Capitolo 37 - Di nuovo insieme

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Avevo passato gli ultimi giorni di vacanza a rassicurare Dan su questa Jo. Cole non mi aveva mai parlato di sua sorella, se non una o due volte che ero capitata nella sua stanza a casa loro.
Dalle foto che avevo visto si assomigliavano molto, almeno da bambini. Dan mi aveva detto che frequentava la Beacon, ma con le molteplici assenze di Cole, non l'avevo mai vista con precisione.
Ero felice per mio fratello, che finalmente si era aperto con qualcuno che non fosse di famiglia, o Hayes.

Ancora non capivo, peró, perché non mi aveva detto di stare insieme a questa ragazza. Mi aveva detto di essere preoccupato per l'amicizia tra me e Cole. Appena aveva pronunciato quella frase, lo avevo subito rassicurato. Lui non voleva 'intralciare' la mia vita, ma così avrebbe 'bloccato' la sua. Il rapporto che c'era tra me e Cole, ero sicura che sarebbe rimasto così per mesi, anni o forse per sempre; sia se Dan e Jo si fossero lasciati, sia se si fossero, addirittura, sposati.
"Dan, vai da Jo e vivete la vostra storia. E so che sono fantastica ed é inevitabile pensare a me, ma per questa volta provaci"
Queste furono le mie parole, le ultime sarcastiche, sull'argomento in vacanza.

Tornammo a casa di venerdì sera ed io dormii per tutto il tempo.
6 giorni di San Diego stressano, direi.
In aereoporto salutammo Jessica, che tornó con sua zia, e noi andammo a casa a piedi.
La casa era deserta, poiché zia Margaret sarebbe tornata la domenica.
Dopo aver messo il mio amato pigiama della disney a mezzemaniche, andai in cucina per preparare un panino come cena.
Quando viaggiamo, mia madre odia mangiare dopo il volo e questa cosa l'ha trasmesse a Daniel. Quindi, loro due, si chiusero in camera a dormire. Jacopo arrivó mentre spalmavo la maionese sulla fetta di pane, e insistette per averne uno anche lui.
"Allora, ti era mancata San Diego?" chiesi
"Beh sì, erano anni che non ci tornavo... E te era mancata?"
"Sì. Senza togliere nulla a New York, ma San Diego é la mia città. Anzi, la nostra"
"Potessi tornare indietro, cosa cambieresti?" mi chiese d'un tratto mio fratello, posando nel piatto il panino
"Lo sai cosa cambierei..." dissi malinconica.

Lo sapeva bene. Cambierei quel maledetto aereo di 6 anni prima. Quello su cui salì mio padre, che non tornó più. Dopo i funerali, passó solo una settimana e Jacopo se ne andó. Lui era il più legato a nostro padre: era il primogenito, quello che aveva portato a pesca, al luna park, quello che aveva conosciuto il nonno paterno, morto giovane per una malattia polmonare. Jacopo era il migliore fra noi tre: il più sveglio, il migliore a scuola, destinato ad università prestigiose e aziende brillanti; era il più dedito allo studio e alla famiglia, forse perché sapeva che prima o poi sarebbe stato 'l'erede'. L'ho sempre invidiato sotto questo punto di vista, perché per qualsiasi cosa tutti si rivolgevano a lui.
Quando recevetti quella chiamata il mondo mi crolló addosso, e per giorni in casa ci fu un grande silenzio. Mia madre piangeva continuamente, Jacopo cercava di fare il duro, stando costantemente fuori casa, io e Dan piangevamo di nasconsto nelle nostre camere da letto.

"Sì, ma intendo dopo quello. Indendo se cambieresti qualcosa da Settembre, da quando vi siete trasferiti qui" disse Jake
"Beh di errori ne ho fatti tanti qui a New York, ma penso di no. Non cambierei nulla, perché se lo facessi cambierei il presente, e non voglio. Sto vivendo un momento felice."
"Belle parole Sis" rispose.
Sorrise e tornó ad addentare il suo panino.
"E tu?"
"Io cosa?"
"Cambieresti qualcosa?"
"Non vi lascerei dopo la morte di papà"
Sorrisi. Non mi importava che se ne fosse andato 6 anni prima, l'importante era che era lì con noi. Di nuovo insieme.

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Francy's Space🌺
Due nuovi capitoli pronti per voii!
Spero vi piacciano, anche se i momenti critici e centrali devono ancora arrivare... Ma tranquilli, non manca molto!😂😍
Vi mando un grande bacio, Fra🌟

My Unexpected - L'Imprevisto più belloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora