche e lasciai i capelli sciolti. Afferrai lo zaino e corsi alla fermata dell'autobus. Non c'é bisogno di dire quanto la sfortuna mi perseguitasse quella mattina: l'autobus era appena partito e il seguente passó solo dopo 20 minuti; così arrivai a scuola alle 8.15 in punto.

"Non puó entrare signorina Swan, aspetti la prossima ora" mi dissero all'entrata. Così mi sedetti su una panca nel corridoio aspettando la campanella.

Sentii della grida e la porta accanto a me si spalancò rivelando un Cameron divertito e un Mr.Ruther arrabbiato: "Fuori dalla mia classe, Dallas" e chiuse la porta alle sue spalle.
Cameron mi fece l'occhiolino e si sedette vicino a me: "In ritardo?"
Annuii e poi chiesi: "Che hai combinato?"
"Ho detto che non mi fregava un cazzo di quello che stava spiegando" rispose, facendo spallucce. Io lo guardai sconcertata, fin quando non si alzó e porgendomi la mano mi disse: "Vieni con me in un posto?" e sorrise.
Titubante all'inizio, accettai e mi porto fuori dalla scuola, nel parco di fronte.
"Che ci facciamo qui?"
"É bello come posto no?" rispose
"Perché con te finisco sempre in parchi sperduti?" dissi ridendo
"Mi piace la natura" rispose ridendo
Io mi sedetti sull'erba verde e fresca dalla mattina, sotto uno che sembrava essere l'albero più grande, e Cameron mi imitó.
Restammo in silenzio per qualche secondo poi gli chiesi: "Perché stai sempre con me?"
"Che vuol dire?"
"Odi mia cugina, il mio ex, i loro amici, e i tuoi odiano me... Perchè in un modo o nell'altro ti ritrovi sempre con me?"
"Mi stai dicendo di starti lontano?" rise
"No, solo non lo capisco... Io ti odiavo.."
"E ora?" mi chiese serio. Si avvicinò lentamente ed io cercai di cambiare discorso. Dopotutto non sapevo cosa provavo, era un sentimento ancora non ben definito. Non lo odiavo e, forse, non mi era indifferente, ma non era una cotta né tanto meno amore. Forse era solo amicizia.
"Non dovrei essere qui" dissi guardando l'orologio bianco che avevo al polso
"Se sei venuta c'é un motivo" disse bloccando il mio polso per evitare che andassi via
"Forse".
*********************

"É la terza volta che ti bacia Emi!" mi ricordó urlando e sorridendo Cat
"Cat non urlare e poi non mi ha baciata oggi!" ribattei io sedendo sul suo letto
"Ma ci ha provato, e per ben due volte"
"E allora? Lui è Cameron Dallas, non si interesserebbe mai a una come me"
"Come te? Emily sei fantastica! Guardati, sei bella, simpatica e cosa più importante sai tenere testa a tutti" mi disse convinta più che mai
"Grazie dei complimenti Cat, ma penso che ti stia sbagliando sai? Cameron é non solo il classico cattivo ragazzo e puttaniere, ma é anche odiato da, mh vediamo, tutti!"
"Beh, a me e Cole é al quanto indifferente e in fondo anche ad Allison... In realtà solo a Caroline e Alex é antipatico" si sedette sul divano con le pop corn di fronte a sé, poi continuó: "Ed é anche comprensibile..."
"Non mi hanno mai detto il perché di tutto questo odio.. che storia c'é dietro?" chiesi.
Cat mi guardò per qualche secondo, forse valutava che parole usare, perchè dopo poco inizió il suo racconto: "Caroline é sempre stata cotta di lui, dalle scuole medie quando lo aveva visto la prima volta. Ma lui era troppo stronzo per uscire con lei o anche solo parlarle. Almeno fino a quando non é stato sospeso. Eravamo al secondo anno di liceo e Carol era la rappresentante d'istituto e molto amica di Harper Williamson, la figlia della preside di allora. Cominciarono ad uscire insieme per diverse settimana fino a quando Caroline riuscì a convincere Harper e quindi la madre a farlo tornare a scuola. Dopo il suo ritorno a scuola e dopo essere andata al letto con lui, Cameron non la degnava neanche di uno sguardo e lei ci rimase malissimo. Come se non bastasse, lo vide baciarsi con Harper, che tra l'altro era l'amore segreto di Alex. Gli chiese spiegazioni e lui gli disse che lei era stata solo un modo per tornare a scuola e arrivare ad Harper. Uno stronzo di prima categoria, ma dopotutto io ho sempre pensato che non fosse normale il suo improvviso avvicinamento a Caroline, ma lei non mi aveva mai dato retta. In quel periodo io e Cole ci siamo messi insieme.."

Wow. Cameron era stato davvero uno stronzo ad approfittare di mia cugina, ma anche lei era stata come 'accecata' dal suo interessamento da non vedere la sua falsità. E questa Harper? Non doveva essere una santa per non farsi problemi a voltare le spalle a Caroline solo per stare con lui; sempre che fosse mai stata veramente sua amica.
"Chi é Harper Williamson?"
"É la figlia della vecchia preside della Beacon ed era una cheerleader, la più popolare della scuola. Dopo aver tradito Cameron, ha cercato di farsi perdonare ma senza risultati e si è traferita a Lisbona. Da quello che so vive ancora lì..." mi spiegó, prima di posare sul tavolo di fronte a noi le pop corn, facendo una faccia disgustata. La guardai confusa, poi le chiesi: "Cat, tutto okay?"
"Scusa Emi, non mi sento bene.." mi disse prima di scattare dalla sedia e correre in bagno.

La seguii immediatamente e la trovai accasciata sul wc mentre si puliva le labbra con un piccolo pezzo di carta igienica. Era pallida in volto e un'idea mi balzò subito in mente.
"Stai bene Cat?"
"Sì, è solo che io, io sono.." inizió a dire
"Ho capito, tranquilla. Cole lo sa?"
"No, no non lo sa e io non so come dirglielo"
"Perché? È una cosa bellissima" dissi
"Emi, io n-non posso dirglielo. Insomma, lui ha l'università e io non so ancora cosa diavolo fare della mia vita... Abbiamo 18 anni, cavolo! Non possiamo diventare genitori, non ora" mi spiegò lei, e capii che era preoccupata dal tono della sua voce
"Cat, sono sicura che sarete dei genitori fantastici. E poi Cole potrà comunque andare all'università e tu potresti andare con lui a Miami e cercarti un lavoro"
"Potremmo costruirci una vita insieme.." sorrise
"Beh, una famiglia insieme già ce l'avete" dissi sorridendo e mettendo la mia mano sul suo ventre
"Emily, sei fantastica!" mi abbracció.
Quando ci staccammo, la aiutai ad alzarsi e le dissi seria: "Però ora dillo al padre eh!"
Rise e uscimmo dal bagno.
Peró, zia Emily suonava bene eh? Eh sì.

Quando tornai a casa, per mia fortuna, Caroline non era in casa: non me la sentivo ancora di parlarle. Certo, volevo parlare di quello che avevo saputo su lei e Cameron, ma ero ancora arrabbiata con lei per essermi venuta contro in qualsiasi mia scelta e azione... Se era il suo modo di sfogare la rabbia contro Cameron non aveva senso prendersela con me, pensai.
Avevo bisogno di chiarire con lei perché non amavo stare litigata con le persone ma allo stesso tempo non volevo parlarle per come mi aveva urlato contro giorni prima.
Decisi di parlarle entro due giorni se non lo avesse fatto lei per prima...

Mi sistemai nel mio letto, sotto le coperte e con le cuffie collegate al mio iPod e pensai alla giornata che stava volgendo al termine: il ritardo, la chiacchierata con Cameron e lui che prova a baciarmi, il racconto di Cat su Cameron e mia cugina e il suo segreto.
Beh, Cat mi aveva rivelato così tante cose in un solo giorno.
Ma ero contenta di aver trovato qualcuno disposto a condividere tutti i suoi segreti con me.

My Unexpected - L'Imprevisto più belloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora