Capitolo 14 - La vita a New York

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Ottobre stava ormai volgendo al termine e la festa annuale di Halloween era alle porte. La scuola era tempestata di striscioni e fogli appesi sugli armadietti, che invitavano tutti i studenti ad andare alla festa della Beacon.

Caroline mi aveva spiegato che in quella scuola le feste erano molto sentite, quasi come i balli, e se non ti presentavi passavi per 'lo sfigato' di turno.
Io ho sempre pensato che Halloween fosse una festività inutile, che serve solo ai bambini per svagarsi per una sera e agli adolescenti per avere una scusa per ubriacarsi. Sfortunatamente per me, la festa organizzata dalla scuola sarebbe stata in maschera quindi, oltre al dovere di esservi presente, mi toccava anche la scocciatura di trovare un costume decente.
Sia mia cugina sia Allison insistevano per fare shopping insieme, mentre Cat si era rifiutata.
A proposito di Cat, da quando mi aveva coperta con Carol e Alex, avevo trovato una certa intesa con lei. All'inizio pensavo addirittura di esserle antipatica, mentre da allora facevamo jogging insieme ogni settimana.
Alex non aveva scoperto nulla sul quasi-bacio con Cameron e neanche mia cugina, e l'argomento sembrava archiviato visto che la caviglia era guarita subito. Per quanto riguarda, invece, il signorino 'preferiscimeadAlex' non mi aveva più dato fastidio per le due settimane seguenti, solo qualche occhiata e qualche sorrisetto nei corridoi.

Tornando ad Halloween, nonostante avessi già rifiutato lo shopping con Allison, April aveva insistito così tanto che alla fine avevo deciso di accompagnarla al centro commerciale.
"Allora, come mi sta?" mi chiese, lisciando con le mani la gonna del costume che provava. Era da zombie, bianco e grigio, strappato sull'estremità, con stivaletti alla schiava e calze nere strappate.
"Benissimo, esattamente con gli altri cinque che hai provato!" dissi ridendo
"Ha ragione Emily" disse una voce alle mie spalle. Mi voltai e vidi Aaron e Cameron vicino l'entrata del negozio, con qualche busta in mano.
"Amore!" esclamò April, andando ad abbracciare il fidanzato. Cameron mi guardó poi, vedendo i suoi amici baciarsi, disse come disgustato: "Ragazzi, calmate gli ormoni!" loro scoppiarono in una grande risata e April tornò nel camerino.
Cameron si avvicinò a me, mentre Aaron uscì fuori dal negozio con una sigaretta in bocca.
"E tu non ti provi nulla? O ti vesti da principessa?"
"In realtà so già cosa mettermi, quindi non mi serve fare shopping" risposi acida
"Hai scelto, non so, un costume di coppia con Fray o hai ancora un po' di libertà?"
"Ho tutta la libertà che voglio e non avremo un costume di coppia"
Quando faceva così, mi faceva andare su tutte le furie. E lui lo sapeva bene.
"Mh meglio così. Almeno quando balleremo insieme per lui sarà più difficile trovarti" mi sussurrò una volta avvicinatosi al mio orecchio. Lo allontanai con una piccola spinta sul petto muscoloso e lo guardai con disapprovazione.
"Io e te non balleremo insieme" ribattei.
Lui aprì la bocca come per rispondermi ma April uscì dal camerino, e io la seguii alla cassa per pagare il suo costume.
Lasciammo i ragazzi al centro commerciale e tornammo a casa, solo dopo una merenda per niente salutare, a base di yogurt dal nostro amato FroyoFruit, sulla quinta strada.
Dopotutto, la vita a New York non era niente male.

My Unexpected - L'Imprevisto più belloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora